Nella prima domenica dopo Pasqua si svolge a Pagani (Sa) la processione della “Madonna delle galline”. Questa festa religiosa, dal nome curioso, si rifà ad un episodio dal sapore leggendario: un'immagine dipinta su tavola della Madonna, sotterrata per sottrarla alla temperie e alle incursioni saracene, fu rinvenuta, intorno al 1500, grazie al “raspare” di alcune galline. In realtà, si hanno notizie che già dal VII secolo i contadini Paganesi offrissero in dono delle galline come devozione alla Vergine, come accadeva nei rituali pagani in onore di Demetra, dea della natura e delle messi. Ma come si svolge questa particolare festività religiosa? Sul sagrato della chiesa barocca del Carmelo i fedeli recano le galline sottobraccio, mentre due o tre colombe bianche sono poste sulla statua della Vergine che, uscita dalla chiesa dopo la Messa, farà il giro del paese fino al tramonto. Lungo il suo cammino, il baldacchino che regge la statua della Madonna si apre per accogliere l’offerta di polli, colombe, galli e pulcini.
La tradizione poi vuole che tutti gli uomini scendano in processione con una macchia di ragù sulla camicia, simbolo indelebile e “ostentazione” di un ricco pranzo preparato in onore della Vergine. Con il passare degli anni poi gli uomini più devoti alla tradizione hanno iniziato ad indossare camicie confezionate in occasione della festa con tessuti costosi, su cui sono appuntati i simboli distintivi del rione di appartenenza oltre all'immancabile macchia. Il pranzo tipico di questa festa è il “soffritto”, fatto con le interiora di animali soffritte in enormi pagnotte svuotate della mollica.
Ma il momento clou della festa coincide con l’arrivo al tosello (nel 2007 sono stati creati ben 22). Preparato un mese prima dei festeggiamenti, il tosello è un portico addobbato che ospita il passaggio della Madonna. Il tosello apre la domenica mattina al passaggio della processione ed il momento più importante consiste nell'offerta dei prodotti del proprio lavoro o della terra. In serata il tosello è invaso dalla musica dei tammorrari per l'inizio della veglia alla Madonna che dura tutta la notte. Solo alle prime luci dell’alba del lunedì i tammorrari smettono di suonare e in corteo si dirigono verso il santuario della Madonna ai cui piedi saranno deposti gli strumenti. Questo momento consacra la fine dei festeggiamenti.
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