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  Dicembre 2012

Articoli n° 05
GIUGNO 2011
 
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Oppent "SOTTERRA" il problema dei rifiuti


di Raffaella Venerando

Con la tecnologia Automatic Waste System si rivoluzionano le fasi di conferimento, trasporto e raccolta dei rifiuti, conseguendo vantaggi in termini di minor impatto ambientale, risparmi di costi e benessere per la collettività


Alberto Beretta Chief Executive Officer - Oppent



Dottor Beretta, grazie alla tecnologia Automatic Waste System (AWS) avete ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti in ambito internazionale negli ultimi anni. Vuole spiegare ai nostri lettori come funziona questa soluzione per una raccolta dei rifiuti concretamente ecosostenibile?

Automatic Waste System è una tecnologia capace di innovare significativamente i sistemi tradizionali di gestione. Il metodo di funzionamento è semplice: i rifiuti dagli edifici o da punti strategici dei quartieri di una città viaggiano secondo il principio di trasporto pneumatico attraverso tubazioni sotterranee fino alla centrale di raccolta (lontana dalle zone più densamente popolate); un compattatore riduce i volumi di stoccaggio, mentre filtri a carboni attivi eliminano gli odori; a questo punto i rifiuti, debitamente compressi e inseriti in appositi container, sono pronti per il trasporto e trattamento finale.
In sostanza spariscono dalle strade i tradizionali cassonetti e nelle aree urbane si riducono i viaggi dei camion per la raccolta dei rifiuti. Diminuiscono, quindi, le emissioni di CO2 per effetto del minor traffico generato dagli auto mezzi di raccolta.
Inoltre, si riduce l'inquinamento acustico, migliorano le condizioni igienico sanitarie (niente più cassonetti o sacchi dell'immondizia), con vantaggi per il decoro urbano e la qualità della vita dei cittadini.
C'è un altro aspetto che contribuisce a qualificare AWS come soluzione green per la gestione dei rifiuti: la facoltà di alimentare l'impianto attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica.
Questa caratteristica apre nuovi possibili scenari in cui l'integrazione tra diverse tecnologie, complementari e sinergiche, può concretamente determinare un trattamento ecosostenibile dei rifiuti, a vantaggio del benessere della collettività.

Funzionamento semplice, vantaggi notevoli: ci apra gli occhi su questo "nuovo mondo".
AWS nasce dall'esigenza di fornire una risposta nuova ed efficace al problema dei rifiuti urbani. Un tema, questo, che emerge in tutta la sua rilevanza se si pensa che, secondo l'ultimo rapporto ISPRA disponibile, in Italia la produzione pro capite di rifiuti supera la mezza tonnellata e la percentuale di raccolta differenziata è ancora lontana dal parametro fissato dalla normativa.
Abbiamo scelto di cogliere la sfida green, mettendo il nostro know how al servizio del settore rifiuti, per innovare e migliorare i processi coinvolti in un'ottica di ottimizzazione gestionale e sostenibilità ambientale.
Muovendo dai pregi e dai limiti degli attuali sistemi, AWS mira a rivoluzionare le fasi di conferimento, trasporto e raccolta dei rifiuti, conseguendo vantaggi in termini di minor impatto ambientale, risparmi di costi e benessere per la collettività.
Trovo singolare che le città moderne siano dotate di avanzate tecnologie per l'erogazione di servizi come l'acqua o l'elettricità, ma che, allo stesso tempo raccolgano e trasportino i rifiuti ancora come un secolo fa.
Questi, infatti, vengono stoccati in contenitori aperti, trasportati da automezzi ingombranti e rumorosi che attraversano i centri urbani, con i noti problemi di igiene, traffico e inquinamento. Oggi esistono reti sotterranee per fognature, acqua e luce, allo stesso modo reputiamo possibile la realizzazione di una rete di trasporto pneumatico dei rifiuti, anzi crediamo questa possa diventare lo standard del futuro.


La tecnologia AWS di Oppent


Ritiene che l'automatizzazione della raccolta rifiuti possa valere anche da sprone motivazionale per sollecitare la cittadinanza nel fare correttamente la raccolta differenziata?

