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  Dicembre 2012

Articoli n° 6
Luglio 2005
 
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Donne e imprenditrici
quando la tenacia premia

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Donne e imprenditrici
quando la tenacia premia
In Assindustria Salerno si consolida l'esperienza del Raggruppamento "in rosa"

di Antonia Autuori
Presidente Raggruppamento di Interesse per l’Imprenditoria Femminile Assindustria Salerno
antonia@autuori.it




Con l'Assemblea elettiva del 4 aprile 2005, Antonia Autuori è stata nominata Presidente del Raggruppamento di Interesse per l'Imprenditoria Femminile di Assindustria Salerno. Nata a Salerno nel 1959, laureata in informatica, Antonia ha lavorato per 11 anni come sistemista e analista in IBM Italia, prima a Milano poi a Roma. Dopo alcune esperienze di formazione/consulenza nel campo informatico per vari istituti di credito, nel ‘96 è rientrata a Salerno, come A.D. dell'azienda di famiglia la “Michele Autuori srl”, storica agenzia marittima di Salerno, agente della Grimaldi Group. Da un anno riveste anche la carica di Presidente della Salerno Stazione Marittima srl, che ha come scopo quello di fornire servizi ai passeggeri in tran-sito dal porto cittadino. Ha un bimbo, Francesco, di cinque anni.


