ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 05
GIUGNO 2011
 
UNIONE Industriali DI napoli - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

CONDORELLI: «Semplificare per risparmiare tempi e risorse»

WELCOME DAY per 54 nuove aziende associate

Nasce il SACE POINT dell'Unione Industriali di Napoli

Industria metalmeccanica: DECLINO O RILANCIO?

Centro Commerciale Vomero Arenella ENTRA in Unione Industriali

CONDORELLI: «Semplificare per risparmiare tempi e risorse»

Subito operativa la Delegata alla Semplificazione amministrativa dell'Unione Industriali

Celeste Condorelli

Ha avuto da poco più di un mese dal Presidente Graziano la delega alla Semplificazione amministrativa ed ha già attivato le prime iniziative. Il compito affidato a Celeste Condorelli, infatti, è impegnativo ma anche urgente. Il sistema impresa sul territorio richiede risposte rapide, alle prese com'è con una crisi che nel napoletano si trascina ormai da anni e per la quale, salvo l'eccezione di qualche comparto produttivo, non si vede ancora la fine. In questa intervista Celeste Condorelli puntualizza esigenze e finalità dell'impegno in atto sia sul fronte normativo istituzionale, sia su quello associativo.

Semplificare, quasi una parola magica. Basta snellire qualche procedura per reinnestare processi di sviluppo?
Non qualche procedura. L'intervento da fare è sistematico. Non a caso, l'obiettivo del Ministero della Semplificazione è di ridurre gli atti per generare un risparmio di costi per le imprese e per la pubblica amministrazione. Di più: la Commissione Europea ha chiesto agli Stati membri di "tagliare" di un quarto, entro il 2012, costi e tempi delle relazioni tra aziende e Pubblica Amministrazione.

Insomma, il sistema impresa, estendendo la propria azione a compiti come il suo, è in linea con traguardi indicati dalle istituzioni.
Direi il contrario. Da anni Confindustria, promuovendo studi ad hoc e quindi evidenziando le criticità numeri alla mano, sta denunciando la farraginosità della burocrazia. Nell'ultimo periodo questo tema è stato fatto proprio, almeno nelle intenzioni conclamate, anche dal governo nazionale. Una presa di coscienza favorita da quella più generale, che ha investito la stessa Unione Europea.

Con quali risultati?
Qualcosa indubbiamente è stato fatto. Ricordo il decreto taglia leggi, l'introduzione della posta elettronica certificata, lo sfoltimento degli enti pubblici, la promozione dell'autocertificazione, il rilancio degli sportelli unici per le attività produttive. La diffusione dei servizi telematici ha inoltre migliorato la qualità dei rapporti tra imprese e pubblica amministrazione, riducendo anche gli oneri per i privati. Lo stesso decreto sviluppo per larga parte si basa sulla semplificazione.

È migliorato anche il dialogo tra istituzioni e imprese?
Indubbiamente. La differenza rispetto al passato è che le norme relative alla semplificazione prevedono che prima di prendere decisioni, varare proposte legislative o nuovi regolamenti che interessano le aziende, le associazioni maggiormente rappresentative vengano consultate. Devo dire che, pur con gradualità e con qualche lentezza, la svolta sta avvenendo sia a livello centrale che di Regione ed enti locali. Ciò ci ha permesso di orientare nel verso giusto i criteri obiettivo fissati dal Ministero.

Vale a dire?
Una delle modalità efficaci per semplificare è l'applicazione del concetto di proporzionalità: gli adempimenti amministrativi devono essere diversificati secondo il settore, le dimensioni delle imprese e l'effettiva esigenza di tutela degli interessi pubblici. È inutile, ad esempio, ipotizzare un iter generalizzato per le dichiarazioni di inizio attività. Se, nella specifica fattispecie, non vi sono problematiche afferenti la tutela del pubblico interesse, se non vi sono implicazioni per cui si richieda autorizzazioni da parte della Sovrintendenza, è inutile costringere l'imprenditore a tutta una serie di adempimenti.

