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  Dicembre 2012

Articoli n° 4
MAGGIO 2005
 
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imprenditoria giovanile
Al via gli incentivi in campania

imprenditoria giovanile
Al via gli incentivi in campania
Agevolazioni e finanziamenti mezzanini solo alle nuove aziende

Annarita Cavaliere E Gina Leo
Progetto Arcadia s.r.l.
info@progettoarcadia.com

 

La volontà di favorire l'ampliamento della base occupazionale e creare nuove opportunità di inserimento per i giovani, si afferma in Regione Campania con l'apertura del bando per l'autoimprenditorialità ex L.R. n. 15/2002. Per il sostegno alle imprese giovanili sono stati stanziati 12 milioni di euro che, con delibera di Giunta n. 2500 del 30 dicembre 2004 (BUR n. 7 del 31 gennaio 2005) , sono stati destinati esclusivamente ai settori dell'industria e dei servizi alle imprese. Bisognerà attendere un successivo provvedimento affinché le agevolazioni possano essere estese anche ai settori commercio e turismo, contemplati dal regolamento attuativo del nuovo regime di incentivazione. Delle risorse impegnate, una quota pari a euro 5.000.000 è destinata alle iniziative del settore manifatturiero, euro 2.000.000 per il settore dei servizi alle imprese, euro 3.000.000 per le iniziative promosse da compagini societarie formate per i 2/3 da donne e euro 2.000.000 per quelle formulate da categorie svantaggiate. Qualora da tale ripartizione emergessero risorse non utilizzate, queste andranno a incrementare le graduatorie in misura proporzionale alla loro entità.

Soggetti beneficiari e Settori di intervento
Potranno beneficiare dei contributi, le PMI di nuova costituzione, iscritte al Registro delle Imprese e aventi sede legale e operativa nella Regione Campania. Le stesse possono assumere la forma giuridica della società di persone, ovvero di capitali, nonché cooperativa, purché almeno i due terzi dei soci - sia in termini numerici che di titolarità di quote o azioni - abbiano i requisiti richiesti dal bando, al momento della presentazione della domanda. In particolare, i soci devono:
- avere un'età compresa tra i 18 e i 35 anni (con esclusione di coloro che abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età);
- assumere l'impegno a non svolgere alcuna attività lavorativa successivamente all'approvazione della domanda, sia essa generatrice di un contratto di lavoro dipendente di alcun tipo, sia essa esercitata in forma individuale, di lavoro autonomo, societaria o associata, con titolarità di partita IVA.
I requisiti in parola devono essere posseduti anche dai due terzi dell'organo amministrativo. Tuttavia, nei soli casi di partecipazione alla compagine societaria di donne e categorie svantaggiate - quali disabili, lavoratori iscritti alle liste di mobilità e da queste decaduti per decorrenza dei termini, lavoratori che fruiscono del trattamento di cassa integrazione guadagni e immigrati con regolare permesso di soggiorno - il requisito dell'età è elevato a 40 anni. Condizione fondamentale per l'accesso al bando è la creazione di una nuova realtà aziendale non ancora operativa, ovvero che non abbia ancora posto in essere nessuna operazione inerente l'attività e che non ne abbia comunicato la data di avvio, seppur già costituita e iscritta al Registro delle Imprese. Il bando trova applicazione esclusivamente per le PMI operanti nei settori dell'industria e servizi alle imprese, individuati dalle sezioni C, D, F, I, K, M, O della "Classificazione delle attività economiche ISTAT 1991". Con riferimento alle sezioni I, K e M, sono agevolabili esclusivamente le attività elencate nell'allegato B al disciplinare; mentre per il settore della produzione, trasformazione o commercializzazione dei prodotti elencati nell'Allegato I del Trattato CE, l'agevolabilità è subordinata al rispetto delle limitazioni contenute nel POR Campania. Sono, inoltre, previste specifiche priorità settoriali per alcune attività industriali e di servizi elencate nella delibera di approvazione del bando.

Oggetto dell’Agevolazione
Sono oggetto di agevolazione le spese inerenti l'acquisizione di immobilizzazioni materiali, immateriali e di servizi (nel rispetto delle misure percentuali stabilite sull'investimento complessivo ammissibile). L'importo dell'investimento ammissibile non può eccedere, comunque, la somma di 700.000 euro, limite ridotto a 200.000 euro per le imprese di servizi. Sono agevolabili anche le spese sostenute nella forma della locazione finanziaria purché successive alla presentazione della domanda.
Non sono, invece, ammissibili i costi per la consulenza fiscale ordinaria, i servizi regolari di consulenza legale e le spese di pubblicità. Sono escluse, inoltre, le spese relative a commesse interne di lavorazione e quelle inerenti la gestione corrente.

