SALUTE
Il DECALOGO FE.S.I.N.
Una delle prime regole per mantenersi in forma è dire addio a stili di vita sedentari
di Giuseppe Fatati Presidente Fondazione Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica
L'argomento principe del parlare quotidiano è sicuramente quello dell'alimentazione o meglio quello
delle diete.
Kate Middleton, la nuova duchessa di Cambridge ed erede al trono d'Inghilterra, una delle donne più invidiate al mondo, sembra essere più famosa per la dieta che ha seguito prima del matrimonio che per essere diventata la duchessa Catherine.
Per inciso la dieta che avrebbe seguito è stata considerata dalla British Dietetic Association «una delle 5 peggiori del 201»1 e l'agenzia sugli alimenti francese l'ha etichettata come «una delle 15 diete più sbilanciate e potenzialmente rischiose della storia».
É un dato di fatto incontrovertibile che milioni di italiani si mettono a dieta periodicamente (prima dell'estate, dopo le festività, etc.) e non sempre in modo corretto. La dieta continua ad avere nell'immaginario collettivo un valore estetico e scarsamente salutistico; per questo vengono sottovalutati sia i possibili danni che gli eventuali benefici. Non a caso si parla di maltrattamento dietetico dell'obesità, concetto che può essere allargato anche ai non obesi. Per tale motivo le sei principali società scientifiche di nutrizione italiane riunite nella federazione Fe.S.I.N. hanno stilato un decalogo per l'utente che ricorda, prima di tutto, il corretto significato del termine dieta (diaita) cioè "Stile di Vita". Riporto integralmente le dieci regole base:
1 Seguire una dieta equilibrata e varia; svolgere una vita attiva;
2 Evitare le "diete fai da te";
3 Alternare restrizioni ad eccessi alimentari può causare un aumento di peso;
4 Non seguire le diete di amici o conoscenti, non sono personalizzate;
5 Ricordarsi che spesso le diete pubblicizzate dai mass-media non hanno base scientifica;
6 Non praticare il digiuno o diete squilibrate o troppo restrittive o che escludono gruppi di alimenti;
7 Sottoporsi ad accertamenti per valutare lo stato di salute prima di iniziare una dieta dimagrante;
8 Chiedere il parere del medico e/o del nutrizionista e/o del farmacista prima di assumere integratori;
9 Praticare metodiche dimagranti invasive solo se prescritte e applicate dal medico;
10 La chirurgia dell'obesità è indicata per i soggetti grandi obesi e richiede controlli clinico-nutrizionali post-operatori per un lungo periodo di tempo.
La Fe.S.I.N., ricorda inoltre di non assumere farmaci e di non seguire diete non validate dalla comunità scientifica. Come si vede niente di nuovo, ma solo un riaffermare i presupposti base della nutrizione clinica. Mi sembra importante che al primo punto sia riportato il concetto della vita attiva. Poiché sia l'apporto che il dispendio energetico contribuiscono all'aumento del peso corporeo, è chiaro che insieme all'alimentazione vanno migliorati e, se possibile, evitati i comportamenti sedentari.
Un'attività moderatamente intensa, come ad esempio camminare velocemente per 30 minuti, 5 giorni alla settimana, riduce la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2 nell'adulto.
La chiave per dimagrire non è fare sport una volta ogni tanto, bensì reintrodurre abitualmente quell'attività fisica leggera ma costante che la sedentarietà indotta dalla tecnologia ci ha strappato. Alcuni ricercatori americani hanno lanciato lo slogan "muoviti poco, perdi molto" riferito a quanto si può fare nelle ore lavorative: basta evitare di stare troppo a lungo seduti, alzarsi ogni tanto e fare qualche passo, evitare di prendere l'ascensore nei luoghi di lavoro, e muoversi sempre senza l'utilizzo delle automazioni.
Il Dottor Levine della Mayo Clinic è giunto a proporre di eliminare la sedia dalla scrivania sostituendola con un tapis roulant, del tutto simile a quelli che si trovano nelle palestre. Il messaggio è chiaro: se vogliamo perdere peso in modo più facile e più salutare, muoviamoci di più. |