TECNICHE INNOVATIVE PER ACQUISIRE I DATI
LA “CARATTERIZZAZIONE DELLE ANTENNE”
VALORIZZARE LE RISORSE
CULTURALI DIFFUSE
FORMARE MANAGER DEL TERRITORIO STORICO
TECNICHE INNOVATIVE PER ACQUISIRE I DATI
LA “CARATTERIZZAZIONE DELLE ANTENNE”
La ricerca universitaria salernitana
dà vita a nuovi sistemi di scansione
Giovanni
Riccio
Professore Associato di Campi Elettromagnetici Facoltà di Ingegneria
Università di Salerno
riccio@diiie.unisa.it
Prima di inoltrarci nell'argomento, sento la necessità di
ricordare al lettore la sua forzata coesistenza quotidiana
con le antenne della telefonia mobile e dei sistemi radiotelevisivi,
nonché di ribadire un concetto a me assai caro circa
l'importanza del ruolo che le antenne rivestono nel frenetico
mondo delle telecomunicazioni: esse servono a un sistema
di comunicazioni wireless quanto gli occhi a un essere umano.
Infatti, per un qualsiasi sistema di telecomunicazione che
non impieghi una rete di collegamento per lo scambio di informazioni,
l'antenna individua il terminale fisico dedicato al trasferimento
dell'informazione dall'apparato allo spazio circostante e
viceversa. Essa consente la trasformazione di un segnale elettrico
in energia elettromagnetica irradiata quando opera in trasmissione,
mentre è in
grado di effettuare la conversione inversa quando impiegata
in ricezione. Le sue performances non sono però indipendenti
dalla direzione di interesse. Per questo motivo, l'antenna
viene principalmente caratterizzata dal suo "pattern" di
radiazione che, sia in trasmissione che in ricezione, fornisce
indicazioni sulla sua efficienza in dipendenza della direzione
lungo cui avviene il collegamento. La costruzione del pattern
richiede la conoscenza del campo elettromagnetico nella cosiddetta "zona
lontana" dell'antenna.
Diverse motivazioni possono però far optare per l'acquisizione
dei dati su opportune superfici di scansione nella "zona
vicina" dell'antenna e la successiva ricostruzione del
campo lontano mediante l'impiego di tecniche analitiche per
la trasformazione campo vicino-campo lontano (Near Field-Far
Field, NF-FF). A supporto di tale scelta operativa occorre
evidenziare che misure di campo vicino possono essere più facilmente
effettuate in camera anecoica, un ambiente controllato che
consente di evitare molti dei problemi (fenomeni atmosferici,
interferenze elettromagnetiche, ecc.) usualmente presenti
nelle campagne di misura all'aperto in zona lontana. Sono ormai
un bel po' di anni (circa quindici) che, presso il Dipartimento
di Ingegneria dell'Informazione e Ingegneria Elettrica (DIIIE)
dell'Università di
Salerno, l'unità di ricerca sulle antenne coordinata
dal professor Claudio Gennarelli svolge la propria attività di
sviluppo e ottimizzazione di tecniche di campionamento applicate
alle trasformazioni NF-FF. In tale contesto, la suddetta
unità e
la Microwave Instrumentation (MI) Technologies LLC (USA),
una società leader nel settore, hanno recentemente raggiunto
un accordo per la realizzazione di innovative scansioni a
spirale per l'acquisizione dei dati. In accordo con i risultati
teorici ottenuti dall'unità di ricerca, il numero e la
posizione di questi ultimi sul dominio (planare, cilindrico
e sferico) di osservazione in zona vicina sono fissati dalle
corrispondenti tecniche di campionamento non ridondante applicate
alla tensione di uscita del "probe" di misura. L'interesse
verso tali tipologie di scansione risulta giustificato dal
fatto che esse dovrebbero ridurre i tempi di acquisizione rispetto
a quelle tradizionali, senza degradare il risultato finale.