Spese ammissibili
a) Impianti, macchinari e attrezzature di "nuova fabbricazione"; b) opere murarie e assimilabili, nel limite del 20% dell'investimento complessivo ammesso a finanziamento; tale limite è elevato al 30% se l'investimento è realizzato attraverso il recupero di siti dismessi da un periodo di almeno 24 mesi; c) brevetti e software nel limite del 10% dell'investimento complessivo; d) consulenze e servizi reali per progettazione e studi, nel limite del 5% dell'investimento complessivo; e) certificazioni di qualità, ambientali ed etiche, innovazione organizzativa e commerciale, ricerca precompetitiva di prodotto e processo, nel limite del 3% dell'investimento complessivo.

Natura e Misura del contributo
La novità principale che caratterizza il regime di aiuto in commento è la modalità con la quale sarà erogato il contributo. I 2/3 dell'agevolazione massima spettante - calcolata nel rispetto delle intensità di aiuto riconosciute per la Regione Campania, 35% ESN+15% ESL - vengono concesse nella forma del contributo a fondo perduto. La restante parte, invece, è oggetto di un finanziamento cosiddetto "mezzanino" che si rivela una sorta di premio per le imprese più redditizie. Difatti, l'aiuto nasce come una forma di finanziamento da rimborsare in 7 anni con 3 di pre-ammortamento, il cui tasso di interesse è composto da una quota fissa, pari al 2% dell'importo finanziato, e da una variabile in dipendenza del grado di redditività dell'impresa. Se ogni anno, per i primi tre, l'impresa riesce a mantenere uno standard di redditività debitamente calcolato mediante una formula predefinita - con uno scostamento negativo massimo consentito pari al 20% - il finanziamento mezzanino si converte, per la quota capitale, in un contributo a fondo perduto. Pertanto, nel caso di mancato raggiungimento, anche per un solo anno, della redditività indicata, il finanziamento dovrà essere rimborsato come previsto nel piano di ammortamento. Per le società cooperative l'agevolazione può essere determinata in percentuale o alle spese di investimento ammissibili, o ai costi salariali connessi ai posti di lavoro creati dalla realizzazione dell'investimento (aiuti alla creazione di posti di lavoro), oppure sulla base di una combinazione dei due criteri, a condizione che l'aiuto non superi l'importo più favorevole che risulta dall'applicazione dell'uno o dell'altro sistema di calcolo. A fronte delle spese sostenute per l'acquisto dei servizi l'ammontare lordo dell'aiuto non deve, in ogni caso, superare il 50% dei costi degli stessi. Condizione comune, per ogni beneficiario del contributo, è il rispetto della soglia del "de minimis" e la necessità di "compartecipare" al finanziamento del programma di investimento per almeno il 25% del totale delle spese ammissibili. Di tale apporto, una misura non inferiore al 15% deve essere costituita da mezzi propri.

Accesso alle Agevolazioni
Le domande per l'accesso alle agevolazioni andranno inviate entro il prossimo 16 giugno alla Regione Campania, Assessorato alle Attività Produttive, Centro Direzionale Isola A/6, 80143 Napoli, con raccomandata a/r o consegna a mano. Le richieste verranno sottoposte a una fase istruttoria che, se avrà esito positivo, darà il via alla fase finale di valutazione, che si conclude con la collocazione dei progetti in una specifica graduatoria di merito. I soggetti beneficiari dovranno provvedere ad avviare il programma di investimenti entro 90 giorni dal ricevimento del decreto di concessione e completare l'iniziativa entro 24 mesi. Il contributo in conto capitale, comprensivo della quota concessa nella forma di finanziamento mezzanino, è erogato in massimo tre tranche, su richiesta dell'impresa beneficiaria, ciascuna in corrispondenza allo stato di avanzamento del programma di investimento. La prima quota può essere concessa anche a titolo di anticipazione nella misura massima del 30% del contributo accordato, previa presentazione di polizza fidejussoria bancaria o assicurativa di garanzia, irrevocabile ed escutibile a prima richiesta, di importo pari all'anticipazione e della durata di 30 mesi. Dall'ultima quota è trattenuto l'importo del 10% dell'agevolazione concessa, da erogare successivamente al collaudo.

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