Lavoro e scuole
per chi accetta la discarica
I numeri dell’industria culturale
Logistica,
un’opportunitÀ di sviluppo
Zone franche urbane: È falsa partenza
di Bruno Bisogni
Lavoro e scuole
per chi accetta la discarica
Gli incentivi disposti dall’Unione Industriali di Napoli
per accelerare l’uscita dall’emergenza
Giovanni Lettieri
L'Unione Industriali ha deciso di varare misure incisive a favore di quei territori della provincia di Napoli che si renderanno disponibili ad ospitare discariche funzionali alla risoluzione dell'emergenza rifiuti. Gli interventi decisi sono stati illustrati dal Presidente, Giovanni Lettieri, nel corso di una conferenza stampa il 14 febbraio. In primo luogo l'Associazione è disposta ad assicurare a proprie spese un tecnico di standing internazionale che garantisca il più totale rispetto delle norme a tutela della popolazione e del territorio definite a livello nazionale per l'apertura di nuove discariche. Il tecnico sarà nominato in raccordo con i rappresentanti del territorio interessato (un comune, o anche solo un quartiere) e avrà dunque una funzione di monitoraggio del rispetto delle regole.
Altro provvedimento stabilito dall'Unione di Napoli è l'assunzione, previa formazione, di 50 giovani, residenti nell'area in questione, nell'ambito delle aziende associate a Palazzo Partanna. L'Unione, inoltre, finanzierà la realizzazione, nel territorio ospitante la discarica, di una struttura di interesse pubblico, come una scuola, una palestra, o quant'altro venga richiesto dalla popolazione interessata.
Il Presidente Lettieri ha chiesto che, a fronte degli impegni dell'Associazione, vi siano ulteriori benefici, come l'abolizione per i residenti in quella determinata area della Tarsu e dell'Ici, o come l'esenzione dal pagamento di tasse universitarie.
«Non spetta a noi indicare la zona» ha dichiarato Lettieri, «ma al Commissario De Gennaro, al quale abbiamo già esposto la nostra iniziativa, ricevendone un forte apprezzamento». Il Presidente ha tra l'altro ricordato di essersi recato proprio il giorno prima dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, insieme al Direttore Generale di Confindustria, Maurizio Beretta, per caldeggiare l'erogazione di nuovi stanziamenti per uscire dall'emergenza. Agli impegni presi dal Sottosegretario nell'occasione sono poi seguiti i fatti, con un ulteriore sia pure parziale stanziamento in favore della struttura commissariale e con la definizione degli incentivi Cip6 a vantaggio di chi si aggiudicherà la gara per il completamento e la gestione del termovalorizzatore di Acerra.
Lettieri, contrariamente a quanto dichiarato dal neo assessore regionale all'Ambiente, Walter Ganapini, pensa che per assicurare un adeguato smaltimento dei rifiuti occorrano non uno, ma almeno tre termovalorizzatori. Ciò non significa trascurare un deciso impegno sul fronte della raccolta differenziata. Lettieri ha ricordato la definizione di un apposito piano di Confindustria regionale e, nei giorni seguenti, ha illustrato le misure al varo dell'Unione Industriali al Consiglio comunale di Napoli, presieduto da Leonardo Impegno.
Ricordando i disastri che, oltre ai rischi per la salute pubblica, la crisi in atto ha già provocato per l'immagine della città e per le sue imprese. Soprattutto in alcuni settori come l'agroalimentare e il turismo, dove le prenotazioni disdette hanno determinato una flessione di presenze vicina al 50%. «Uno dei più autorevoli rappresentanti del comparto alberghiero - ha rivelato Lettieri - mi ha riferito che nell'ultimo week-end una sua struttura ha raggiunto il minimo storico nei suoi 120 anni di storia: appena 12 ospiti». |