Tenendo conto che il tempo necessario per effettuare la scansione
oggi supera di molto quello associato alla fase di elaborazione
dei dati, ciò è senza dubbio un innegabile vantaggio.
La riduzione dei tempi di acquisizione troverebbe una duplice
giustificazione. La prima è legata alla realizzazione
della curva di scansione sulla superficie di osservazione,
sia essa piana, cilindrica o sferica. Infatti, la curva in questione
viene disegnata nello spazio circostante l'antenna sotto
test coordinando il movimento rotatorio continuo del supporto
dell'antenna con il movimento continuo (lineare nel caso della
spirale su un piano e nel caso dell'elica su un cilindro, curvilineo
nel caso della spirale su una sfera) del probe. La seconda giustificazione
risiede nell'impiego delle tecniche di campionamento non
ridondante per la definizione del numero (il minimo a parità di
errore di ricostruzione) e della posizione dei campioni necessari,
nonché nell'uso di algoritmi ottimi di interpolazione
di tipo viaggiante. La spaziatura tra i campioni può risultare
ben maggiore del limite, pari a metà lunghezza d'onda,
indicato nelle usuali tecniche. Infatti, nel caso di probe
non direttivo, la sua tensione di uscita può essere molto
ben approssimata da una funzione a banda spaziale limitata,
avente la stessa dimensione di quella associata al campo
irradiato dall'antenna sotto test, a patto di estrarre un
opportuno termine di fase dalla sua espressione e di utilizzare
un parametro ottimo per descrivere la curva di scansione. Il
progetto di collaborazione è al
momento nella sua fase iniziale, orientata all'acquisizione,
al montaggio e alla messa in funzione di un sistema standard
per la scansione cilindrica nella camera anecoica per misure
su antenne, ubicata presso i locali del DIIIE. Vale la pena
ricordare che la tecnica tradizionale di acquisizione fissa
una distribuzione uniforme di anelli coassiali, egualmente
distanziati di un passo al più uguale a metà della
lunghezza d'onda di lavoro, con lo stesso numero di campioni
su ciascuno di essi. La fase immediatamente successiva dell'attività prevede
una riduzione del numero necessario di dati da acquisire
con la scansione cilindrica, grazie all'applicazione di una
tecnica di campionamento non ridondante sviluppata dall'unità di
ricerca. La riduzione sarà ottenuta con una distribuzione
non uniforme di anelli, che tendono a distanziarsi tra loro
e a ospitare sempre meno campioni man mano che si allontanano
dal piano di mezzeria della superficie di osservazione. Successivamente è prevista
una fase completamente dedicata alla realizzazione della
scansione elicoidale. Tenendo conto della strumentazione
e degli apparati precedentemente acquisiti, occorrerà sviluppare
un nuovo software per il loro controllo e l'elaborazione
dei dati, nonché procedere
alla verifica dell'efficienza del processo di ricostruzione
nel suo complesso. In particolare, il software per la gestione
della strumentazione e dei sistemi di posizionamento e acquisizione
dovrà consentire al probe di prelevare l'informazione
nei punti sull'elica circolare, definiti dalla tecnica di
campionamento non ridondante precedentemente messa a punto.
Inoltre, il passo dell'elica dovrà essere scelto in modo
tale da consentire l'impiego di un algoritmo ottimo di interpolazione
bidimensionale per la ricostruzione dei dati richiesti dalla
trasformazione NF-FF nella sua versione standard. Completato
il periodo di test del sistema, la MI Technologies si occuperà della
sua commercializzazione a livello mondiale. Le altre scansioni
saranno oggetto di attenzione successivamente. Mi preme evidenziare,
in chiusura, come l'accordo con la MI Technologies rappresenti
il giusto riconoscimento a un lavoro di ricerca svolto per
anni, con dedizione e passione, da un gruppo di persone fortemente
motivate.
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