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  Dicembre 2012

Articoli n° 9
novembre 2005
 


Inserto
Unione di avellino

Relazione del presidente Silvio Sarno

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SVILUPPO E NUOVA CLASSE DIRIGENTE
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POLITICA ED ECONOMIA A COLLOQUIO
UN TAVOLO DI GOVERNO PER LO SVILUPPO

POLITICA ED ECONOMIA A COLLOQUIO
UN TAVOLO DI GOVERNO PER LO SVILUPPO
In un documento programmatico le istanze del territorio irpino

Maddalena Chiumento
Ricerche & Studi srl
ricerchestudi@confindustria.avellino.it

La competitività di un territorio ha un passaggio obbligato: il colloquio fra la politica e l'economia. Questa è la sinergia che il Tavolo di governo per le azioni dello sviluppo (Unione degli Industriali di Avellino, CGIL, CISL e UIL provinciali) ha voluto creare, attraverso la costituzione degli Stati Generali dell'Economia Irpina, durante la riunione dello scorso 19 settembre. Le rappresentanze politiche irpine al Governo regionale, nazionale e al Parlamento europeo, hanno incontrato, presso la sede dell'Unione, a porte chiuse, le forze economiche del territorio per ascoltarne le istanze già sintetizzate in un documento. Lo scorso mese di marzo, infatti, dopo una fase di concertazione e di raccolta delle priorità settoriali, su iniziativa del Tavolo, le rappresentanze datoriali di agricoltori, artigiani, industriali e sindacati e del commercio hanno definito e sottoscritto un documento programmatico per l'Irpinia. Quest'ultimo è stato sottoposto alla Presidente della Provincia di Avellino e a tutti gli onorevoli rappresentanti la provincia presso gli organi politici regionali. É necessario, infatti, per conseguire dei risultati, che ci sia l'impegno comune di forze economiche, sociali e politiche. Il Tavolo è stato riconosciuto come un fondamentale strumento di concertazione per raccogliere le esigenze di sviluppo del territorio, necessaria base per una migliore programmazione delle risorse provenienti dalla finanza pubblica. Dalla stessa riunione è emersa l'esigenza e la conseguente proposta di istituzionalizzare l'attività del Tavolo di governo come organismo consultivo e propositivo che, in sinergia con le forze politiche, individui i più opportuni metodi di sviluppo e ne monitori la realizzazione. La difficile situazione congiunturale, o forse ormai strutturale, della nostra economia richiede, infatti, uno sforzo comune, un'azione concreta che non limiti a semplici proclami l'impegno degli attori politici, sociali ed economici del territorio. Per dare concretezza ai contenuti del documento e soprattutto per fornire la risposta del territorio alla richiesta di contribuire alla pianificazione politico economica, i membri del Tavolo hanno chiesto un incontro agli europarlamentari, ai parlamentari e ai senatori irpini. Il riscontro da parte della classe politica è stato compatto: plauso all'iniziativa e stimolo alla continuità. Gli stessi esponenti governativi, gli Onorevoli De Mita, Flammia, Maccanico, Mancino e Mazzoni, hanno duramente criticato l'assenza, a livello nazionale, di una valida politica di programmazione per il Mezzogiorno, incoraggiando i membri del Tavolo a perseguire nel metodo di lavoro adottato: la concertazione fra le rappresentanze del territorio, il Tavolo come momento di sintesi e l'illustrazione finale delle problematiche emerse ai soggetti politico-istituzionali competenti. La mancanza di valide politiche di sostegno allo sviluppo industriale è uno dei punti critici che, insieme all'inadeguatezza delle infrastrutture materiali e immateriali, al difficile "colloquio" banca-impresa, e alla eccessiva burocrazia, hanno contraddistinto gli interventi. I suggerimenti: la fondazione di una scuola di alta formazione, una nuova e migliore pianificazione degli investimenti, la costituzione sul territorio di una merchant bank votata allo sviluppo locale, il rapido ed efficace trasferimento delle competenze della P.A. a livello locale.

Le imprese, infatti, reclamano servizi dalle banche alle quali non domandano più soltanto la concessione di credito a condizioni accettabili ma l'apporto di capitali, specializzazione e qualificazione nelle risorse umane destinate al middle management aziendale, e focalizzazione su bisogni effettivi del territorio per la concessione dei giusti sostegni economici e finanziari. La classe politica, ascolta, commenta, ringrazia per i suggerimenti e chiede proposte concrete da presentare sui tavoli governativi e regionali in occasione della prossima fase di programmazione 2007-2013. L'iniziativa del Tavolo, nato nel 2003, rompe un periodo di stagnazione dei rapporti della politica con il territorio irpino, richiamando la necessaria e opportuna ripresa delle responsabilità verso un'area che, dopo un periodo di forte industrializzazione nel decennio degli anni '80, chiede a gran voce un nuovo indirizzo di sviluppo che permetta alla provincia di Avellino di riacquistare la centralità decisionale e operativa che l'ha distinta negli anni passati. Prima di chiedere concretezza il Tavolo l'ha fornita, attraverso la definizione di proposte progettuali che saranno di volta in volta rappresentate agli assessori regionali, per relativa competenza, dai trasporti alle attività produttive, dalla ricerca alla formazione, dall'ambiente al turismo, per addivenire, al termine degli incontri, a una riunione programmatica con il Presidente Bassolino, che sintetizzi le proposte e solleciti la giusta attenzione per il territorio provinciale nell'ambito della prenotazione delle risorse all'interno del prossimo POR Campania. L'autorevolezza dei convenuti permette di chiudere l'incontro con la sottoscrizione da parte dei presenti del documento costitutivo degli Stati Generali dell'Economia Irpina, un "organo di governo" del territorio che nasce con la finalità di esaminare lo stato della pianificazione territoriale e di definirne la vocazione industriale come punto nodale dello sviluppo, senza subire le alterne vicende della politica.

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