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  Dicembre 2012

Articoli n° 03
APRILE 2009
UNIONE DI caserta - Home Page
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Tutela ambientale e sviluppo industriale, binomio possibile

Nasce Technodistrict, la piattaforma dello sviluppo pre-competitivo delle PMI

Imprenditoria femminile, al via il comitato per aiutare le aziende in rosa

«Non sparate sul Consorzio Asi, ha ancora un ruolo importante da giocare»

Antonio Farina, decano dei costruttori casertani, eletto vice presidente regionale dell’Ance

Francesco Schettino È il nuovo leader della sezione Metalmeccanica

Sezione Terziario avanzato e servizi alle imprese:
Massimo Orsi È il nuovo leader



Tutela ambientale e sviluppo industriale,
binomio possibile

Le Clean Tech sono state individuate come il più potente strumento per superare la crisi economica e finanziaria globale


Lino Bonsignore
Amministratore 3E srl

Si susseguono a ritmo incalzante le iniziative di Confindustria Caserta per favorire tra le imprese e nel territorio sviluppo economico e sostenibilità:
- l’installazione sul tetto della propria sede centrale di un impianto fotovoltaico che ne soddisfa totalmente il fabbisogno energetico;
- il grande convegno “Ecologia ed economia-Matrimonio che s’ha da fare: verso un contratto di programma nella filiera bufalina per migliorare l’ambiente e rafforzare le imprese”, da cui è scaturita la proposta di contratto di programma per la filiera bufalina presentata alla Regione Campania dal Consorzio Progetto Bufala;
- il piano di check-up energetici nelle aziende associate del settore alimentare e lattiero-caseario avviato nello scorso dicembre;
- la recente affollata riunione dei rappresentanti delle Aziende dei due settori, che hanno discusso approfonditamente dell’iniziativa e delle opportunità di business derivanti.
E da ultimo il convegno di sabato 28 marzo, nell’ambito dell’Energymed presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, introdotto dal presidente di Confindustria Caserta, ingegnere Antonio Della Gatta e concluso dall’autorevole intervento dell’onorevole Andrea Cozzolino, Assessore Regionale all’agricoltura e alle attività produttive, dal titolo: “Progetti, proposte e best practices del comparto agroalimentare per una politica energetica del territorio”.
“Guadagna l’ambiente, risparmia l’impresa”: più che una mission è un must del nostro tempo. È un’opportunità attuale e concreta se si intraprendono iniziative con l’uso di tecnologie ambientali integrate: uno sviluppo sostenibile che preveda autoproduzione di energia sia elettrica che termica - secondo un modello di microcogenerazione distribuita - riduzione dei consumi energetici ed idrici, sostituzione delle materie prime, riciclo e recupero degli scarti di produzione, ottimizzazione dei processi organizzativi, sensibilizzazione e formazione del personale.
Fare impresa creando le condizioni di sostenibilità per lo sviluppo costituisce inoltre un fattore determinante di prestigio e di vantaggio per il sistema delle imprese, la comunità e il territorio nello sforzo di superamento dell’attuale immagine negativa del “sistema” Campania.

