PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
INAFFIDABILE
AZIENDE “OUT” E BANCHE “IN”
Oltre il 25% dei fallimenti delle PMI causato dal mancato incasso
dei crediti
di Antonio Paravia
Direttore Costozero
magazine
a.paravia@costozero.it
Italia è sempre
meno competitiva perchè soffre, innanzitutto, per l’enormità del
suo debito pubblico, a nostro avviso, sottostimato. Mancano,
infatti, i reali disavanzi di Regioni, Province, Comuni, e
tanti altri Enti. Incredibili sperperi contribuiscono alla
crescita esponenziale di quanto verrà a gravare sulle
future generazioni per le incapacità delle nostre amministrazioni.
Al riguardo non siamo d’accordo con il Presidente Bassolino,
che di fronte alle pesanti denunce del collega di partito De
Luca, anzichè spiegare le sue ragioni, ha chiuso la
questione con una sola parola «fetenzie». Non è un
buon esempio di democrazia, nè di trasparenza. Abbiamo
già invitato, senza esito positivo, il Governatore a
utilizzare meglio il sito www.regione.campania.it per pubblicizzare
i bilanci e gli atti più importanti del suo governo
e delle “partecipate”. Più volte nel precedente
quinquennio si era impegnato a esaminare la problematica dei
mancati pagamenti alle imprese fornitrici di beni e servizi,
in particolare da parte di aziende sanitarie locali e ospedaliere.
Aveva garantito il puntuale rispetto degli obblighi contrattuali.
Come imprenditori ci sentiamo presi in giro. Recentemente,
incontrando in Assindustria Salerno l’Assessore Regionale
alle Attività Produttive Cozzolino, non gli abbiamo
chiesto incentivi o altri sostegni ma attenzione per le molte
imprese in grave difficoltà finanziaria per i crediti
verso la P.A.. Potrà fare qualcosa? Il problema non è solo
campano, interessa drammaticamente molte regioni. Nell’ottobre
2001 scrivemmo su Costozero un articolo dal titolo «FALSI
IN BILANCIO PIù NEL PUBBLICO CHE NEL PRIVATO».
Ribadiamo con forza queste nostre idee. Un sistema giudiziario
inaffidabile, oramai in coma profondo, ha di fatto agevolato
il perpetuarsi di abusi, sperperi e comportamenti irresponsabili.
La magistratura contabile (Corte dei Conti) ha prodotto in
passato molti capi di gabinetto piuttosto che seri controlli.
La civile è sottoposta alle prevalenti esigenze (talvolta
folli) di quella penale. Questa ingiustificata e costosa supremazia
di P.M. e G.I.P. produce effetti perversi. Le udienze civili
vengono rinviate a 3/6 mesi al Nord, 6/12 al Centro e 12/24
al Sud. Impossibile ottenere “giustizia” in tempi
accettabili. In Europa i ritardi di pagamento riguardano, quasi
esclusivamente, l’interscambio tra privati e vengono
risolti con soluzioni giudiziarie di breve durata. Nel nostro
Paese, invece, oltre il 25% dei fallimenti è causato
dalle difficoltà di incasso dei crediti. Diventa, pertanto,
indispensabile il sostegno dell’oneroso sistema creditizio.
Le banche, nel rispetto della tempistica prevista da Basilea
2, stanno operando attraverso l’attribuzione del rating
alla clientela pubblica e privata. Abbiamo assistito casualmente
all’assegnazione di questo a un’azienda ospedaliera,
di cui l’istituto di credito è tesoriere: tra
il BBB e il Default. Ci è stato confermato che tale
risultato determinerà l’impossibilità per
le imprese, che lavorano con essa, di ottenere anticipi sui
crediti vantati. Paradossale conseguenza per queste aziende
sarà la probabile attribuzione per loro di un rating
non dissimile. Al danno si aggiungerà la beffa. Per
le inefficienze del Belpaese saremo, quindi, “out” e
avremo maggiori difficoltà a reperire denaro, che pagheremo
oltremisura. Le banche, invece, saranno “in” perchè potranno
continuare a lucrare senza controlli e in regime di quasi monopolio,
grazie al nostro amato e conservato-Re Governatore Fazio e
alla “timidezza” delle azioni confindustriali in
materia. Tanto affermiamo a ragion veduta. Un solo esempio:
negli ultimi due trimestri dell’anno alcuni istituti
di credito, perlomeno qui al Sud, sono adusi a cambiare arbitrariamente
le condizioni per migliorare i loro bilanci. Tra le tante,
due banali operazioni rasentano la truffa, se non l’estorsione,
producendo consistenti introiti. La prima è la modifica
delle commissioni di massimo scoperto (anche decuplicate).
La seconda addebita un costo di centinaia o migliaia di euro
per spese istruttorie di rinnovo fidi, peraltro non sempre
svolti. Banca d’Italia (Organo di Vigilanza) se ci sei
batti un colpo. Intanto, colleghi, controllate bene gli estratti
conto bancari perchè, da noi, è sempre più difficile
fare impresa.
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