Certamente. L'automazione, attraverso la prossimità delle stazioni di conferimento e la semplicità d'uso, può concretamente agevolare l'utente nella raccolta differenziata, contribuendo alla valorizzazione della "risorsa" rifiuto, fin dalla fase di raccolta, e riducendo in modo significativo il flusso di rifiuti da avviare allo smaltimento.
Il sistema pneumatico di raccolta è, per certi versi, assimilabile al "porta a porta", con in più alcuni vantaggi specifici. Oltre alla diminuzione delle emissioni di gas serra legate ai ridotti viaggi degli automezzi di raccolta, consente al cittadino il conferimento dei rifiuti in qualsiasi momento, senza vincoli orari, e, attraverso l'opzione di identificazione utente, permette sia il controllo puntuale di tutte le operazioni eseguite, per una maggiore qualità dei rifiuti differenziati, sia il calcolo del peso del rifiuto per ciascun utente, in linea con il concetto di tariffa.
A ciò si aggiunga il fatto che, una volta inseriti nei portelli, i rifiuti non entrano più in contatto con l'ambiente esterno, essendo la fase di trasporto fino alla centrale totalmente automatizzata.
L'azione incentivante che un sistema di questo tipo può generare risulta ancora più rilevante se paragonata al contesto italiano, caratterizzato da una notevole variabilità correlata alle diverse aree geografiche. Il Nord, con una percentuale pari al 45,5%, supera l'obiettivo fissato dalla normativa, mentre il Centro, con il 22,9% ed il Sud, con il 14,7%, risultano ancora decisamente lontani dal target. Come sapete, la Campania è una di quelle regioni, in cui si potrebbe fare ancora molto per ottimizzare il processo di raccolta differenziata, anche se va detto che a fronte delle problematiche connesse alle condizioni emergenziali di Napoli e Caserta (rispettivamente al 14,8% ed all'11,5%), le province di Avellino (36,9%) e Salerno (33,3%) contribuiscono a tenere alta la media regionale.

Ad oggi quanti hanno creduto nella bontà del vostro progetto e scelto di implementare la vostra tecnologia?
Dal 1999 esiste un impianto per lo smaltimento del rifiuto cartaceo presso il Centro Servizi Donato Menichella della Banca d'Italia. Inaugurato a Frascati nel settembre 1999, Donato Menichella ospita il centro elettronico e gli uffici preposti alle attività informative e di elaborazione della Banca.
La modularità di AWS ha consentito la sua estensione ai tre nuovi edifici realizzati nel 2006, in aggiunta ai 10 serviti fin dal 1999. Nel 2010 la società Parsitalia ci ha affidato la realizzazione del primo sistema pneumatico in Italia in ambito residenziale: l'impianto per la torre Eurosky (progetto Europarco) che servirà le 200 unità abitative su 27 piani della torre e avrà un'estensione di 96 metri d'altezza per 70 metri di larghezza circa, attraverso l'istallazione di 168 portelli di carico (ogni piano ne avrà a disposizione 6) che differenziano i rifiuti.
Come è facile intuire, è ancora lunga la strada da percorrere perché l'Italia consideri concretamente nuove soluzioni per il problema dei rifiuti, in grado di incidere positivamente sull'ambiente in cui viviamo. Noi siamo impegnati in prima linea perché ciò accada e fiduciosi circa l'applicazione su larga scala di tecnologie che automatizzano il processo, anche sull'esempio di avanzate esperienze estere. In alcuni paesi Svezia, Norvegia, Spagna, Corea del Sud la raccolta automatizzata è già realtà. Il primo sistema pneumatico di raccolta e trasporto rifiuti è stato adottato in Svezia e risale addirittura ai primi anni '60; dieci anni dopo veniva applicato ai quartieri popolari costruiti nella periferia di Stoccolma. Attualmente i sistemi installati in tutto il mondo sono oltre 600 e hanno consentito ingenti riduzioni di emissioni di gas serra. Città come Barcellona o Seul sono solo alcune delle realtà dove la PA ha mostrato interesse per l'innovazione, implementando la raccolta automatizzata dei rifiuti, nel segno della sostenibilità ambientale.
Va detto che stiamo riscontrando in Italia un crescente interesse per questa tipologia di sistemi e se ciò è particolarmente vero nell'ambito di iniziative private di sviluppo immobiliare (vedi Porta Nuova o City life a Milano), dall'altro l'attenzione per un sistema alternativo alla tradizionale gestione dei rifiuti è in forte ascesa anche in ambito pubblico, ragion per cui stiamo dialogando con diversi comuni, per esempio in Toscana e Lazio.

