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  Dicembre 2012

Articoli n° 03
APRILE 2009
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Avellino ospita gli Stati Generali del Vino Finanziata l’UniversitÀ del Gusto a Taurasi

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Avellino ospita gli Stati Generali del Vino Finanziata l’UniversitÀ del Gusto a Taurasi

L’Assessore regionale alle Attività Produttive Andrea Cozzolino annuncia la nascita di una cabina
di regia per gestire le risorse oggi allocate nel Psr e nell’Ocm vino


L’Assessore Cozzolino ha annunciato la volontà della Regione di puntare sull’Irpinia attuando collaborazioni con la Provenza e Bra, dove le vie dei vini hanno generato un flusso turistico che ha straordinarie ricadute economiche ed occupazionali




Due giorni dedicati alla filiera vitivinicola regionale e nazionale, quattro sessioni, relatori di rilevanza internazionale, un press tour con giornalisti provenienti dagli Stati Uniti, dal Giappone, dalla Germania, dall’Austria, dalla Francia, dall’Olanda e dall’Italia, numerosi eventi collegati alla manifestazione, dalle degustazioni ai momenti dedicati alle produzioni agro-alimentari d’eccellenza, all’artigianato e molto altro ancora. Questi sono in sintesi i numeri degli Stati Generali del Vino, evento promosso dalla Regione Campania, svoltosi il 6 e il 7 marzo scorso ad Avellino, presso l’auditorium della Banca della Campania.
Un’iniziativa di elevato profilo socio-culturale che riguarda un settore quanto mai strategico in una regione che sta ripensando fortemente il ruolo delle produzioni agro-alimentari di eccellenza all’interno dei suoi flussi economici e di sviluppo.
Il vino come ambasciatore nel mondo di un territorio che ha pochi rivali per tradizione, ricchezza ampelografica e varietà stilistica.
La due giorni si chiude col “botto”: l’annuncio di due milioni e mezzo di euro per l’istituzione dell’Università del gusto a Taurasi e di dieci milioni per la riqualificazione degli impianti sciistici sull’altopiano del Laceno.
Il primo è dell’Assessore regionale all’Agricoltura Andrea Cozzolino, l’altro dell’Assessore al Turismo Claudio Velardi.
Non solo parole, dunque, ma atti concreti e piani operativi.
L’Assessore Cozzolino annuncia, oltre allo stanziamento dei fondi, la volontà della Regione di puntare sull’Irpinia attuando collaborazioni con la Provenza e Bra, luoghi che possono essere raccontati attraverso la storia dei loro vigneti, dove le vie dei vini, dei castelli e delle tenute di prestigio hanno generato un flusso turistico che ha straordinarie ricadute economiche ed occupazionali. Cozzolino parla della realizzazione di una cabina di regia regionale che dovrà gestire le risorse oggi allocate nel Psr e nell’Ocm vino da destinare alla ricerca e alle infrastrutture. Infine fissa i tre obiettivi da perseguire: raddoppiare la produzione, migliorare la qualità e aumentare la capacità delle aziende di stare sui mercati. «Verificheremo quanto fatto - continua Cozzolino - nel corso del prossimo appuntamento con gli Stati Generali del Vino in programma l’anno prossimo e che, ovunque si terranno, dovranno rappresentare un metodo di concertazione e una proficua occasione di confronto».
Poi indica i punti alla base del piano di sviluppo competitivo che dovrà essere attuato in tempi brevi: una produzione di maggiore qualità, la distribuzione con l’approccio a nuovi mercati internazionali, la comunicazione per diffondere l’immagine di un territorio con vini di eccellenza, il turismo per creare percorsi eno-gastronomici in grado di attrarre nuovi flussi di persone e la ricerca per l’affinamento dei prodotti da attuare in collaborazione con le università.
Nel corso della due giorni è stato presentato dall'assessore al Turismo della Regione Campania, Claudio Velardi anche il progetto “Le vie del vino in Irpinia”. «La linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant'Antonio - afferma Velardi - diventerà un treno turistico per le zone interne, in grado di immergersi nei sentieri delle eccellenze vitienologiche irpine». «L’iniziativa - spiega Velardi - dovrà vedere un forte coinvolgimento dei privati attraverso strutture ricettive, resort e campi da golf».
Numerosi gli interventi che hanno caratterizzato la kermesse. Sono stati affrontati tutti i temi riguardanti le prospettive della filiera vitivinicola campana. Soddisfatti gli operatori del settore. Piero Mastroberardino, della storica cantina atripaldese, nonché docente universitario, apprezza il confronto schietto e aperto sui problemi e si sofferma sull’importanza di un’interconnessione imprese-istituzioni-territorio.
Mastroberardino rilancia il ruolo di “Campania wine group”, un’associazione di produttori di tutte e cinque le province campane nata in regione, la cui attività è finalizzata a creare un’interfaccia con le istituzioni per operare in un'ottica di promozione comune dell'immagine del vino e nell'ottimizzazione di alcuni costi. Marco Gallone, amministratore delegato dei Feudi di San Gregorio dichiara: «Un evento particolarmente importante perché c’è finalmente la presa di coscienza da parte degli imprenditori della necessità di fare sistema, di fare squadra, se si vuole davvero che la Campania conquisti il posto che le spetta nel contesto internazionale». Luigi Moio, professore ordinario di enologia, lancia un appello: «La Campania è una terra di grandi vini, ma non è ancora capace di esprimere compattezza e unità d’intenti. Bisogna collaborare, aprirsi, discutere pur nella diversità di percorsi e filosofie aziendali».
Un’impostazione condivisa da Katia Petitto dell’azienda “Donnachiara”: «L’iniziativa ha assunto una particolare importanza - dichiara Petitto - perché siamo in una fase di crescita e occorre il supporto delle istituzioni per programmare uno sviluppo serio e credibile del territorio».
E nel segno del vino rinasce anche Villa Amendola destinata a diventare il polo culturale ed enologico dell’intera provincia. La struttura inaugurata dopo un lungo restauro conservativo ospiterà il museo dei mestieri legati al vino, una biblioteca comunale e l’enoteca custode delle perle dell’enologia made in irpinia, Greco di Tufo, Taurasi e Fiano. «Siamo soddisfatti del lavoro svolto - conclude Cozzolino - abbiamo ascoltato tutti, verificato insieme agli esperti del settore le strategie per innovare e perfezionare le iniziative in campo. É questa la strada su cui ci siamo sempre mossi in questi anni e su cui continueremo a muoverci anche per il futuro».
La crescita esponenziale del settore è testimoniata di anno in anno anche nel più importante appuntamento fieristico legato al vino, il Vinitaly. Nell’edizione 2009 saranno 230 le aziende campane che parteciperanno alla rassegna veronese, di queste 180 esporranno all’interno del padiglione curato dalla Regione Campania.
Agli Stati Generali, ha fatto seguito l’otto marzo “Anteprima Taurasi vendemmia 2005”, un evento di presentazione agli operatori specializzati della nuova annata del più importante dei vini rossi irpini.

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