Tutto ciò presuppone da parte dei principali attori istituzionali, sociali ed economici, l’accettazione esplicita del “principio di responsabilità condivisa”, per cui:
- va promosso, diffuso, sviluppato e applicato il patrimonio tecnologico, culturale e gestionale in materia ambientale favorendo la nascita e il consolidamento di idee nuove sul presupposto che l’ambiente sia una risorsa e un’opportunità;
- vanno attivate in una “logica di rete” le energie e le competenze presenti, anche catalizzando l’interazione tra mondo della ricerca e mondo delle imprese. Ciò sia per rafforzare la competitività delle imprese esistenti sia per favorire l’insediamento sul territorio di imprese innovative: lo scopo finale è quello di costituire una filiera specializzata in produzione di energia da fonti rinnovabili e tecnologie intelligenti per la gestione del territorio, edilizia sostenibile.
Le Clean Tech acquistano sempre maggiore rilievo nel mondo e ormai sono state individuate come il più potente strumento per superare la crisi economica e finanziaria globale.
Tutela ambientale e sviluppo industriale, un tempo ritenuti antagonisti, ora possono marciare nella stessa direzione.
Attività svolte in altre aree dell’Europa hanno mostrato che, con i primi risultati positivi, l'esperienza si diffonde rapidamente e si crea agevolmente una “massa critica”. Mantenerla appare poi fondamentale per contrastare la naturale tendenza all'esaurimento delle fasi di impatto di ogni innovazione e per agire come forza trainante di nuove idee e nuove iniziative. Vanno perciò tenacemente perseguiti il trasferimento delle conoscenze acquisite e la creazione di un network consolidato per l'aggiornamento e lo scambio continuo di esperienze e conoscenze.
Conformemente a quanto previsto prioritariamente dal Piano Energetico Ambientale della Regione Campania, Confindustria Caserta vuole portare avanti con determinazione e metodo un’attività di promozione delle tecnologie innovative per lo sviluppo sostenibile: audit energetici, scouting delle potenzialità d’intervento e la promozione in genere di servizi integrati.
É stato individuato come settore trainante per l’avviamento di questo programma il comparto agroalimentare, ed in particolar modo quello bufalino, perché:
- realizza un prodotto simbolo di eccellenza del territorio;
- costituisce una filiera;
- è stato pesantemente colpito da vicissitudini connesse a tematiche ambientali;
- è composto prevalentemente da piccole aziende sparse sul territorio e consumatrici di energia elettrica e termica, condizione favorevole per realizzare una rete di micro-cogenerazione distribuita, particolarmente auspicata dal Governo Regionale: solo una rete consentirà di ottimizzare le attività di servizio con economie di scala (gestione, manutenzione, etc.) e garantirà che l’utilizzo delle fonti rinnovabili nel comparto costituisca realmente un valore aggiunto per le imprese e per il territorio.
Nel corso del convegno, moderato da Antonio Arricale direttore responsabile di Caserta Economia, sono stati illustrati da esperti e da rappresentanti dei settori interessati:
- i risultati del check-up energetico (rilevazione consumi, individuazione delle attività maggiormente energivore, criticità e aree di inefficienza nell’utilizzo dell’energia), che la società 3E ha realizzato presso le aziende associate del settore agroalimentare e lattiero-caseario, secondo quanto commissionatole da Confindustria;
- le ottimizzazioni possibili, e in particolare la realizzazione di impianti fotovoltaici e impianti di cogenerazione da olio vegetale;
- le best practices già realizzate nella Provincia di Caserta;
- le recenti novità legislative (Tariffa Unica, Scambio sul posto fino a 200kW) e di mercato (contratti pluriennali garantiti di fornitura dell’olio vegetale a prezzi fissi, manutenzione full service retribuita in ragione dei kWh prodotti) che rendono ancora più convenienti tali investimenti ma soprattutto, dando parametri definiti e certi, ne riducono drasticamente il grado di rischio;
- il crescente interesse e la consapevolezza dei rappresentanti del settore zootecnico dell’opportunità e della convenienza di realizzare un sistema di impianti di micro-cogenerazione distribuita, con produzione di energia elettrica e termica direttamente presso le aziende utilizzatrici, anche con obiettivi di diversificazione di prodotto e di mercato in funzione anticiclica.
I momenti di crisi possono essere momenti di crescita se si approfitta del rallentamento dell’attività per dedicarsi a operazioni di ottimizzazione, razionalizzazione e riduzione dei costi e degli sprechi.
Con un mercato delle Clean Tech in una fase di tumultuosa espansione, questo è il momento giusto, forse l’ultimo, per la nascita e il radicamento di una “ecoindustria”.

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