Sono ormai trascorsi più di 4 anni da quando il 13 dicembre 2000 un piccolo gruppo di donne imprenditrici e dirigenti di azienda iscritte ad As-sindustria Salerno si sono incontrate per dare vita al Raggruppamento di Interesse per l'Imprenditoria Femminile, "brevettando" un'esperienza alternativa all'interno di Confindustria, una unione legata al genere e trasversale ai gruppi merceologici "classici". L'obiettivo di fondo fu quello di far incontrare e riunire le diverse, ma in fondo similari esperienze di donne impegnate in attività d'azienda, affinché dal confronto potessero germogliare utili sinergie e dall'azione congiunta nuove opportunità. Già nella definizione della mission si intese conferire questa finalità alla nascente sezione: «Il Raggruppamento di Interesse per l'Imprenditoria Femminile di Assindustria Salerno si propone di mettere in pratica progetti ispirati a perseguire l'equità dei risultati, percorrendo esperienze sociali riequilibranti, capaci di modificare, ridefinire e creare nuove e reali pari opportunità, diritti e poteri […] attribuire nuove finalità sociali ai valori dell'impresa; lavorare come gruppo all'idea di sviluppo qualitativamente nuovo, capace di accrescere la ricchezza collettiva accompagnata al radicamento di valori. Creare sinergie e aiuto fra le donne che sono impegnate nelle realtà produttive della nostra provincia e attuare una rete di interscambio fra le loro aziende». L'idea è stata di due donne, da sempre impegnate nella vita associativa, Grazia Pietrafesa ed Enza Cassetta, che proprio grazie all'esperienza maturata, furono le prime a ravvisare la necessità di ampliare e far condividere anche ad altre la partecipazione "al sistema". Il Raggruppamento, da sempre coordinato dall’entusiasta Monica De Carluccio della struttura associativa, è attualmente costituito da 22 iscritte, di aziende appartenenti a diversi gruppi merceologici, un po' tutti quelli rappresentati da Assindustria (terziario avanzato, produzione ceramica, materiali da costruzioni e arredo, trasporti, agroalimentare…), e di diversa di-mensione. Anche il Consiglio Direttivo riproduce questa varietà: io amministro un'azienda di trasporti marittimi; Grazia Pietrafesa, Pastpresident, gestisce da anni un'industria casearia; Anna Cione, vicepresidente, rappresenta una giovane realtà di servizi orientati al marketing; Renata Carloni, tra le prime laureate in informatica a Salerno, oggi è titolare di una piccola azienda in tale settore; Paola Cianciullo si occupa di lavorazione del marmo e Patrizia Famiglietti gestisce un consorzio di imprese di ceramica del gruppo Cassetta/De Maio. Il Raggruppamento ha, da subito, fatto sentire la propria voce e la propria azione dinamica, all'interno e sul Territorio, partecipando anche attivamente alle tante iniziative, incontri e seminari realizzati da vari Enti. Solo per citare qualche esempio, grazie alla presenza al tavolo di partenariato con la Provincia sulla misura 3.14 del POR, "Promozione della partecipazione femminile al mercato del Lavoro", ha preso parte ad azioni e progetti promossi a valere sulla stessa. Oggi, Assindustria è presente nelle attività di pertinenza di 3 "COF - Centri per l'Occupabilità Femminile", novità introdotta nel salernitano grazie ai fondi comunitari 2000-2005. Da circa un anno, il Raggruppamento supporta la presidenza di Assindustria sulla tematica "disabili", in particolare su una forma di "borsa lavoro", quale "iniziativa per favorire l'inserimento di disabili in azienda", iniziata attraverso la sigla di uno specifico protocollo con gli Assessori provinciali al Lavoro e alle Politiche Sociali. Attualmente, il Raggruppamento è impegnato su una linea d'azione che punta alla necessità di favorire e incentivare, presso le imprese associate, un'organizzazione del lavoro che attragga e motivi il "capitale umano" e che, attraverso il miglioramento della qualità della vita di tutte le persone impegnate in azienda, si ponga come ulteriore fattore chiave di vantaggio competitivo, nel rispetto delle esigenze produttive. In tale direzione, sta preparando un accordo quadro con le Organizzazioni Sindacali e l'Assessorato provinciale al Lavoro, sotto il patrocinio della Commissaria di Parità, Lucia Senese, per supportare le imprese intenzionate a presentare progetti a valere sull'art.9 della legge 53/2000, che finanzia, appunto, progetti aziendali per la flessibilità di orario, in vista della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Tale esigenza, si sa, è particolarmente sentita dalle donne, sempre in "bilico" tra il magico intreccio dei ruoli di moglie, madre e lavoratrice. Il Raggruppamento, forte di questo assunto, riserva da sempre la massima attenzione a tutte le azioni e misure legislative che possano favorire la migliore combinazione dei tre "tasselli" che le figure femminili si trovano a occupare, oggi più che in passato, e spesso in sordina. Infatti, l'"emersione" delle donne presenti nelle aziende della nostra provincia è tra gli scopi "nascosti" del nostro Raggruppamento. E, con un pizzico di orgoglio, possiamo dire che l'azione di questi anni ha fattivamente contribuito a rendere effettivo tale proposito. La positiva esperienza di frequentazione e collaborazione tra le componenti del gruppo, ci ha rafforzato nell'idea che ci sono donne nelle imprese che, trovando il modo e i luoghi di incontro giusti, riescono a esprimere meglio le proprie potenzialità e a conferire nuove energie al proprio impegno. Confindustria - per tradizione di sistema e perché sono "imprenditori" le figure direttive della nostra storia industriale - è stata ovviamente sempre un "baluardo" maschile, con pochissime imprenditrici e, dunque, soci donne che partecipavano alla vita associativa. Non dimentichiamo che "vivere l'Associazione" non costituisce un dovere; diventa piacere solo se si trovano modi e forme per rendere interessante e stimolante l'incontrarsi e il confrontarsi su esperienze e situazioni e, perché no, problemi del quotidiano operare. Ed è proprio la difficoltà di condividere l'esperienza così particolare della imprenditorialità al femminile che forse ha "emarginato" le donne dall'ambiente confindustriale. Il nostro Raggruppamento sta vincendo su questa tradizione. L'aver costituito una sezione di donne che hanno in comune problematiche specifiche, relative anche all'organizzazione della casa e dei figli, al riconoscimento del proprio ruolo in a-zienda e verso l'esterno, al diverso approccio ai problemi aziendali, ma anche ai rapporti con le istituzioni e le banche, ha funzionato come stimolo per le iscritte a una partecipazione più attiva alla vita associativa. Contemporaneamente, ha fatto nascere anche sinergie tra aziende, che più difficilmente sarebbero entrate in contatto. Senza contare, naturalmente, il reciproco arricchimento che ne è derivato, come effetto dello scambio o anche solo della conoscenza. L'incontro di persone con esigenze simili ha anche permesso il confronto su approcci diversi ai ruoli e ai compiti, offrendo la possibilità di analizzare strade alternative, magari mai provate prima. Il mio obiettivo, come nuova Presidente di questo entusiasmante Raggruppa-mento, è quello di "trascinare" ancora più donne nella nostra squadra, per poter crescere insieme, in un’esperienza alternativa al solo lavoro/ca-sa/famiglia, che già assorbe le energie di tutte noi al 110 per cento. Perché è vero che il lavoro di imprenditore e i ruoli di responsabilità richiedono un impegno che sembra non lasciar spazio a null'altro, che questi già da soli sono sufficienti a coprire l'intera giornata, ma è anche vero che bisogna trovare il coraggio, la forza e la tenacia (che alle donne proprio non manca) di uscire "fuori dal guscio". Forse, proprio all'esterno, ci sono ulteriori occasioni e vantaggi, sia a livello personale che professionale. E poi, essere donne e imprenditrici significa non esimersi dal dare un contributo, chiaramente dal punto di vista femminile, in tutti i contesti possibili, a vantaggio della crescita comune, di tutti, uomini e donne. Questo significa per noi Pari Opportunità.

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