Altri fronti su cui agire?
Ve ne sono tanti. Disciplinare i tempi di risposta della pubblica amministrazione, applicando ciò che è già previsto nella normativa, cioè il danno da ritardo e la responsabilità dei dipendenti pubblici anche in ottica di valutazione dei risultati. Questi e altri aspetti sono strategici se si vuole imprimere quella scossa di cui i cittadini, e non solo le imprese, avvertono sempre più la necessità.

Lei ha iniziato la sua attività di delegata rilevando le esigenze della base associativa…
Abbiamo inviato un questionario a tutti gli iscritti. Dalle loro risposte abbiamo individuato delle criticità su cui intendiamo svolgere un'opera di pressing nei riguardi della pubblica amministrazione. Cosa è emerso? Innanzitutto una difficoltà nell'interfacciarsi con i nostri interlocutori.

In che senso?
Indipendentemente dal tipo e dalla finalità delle procedure, è diffusa la difficoltà per gli operatori di individuare quale sia, all'interno della PA, la persona giusta cui potersi rivolgere. Non vi è una fluidità della comunicazione interna al comparto pubblico, spesso la mano sinistra non conosce quello che fa la destra. La questione è aggravata dalla mancanza di informazioni scritte, spesso ad esempio non vi è l'indicazione neppure del numero telefonico della funzione demandata a dare certe risposte. Insomma, la lacuna è strutturale, va al di là di deficienze soggettive o circoscrivibili a determinati uffici, fisicamente intesi.

Altri problemi?
Un tasto spinoso è quello della discrezionalità. I nostri imprenditori rilevano che spesso a decidere è la conoscenza personale, che conta più del rapporto professionale. Ciò finisce naturalmente per determinare difficoltà di gestione e scarsa trasparenza. Ma della stessa gravità è la questione tempo. Nella pubblica amministrazione è concepito ancora come una variabile indipendente. Una lamentela ricorrente tra i nostri iscritti è la mancanza di qualsiasi forma efficace di tutela rispetto ai ritardi delle risposte cui sarebbe istituzionalmente tenuta la PA.

Come conta di fare fronte alle criticità evidenziate?

Avere individuato delle specifiche emergenze territoriali è stato un primo passo importante. Cercheremo nel prossimo futuro di mettere a punto una strategia articolata, nella consapevolezza che solo da una fattiva collaborazione con le istituzioni potremo risolvere problemi culturali e organizzativi di questa portata. Nel frattempo, stiamo già intervenendo su alcune situazioni molto circoscritte.

Ad esempio?
Stiamo verificando la possibilità di definire con il comando dei Vigili del Fuoco un protocollo d'intesa per assicurare l'effettivo rispetto dei tempi per quanto concerne le autorizzazioni in tema di prevenzione anti‑incendi. Si sta agendo anche nel campo della sicurezza sul lavoro. Un argomento di grande importanza, su cui tutto il sistema associativo è impegnato, con l'obiettivo di abbattere drasticamente il numero di incidenti. Vi sono peraltro anche qui aspetti burocratici. Più che sulla sostanza delle cose, la burocrazia si ferma spesso sui formalismi, obbligando a duplicare inutilmente iter relativi a segnalazioni di episodi di minima entità. Speriamo, nell'epoca della telematica, di poter superare queste prassi anacronistiche.

Il tema dei temi, per una imprenditrice che come lei opera nella sanità privata, è rappresentato dai ritardi nei pagamenti.

Già. Si tratta di un fenomeno che colpisce diversi comparti, anche se quello sanitario subisce i danni maggiori. Qui è già avviato un tavolo di confronto tra associazioni imprenditoriali e Regione Campania, nell'intento di promuovere un flusso più regolare della certificazione dei crediti della PA. È un problema annoso, la cui soluzione può essere trovata solo a livello di sistema e con l'apporto di tutti i soggetti interessati. Ma anche qui, se sarà possibile, forniremo un contributo tecnico con iniziative sviluppate sul fronte della semplificazione.

 

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Giugno - 2.998 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it