RINNOVATI I VERTICI DELLA Cciaa DI salerno
IL coordinamento DELL'ECONOMIA LOCALE
L’Ente dovrà impegnarsi di più per raccordare
le azioni sul territorio
Antonio
Lombardi
Presidente ANCE
info@costruttori.sa.it
Nuove incombenze per i rinnovati vertici della C.C.I.A.A. di
Salerno: la legge 580 ha apportato significative innovazioni
sui compiti che questo Ente può svolgere sul territorio,
ma ulteriori considerazioni impongono un ruolo strategico per
un organismo fondamentale per lo sviluppo e la valorizzazione
del territorio. È difatti necessario che l'Ente potenzi
fortemente la funzione di raccordo e di rielaborazione di tutti
i dati territoriali e diventi momento di sintesi e di coordinamento
di tutte le informazioni che concernono l'economia locale:
dalle aree disponibili per nuovi insediamenti produttivi ai
finanziamenti cui le imprese possono accedere, dalle professionalità disponibili
e occupabili sul territorio all'informazione sulle attività formative
in essere o in cantiere, affinché i potenziali investitori
abbiano, in qualsiasi momento e in tempo reale, un quadro analitico
dettagliato della nostra realtà provinciale. Questo
flusso di informazioni potrebbe avvenire anche attraverso un
info point per le imprese che svolga un ruolo propulsivo e
propedeutico a quello poi demandato agli Sportelli Unici. Un'attenzione
particolare andrebbe poi riservata anche al monitoraggio degli
interventi progettuali e all'effettivo impiego delle risorse.
Troppo spesso la creatività delle istituzioni locali
si ferma alla mera progettualità e non approda a interventi
concreti sul territorio: questo, oltre a un evidente danno
per le comunità locali, crea pericolosi ritardi nell'impiego
dei finanziamenti. L'esempio più emblematico è costituito
dai fondi comunitari del Por Campania, che tra le varie sottomisure
prevedono investimenti per un miliardo di euro complessivi.
L'attività di monitoraggio dovrebbe acclarare le ragioni
di una situazione di stallo tanto più grave in un territorio
che attende nuove occasioni di rilancio e di crescita economica
e occupazionale. La Camera di Commercio può rappresentare
un importante trait d'union tra imprese e istituzioni per appurare
le ragioni dell'attuale statica situazione. Ma un analogo canale
costante e sistematico di interlocuzione andrebbe attivato
con i vari enti destinatari delle risorse previste nelle varie
misure, e mi riferisco segnatamente a Provincia e Comune capoluogo.
Nel contempo occorre un tavolo di concertazione che incentri
l'attività progettuale non su singoli interventi o zone,
come purtroppo avviene quasi sistematicamente, ma su macro-aree. È proprio
in un'ottica sovracomprensoriale, di area vasta, che occorre
pianificare gli interventi infrastrutturali, concentrando sforzi,
sinergie e finanziamenti sulle opere che davvero possono incidere
in maniera marcata sulla mobilità degli uomini e delle
merci e quindi sullo sviluppo. Ben venga quindi l'impegno dell'Ente
camerale per l'Interporto e l'Aeroporto di Pontecagnano, ma
queste pur significative infrastrutture rischiano di non poter
esprimere appieno le loro rilevanti potenzialità se
non inserite in un contesto di mobilità realmente organico
ed efficiente. Occorre ampliare l'area d'intervento verso tutte
le zone a sud dell'Aeroporto di Pontecagnano che ancor oggi
hanno enormi difficoltà di accesso sia con il nuovo
scalo sia con lo stesso comune capoluogo. È necessario
quindi immaginare un'arteria a scorrimento veloce che colmi
questo handicap e renda più facilmente accessibili la
riviera cilentana ma anche il Parco Nazionale del Cilento e
Vallo di Diano. Una nuova superstrada, da Pontecagnano ad Agropoli
che veda nella sua realizzazione un fattivo coinvolgimento
di capitali privati. L'Ente camerale può svolgere un
ruolo determinante nel raccordo tra pubblico e privato per
attivare questo percorso complesso, difficile ma assolutamente
non inaccessibile. Anche sul versante turistico occorre uscire
dalla fase propositiva o progettuale: il territorio presenta
una conformazione naturale di enorme favore che consente di
guardare a una strategica differenziazione dei target di riferimento
per le varie zone: si deve ora tramutare in concreto sviluppo
questo contesto di indubbio favore. Tutto questo può avvenire
se si guarda sin d'ora con particolare oculatezza alla formazione
delle professionalità di cui le nuove imprese avranno
bisogno: è auspicabile che la Camera di Commercio investa
sul versante della formazione, coinvolgendo l'ateneo universitario
di Fisciano e le varie realtà formative che operano
sul territorio. Un'altra priorità di enorme valenza
dovrà riguardare la risorsa mare nella sua accezione
più ampia, a partire dalla realizzazione di nuovi scali
turistici. Il numero di approdi oggi è totalmente insufficiente:
bisogna accelerare le procedure per realizzare gli scali in
cantiere, che pure potrebbero non essere in grado di fronteggiare
una domanda crescente e pressante che proviene anche dall'entroterra
regionale. Si tratta di una possibilità di sviluppo
latente che, se non colta per tempo, potrebbe convogliare risorse
e opportunità di crescita su altre aree del Paese. Non
slegato da questo contesto di valorizzazione della risorsa
mare è anche il potenziamento delle vie del mare, che
vanno istituzionalizzate come canale di trasporto fondamentale,
di uomini e merci, alternativo alla mobilità su gomma,
attraverso il potenziamento dei collegamenti ma anche l'adeguamento
dei numerosi approdi che esistono nel territorio provinciale.
Attenzione, energie e risorse vanno convogliate anche sull'information
technology affinché queste opportunità che si
schiudono per il territorio provinciale restino saldamente
ancorate all'innovazione, e rimangano, in altri termini, sempre
al passo coi tempi. Occorre altresì uno sforzo di pianificazione
anche sul versante delle manifestazioni sostenute dall'Ente
camerale: bisogna puntare con decisione a un calendario non
prettamente estivo, improntato alla valorizzazione turistica
delle diverse aree, alla tutela delle vocazioni, alla promozione
delle produzioni tipiche locali. Anche lo sport può e
deve tramutarsi in una opportunità di crescita e sviluppo
del territorio, e l'Ente camerale deve svolgere anche in questo
comparto un ruolo significativo e propulsivo. Atleti e squadre
salernitane che vanno a disputare le loro gare in altre località italiane
o addirittura estere, possono e devono divenire un'occasione
di promozione del territorio e di tutte le sue peculiarità.
Nel contempo, il territorio deve adeguatamente attrezzarsi
affinché le gare e gli incontri sul territorio provinciale
diventino volano di sviluppo, abbracciando non solo le strutture
sportive e alberghiere, ma anche il commercio, la ristorazione,
l'intrattenimento in senso lato e finanche i beni artistici,
architettonici e culturali. Nel perseguire questi obiettivi, è necessario
che l'Ente si apra non solo alle altre realtà istituzionali
che possono avere, nei vari settori, comunanza d'intenti, ma
anche con le stesse associazioni datoriali che possono fornire
supporti di grande valenza che sarebbe grave sottovalutare.
Un'apertura, questa, che può e deve partire da un attento
screening delle varie società controllate e partecipate
affinché, in seno ad esse, via sia una partecipazione
organica e adeguata di quegli organismi datoriali che più e
meglio possono fornire un supporto concreto ai programmi di
crescita e di sviluppo del territorio.
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