SVILUPPO E NUOVA CLASSE DIRIGENTE
IL PROGETTO DI UN ASSE AVELLINO-TORINO
Le politiche fiscali
in Europa
Pininfarina rafforza le tesi del CSC
LA DIFFICILE SITUAZIONE DEL SETTORE MANIFATTURIERO
LA CINA AVANZA MA LA CREATIVITÀ PARLA ITALIANO
POLITICA ED ECONOMIA A COLLOQUIO
UN TAVOLO DI GOVERNO PER LO SVILUPPO
LA DIFFICILE SITUAZIONE DEL SETTORE MANIFATTURIERO
LA CINA AVANZA MA LA CREATIVITÀ PARLA ITALIANO
Diego Della Valle a Solofra discute del rilancio del settore
di Rosanna D'Archi
Diego
della Valle -
Titolare Tod’s spa
Nella discussione sulla situazione del polo conciario di Solofra è stato
coinvolto anche Diego Della Valle, ospite d'eccezione in un convegno
tenutosi al Palazzo Ducale di Solofra l'11 ottobre scorso. La presenza
di un imprenditore di successo ha suscitato grande interesse e partecipazione.
E le aspettative non sono state deluse. Infatti, Della Valle ha delineato
un quadro di azioni necessarie a supportare le attività industriali
più esposte
alla concorrenza per gli elevati costi della manodopera, sottolineando
l'urgenza di discutere in Europa dei problemi del Mezzogiorno per
negoziare nuove misure d'intervento, come la fiscalità di vantaggio. «Per
vincere la sfida con i paesi emergenti - ha affermato - si deve puntare
su nuovi prodotti. Sarebbe quindi opportuno prevedere la detassazione
degli investimenti sulla ricerca per stimolare le nostre imprese.
Occorrono inoltre nuove strutture e organizzazioni per aiutare anche
le piccole imprese ad esportare». Consapevole della sua esperienza personale,
ha sottolineato che «il "Made in Italy" costituisce un
forte valore aggiunto per alcuni prodotti, in particolare per il comparto
moda, perché la
creatività è ancora una nostra prerogativa. Per questo bisogna
avere il coraggio di tutelare realmente questo marchio. A ciò può senz'altro
contribuire il livello politico, cui è affidato il compito di garantire
una buona immagine del nostro sistema Paese». Procedendo a un’analisi
del settore manifatturiero, non ha escluso il reale rischio che grandi
poli produttivi italiani scompaiano, con la grave conseguenza che
venga meno il sistema di know-how che caratterizza il modello italiano
dei distretti industriali. A tal proposito ha lanciato un forte allarme:«Per
scongiurare tale pericolo, ci restano ancora un paio di anni in cui
occorrono nuove scelte, a livello politico e industriale». Il monito
evidentemente vale anche per il distretto di Solofra. Trattando del fenomeno
cinese, ha affermato che «la Cina è arrivata molto in fretta
sul mercato. Chi ci governava qualche anno fa non si è reso conto
di cosa stava accadendo. Ci si doveva organizzare allora per evitare i
danni. Ora non possiamo che puntare a realizzare prodotti di qualità che
loro non sono in grado di produrre. D'altro canto, la Cina è anche
un'opportunità per
l'aspettativa dell'apertura di un mercato vastissimo di potenziali
acquirenti. Politiche protezionistiche potranno servire per un breve
periodo a sostenere le nostre produzioni, ma è evidente che occorrono
strategie di più ampio
respiro».
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