Per ospitare il sistema di raccolta e trasporto rifiuti AWS occorrono caratteristiche cittadine particolari?
Le rispondo dicendo che alcune città spagnole hanno deciso di applicare il sistema pneumatico nei centri storici, per ottimizzare la gestione dei rifiuti, spesso resa difficile da vicoli non adatti al passaggio dei camion di raccolta e ad ospitare cassonetti, anche per ragioni di natura estetica.
Pensando alla peculiarità dello stato italiano, chiaramente AWS è una tecnologia più facilmente implementabile nel caso di nuovi insediamenti. Tuttavia sarebbe scorretto rispondere in via aprioristica ed è necessario procedere ad uno studio di fattibilità per valutare le caratteristiche di ogni singolo caso.
Tenga presente che gli scavi necessari per un impianto pneumatico non superano generalmente i due metri di profondità.
Può accadere, inoltre, che opere di sotto servizi (es. teleriscaldamento, fognature, ecc…) diventino l'occasione per contemplare anche la realizzazione di un sistema di questo tipo. Emblematico in tal senso il caso del comune di Venaria Reale, in provincia di Torino, che ha lanciato un bando di gara che prevedeva l'installazione del sistema pneumatico di raccolta rifiuti in concomitanza con la realizzazione del teleriscaldamento, con l'obiettivo di effettuare in un'unica soluzione gli scavi necessari e di impiegare parte dell'energia prodotta per alimentare l'impianto.

La Oppent utilizza il sistema di posta pneumatica anche in altri segmenti, con eguale successo e con la medesima attenzione al design di pregio e all'elevata innovazione. Questo e cosa altro ancora vi differenzia dalla concorrenza?
Credo, in prima battuta, la capacità di comprendere e, talvolta, anticipare le esigenze dei nostri clienti.
In secondo luogo, la qualità dell'assistenza erogata e la tempestività degli interventi, oltre chiaramente alla passione e dedizione che mettiamo nel lavoro di tutti i giorni. Oppent, inoltre, è un'azienda che può contare su risorse giovani: l'età media dei dipendenti si attesta intorno ai 33 anni.
L'attiva di ricerca viene svolta, in via principale, internamente attraverso un team di R&S, composto da ingegneri costantemente impegnati nella ricerca di soluzioni tecnologiche innovative.




OPPENT, Il Profilo
Fondata a Milano nel 1960 da Ettore Beretta, Oppent è una società attiva nel comparto del trasporto automatizzato con soluzioni innovative in diversi settori: Sanità, Grande Distribuzione Organizzata, Aree Urbane. Gli impianti realizzati consentono il trasporto di denaro, documenti, prodotti farmaceutici e sanitari, provette, pasti, biancheria, rifiuti. Caratteristica trasversale dell'impiantistica automatizzata proposta da Oppent a questi mercati è l'impatto di maggiore efficienza e sostenibilità nello svolgimento delle attività. Con quasi 90 dipendenti tra l'Italia e la Spagna, oltre 1500 impianti installati, Oppent è il principale operatore in Italia specializzato nel trasporto leggero automatico. Oggi la società è guidata dalla seconda generazione: Alberto Beretta, Chief Executive Officer e Marco Beretta, Chief Sales Officer. Oppent è in grado di esprimere soluzioni innovative e di elevato standard qualitativo grazie ad un'attività di ricerca applicata svolta da un team di ingegneri costantemente impegnati nello sviluppo delle migliori soluzioni tecnologiche. Il fatturato 2010 di Oppent si è attestato intorno ai 12 milioni di euro, in crescita di circa il 30% rispetto all'esercizio precedente.

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