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  Dicembre 2012

Articoli n° 02
MARZO 2008
 


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SALUTE

di Giuseppe Fatati, Presidente ADI

Nutrizione artificiale ed etica/II


Abbiamo detto che molte malattie possono compromettere la capacità dell’individuo di alimentarsi in modo sufficiente e quindi indurre una grave malnutrizione con un peggioramento dello stato di salute fino alla morte. In questi casi si deve ricorrere alla nutrizione artificiale (NA) che può essere eseguita attraverso un sondino nasogastrico (nutrizione enterale) o somministrando nutrienti attraverso un accesso venoso (nutrizione parenterale).
In collaborazione con l’Ordine dei Medici della Provincia di Terni, l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) ha elaborato un documento che prende in esame gli aspetti tecnico-scientifici e etico-deontologici della nutrizione artificiale (NA), utilizzando la forma del commento agli articoli del Codice Deontologico ritenuti fondamentali e più “calzanti” alla NA.
Il Documento inizia facendo proprio l’articolo 32 della Costituzione Italiana che sancisce la volontarietà dei trattamenti sanitari e quindi anche della Nutrizione Artificiale, in quanto trattamento medico.
Gli Articoli del Codice di Deontologia Medica consentono di affermare che un uso appropriato della Nutrizione Artificiale, secondo quanto indicato dalle linee guida delle società scientifiche accreditate, non può che essere attuato dal Medico specialista in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Clinica o equipollenti.
La realizzazione della NA richiede uno standard operativo di elevato livello e quando necessario, deve essere proseguita a domicilio, riducendo i costi globali del trattamento e migliorando sensibilmente la qualità di vita del paziente. É quindi fondamentale il massimo livello di integrazione tra le Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica, le altre strutture operanti all’interno degli ospedali e quelle che prendono in carico il paziente in trattamento domiciliare.
La Nutrizione Artificiale va attuata secondo il principio della proporzionalità delle cure evitando ogni forma di accanimento terapeutico e non può essere intrapresa senza il consenso informato del paziente. La pratica terapeutica si pone all’incrocio fra due diritti fondamentali della persona malata: quello ad essere curato efficacemente, secondo i canoni della scienza e dell’arte medica e quello di essere rispettato come persona in particolare nella propria integrità fisica e psichica.
Per tale motivo va evitato un utilizzo esasperato della Nutrizione Artificiale ma attuato un uso razionale, scientifico, finalizzato e personalizzato.
L’indicazione alla Nutrizione Artificiale Domiciliare, il piano di trattamento nutrizionale e il follow-up clinico nutrizionale vanno stabiliti dal Nutrizionista Clinico e concordati con il Medico di Medicina Generale, sulla base degli obiettivi da raggiungere e della situazione clinica.
L’integrazione delle responsabilità e delle risorse disponibili a livello ospedaliero e a livello territoriale è la condizione essenziale per migliorare l’efficacia degli interventi e per rispettare l’etica di un processo o meglio l’etica di un percorso di Nutrizione Artificiale che porti alla esecuzione corretta di un trattamento medico.
Secondo il dottor Aristide Paci, Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Terni, la Nutrizione Artificiale rappresenta, oggi, un intervento medico di notevole rilevanza che si è progressivamente affermato non senza notevoli difficoltà insieme ad una scarsa attenzione da parte di chi governa la salute e, in quota parte, anche dalla stessa componente professionale medica.
La Nutrizione Artificiale è un atto medico e in ogni atto medico il rispetto della persona e la dignità del professionista rappresentano il punto di equilibrio del rapporto medico-cittadino.

A.D.I. Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica

L’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (A.D.I. Federata FeSIN) è stata costituita il 6 marzo 1950 dal Professor Emidio Serianni allo scopo di promuovere e sostenere tutte le iniziative scientifiche, culturali e didattiche che possano interessare, sotto ogni aspetto, le scienze dell’alimentazione. ADI è una società scientifica ONLUS che si prefigge, come fine, quello della solidarietà sociale nei settori della formazione, istruzione e miglioramento della qualità culturale dei soci (medici, dietisti, farmacisti, biologi, personale infermieristico, ecc.) e ricerca scientifica. A tale scopo cura: l’impostazione di programmi e iniziative che favoriscano l’aggiornamento di temi sulla dietologia e nutrizione; la ricerca di collegamenti con altre società; i rapporti con la stampa e gli altri mezzi di comunicazione di massa; appoggia iniziative volte a potenziare l’insegnamento nel campo dell’alimentazione e della nutrizione clinica; sostiene le iniziative volte a dare impulso all’educazione alimentare.
Negli oltre cinquanta anni di vita di ADI si sono succeduti alla presidenza dell’associazione clinici e studiosi illustri quali Silvestro Baglioni, Silvestro Caronia, Pasquale Montenero e Eugenio Del Toma.
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