TUTTO IN UN WEEKEND
a cura di Raffaella Venerando
Borghi:
sei piccole gioie
in Campania
CASTELLABATE (SA)
![](images/t07.jpg)
La genesi del nome di questo bel borgo è molto semplice: Castellabate deriverebbe infatti da “Castrum Abbatis” - Castello dell’Abate - in omaggio a chi volle costruire il castello, ovvero l’abate Costabile Gentilcore nel 1123.
Fu proprio grazie alla presenza del castello che mise al riparo gli abitanti della zona, che si sviluppò un commercio alacre che rese Castellabate la più ricca baronia del Cilento.
![](images/t08.jpg)
Il centro storico di Castellabate è riconosciuto dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità” nell’ambito del programma Man and Biosphere, per merito delle sue innumerevoli bellezze artistiche e naturali. La sua fisionomia è rimasta la stessa nel tempo: intrecci di viuzze, archi, palazzi bellissimi, slarghi e case intercomunicanti dove a farla da padrona è la pietra grigia.
![](images/t10.jpg)
Alle due estremità del borgo, si trovano due magnifiche ville: Villa Principe di Belmonte e Villa Matarazzo, ubicate nella frazione costiera di Santa Maria, che conducono alla piazza rettangolare da cui è possibile ammirare il panorama della vallata perdendo lo sguardo fino a Licosa.
Da vedere: dal castello, in poco tempo, è possibile raggiungere la Basilica di Santa Maria de Giulia, con la sua splendida facciata cinquecentesca affiancata da una torre campanaria modulata su quattro piani. Di fronte alla Basilica, è possibile poi visitare la piccola Chiesa del Rosario della seconda metà del Cinquecento, mentre nella zona del porto spicca la bella costruzione ad archi chiamata “Porto delle gatte”. |