SVILUPPO E NUOVA CLASSE DIRIGENTE
IL PROGETTO DI UN ASSE AVELLINO-TORINO
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in Europa
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LA DIFFICILE SITUAZIONE
DEL SETTORE MANIFATTURIERO
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POLITICA ED ECONOMIA A COLLOQUIO
UN TAVOLO DI GOVERNO PER LO SVILUPPO
POLITICA ED ECONOMIA A COLLOQUIO
UN TAVOLO DI GOVERNO PER LO SVILUPPO
In un documento programmatico le
istanze del territorio irpino
Maddalena Chiumento
Ricerche & Studi srl
ricerchestudi@confindustria.avellino.it
La competitività di un territorio ha un passaggio obbligato: il
colloquio fra la politica e l'economia. Questa è la sinergia che
il Tavolo di governo per le azioni dello sviluppo (Unione degli Industriali
di Avellino, CGIL, CISL e UIL provinciali) ha voluto creare, attraverso
la costituzione degli Stati Generali dell'Economia Irpina, durante
la riunione dello scorso 19 settembre. Le rappresentanze politiche irpine
al Governo regionale, nazionale e al Parlamento europeo, hanno incontrato,
presso la sede dell'Unione, a porte chiuse, le forze economiche del territorio
per ascoltarne le istanze già sintetizzate in un documento. Lo scorso
mese di marzo, infatti, dopo una fase di concertazione e di raccolta
delle priorità settoriali, su iniziativa del Tavolo, le rappresentanze
datoriali di agricoltori, artigiani, industriali e sindacati e del
commercio hanno definito e sottoscritto un documento programmatico per
l'Irpinia. Quest'ultimo è stato sottoposto alla Presidente della
Provincia di Avellino e a tutti gli onorevoli rappresentanti la provincia
presso gli organi politici regionali. É necessario, infatti, per
conseguire dei risultati, che ci sia l'impegno comune di forze economiche,
sociali e politiche. Il Tavolo è stato riconosciuto come un fondamentale
strumento di concertazione per raccogliere le esigenze di sviluppo
del territorio, necessaria base per una migliore programmazione delle risorse
provenienti dalla finanza pubblica. Dalla stessa riunione è emersa
l'esigenza e la conseguente proposta di istituzionalizzare l'attività del
Tavolo di governo come organismo consultivo e propositivo che, in
sinergia con le forze politiche, individui i più opportuni metodi
di sviluppo e ne monitori la realizzazione. La difficile situazione congiunturale,
o forse ormai strutturale, della nostra economia richiede, infatti,
uno sforzo comune, un'azione concreta che non limiti a semplici proclami
l'impegno degli attori politici, sociali ed economici del territorio. Per
dare concretezza ai contenuti del documento e soprattutto per fornire la
risposta del territorio alla richiesta di contribuire alla pianificazione
politico economica, i membri del Tavolo hanno chiesto un incontro agli
europarlamentari, ai parlamentari e ai senatori irpini. Il riscontro da
parte della classe politica è stato
compatto: plauso all'iniziativa e stimolo alla continuità. Gli stessi
esponenti governativi, gli Onorevoli De Mita, Flammia, Maccanico,
Mancino e Mazzoni, hanno duramente criticato l'assenza, a livello nazionale,
di una valida politica di programmazione per il Mezzogiorno, incoraggiando
i membri del Tavolo a perseguire nel metodo di lavoro adottato: la
concertazione fra le rappresentanze del territorio, il Tavolo come momento
di sintesi e l'illustrazione finale delle problematiche emerse ai soggetti
politico-istituzionali competenti. La mancanza di valide politiche di sostegno
allo sviluppo industriale è uno
dei punti critici che, insieme all'inadeguatezza delle infrastrutture
materiali e immateriali, al difficile "colloquio" banca-impresa,
e alla eccessiva burocrazia, hanno contraddistinto gli interventi. I suggerimenti:
la fondazione di una scuola di alta formazione, una nuova e migliore
pianificazione degli investimenti, la costituzione sul territorio di una
merchant bank votata allo sviluppo locale, il rapido ed efficace trasferimento
delle competenze della P.A. a livello locale.
Le imprese, infatti, reclamano
servizi dalle banche alle quali non domandano più soltanto la concessione
di credito a condizioni accettabili ma l'apporto di capitali, specializzazione
e qualificazione nelle risorse umane destinate al middle management
aziendale, e focalizzazione su bisogni effettivi del territorio per la
concessione dei giusti sostegni economici e finanziari. La classe politica,
ascolta, commenta, ringrazia per i suggerimenti e chiede proposte concrete
da presentare sui tavoli governativi e regionali in occasione della prossima
fase di programmazione 2007-2013. L'iniziativa del Tavolo, nato nel 2003,
rompe un periodo di stagnazione dei rapporti della politica con il territorio
irpino, richiamando la necessaria e opportuna ripresa delle responsabilità verso
un'area che, dopo un periodo di forte industrializzazione nel decennio
degli anni '80, chiede a gran voce un nuovo indirizzo di sviluppo
che permetta alla provincia di Avellino di riacquistare la centralità decisionale
e operativa che l'ha distinta negli anni passati. Prima di chiedere
concretezza il Tavolo l'ha fornita, attraverso la definizione di proposte
progettuali che saranno di volta in volta rappresentate agli assessori
regionali, per relativa competenza, dai trasporti alle attività produttive,
dalla ricerca alla formazione, dall'ambiente al turismo, per addivenire,
al termine degli incontri, a una riunione programmatica con il Presidente
Bassolino, che sintetizzi le proposte e solleciti la giusta attenzione
per il territorio provinciale nell'ambito della prenotazione delle risorse
all'interno del prossimo POR Campania. L'autorevolezza dei convenuti permette
di chiudere l'incontro con la sottoscrizione da parte dei presenti del
documento costitutivo degli Stati Generali dell'Economia Irpina, un "organo
di governo" del
territorio che nasce con la finalità di esaminare lo stato della
pianificazione territoriale e di definirne la vocazione industriale
come punto nodale dello sviluppo, senza subire le alterne vicende della
politica.
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