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Donne e imprenditrici
quando la tenacia premia
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Donne e imprenditrici
quando la tenacia premia
In
Assindustria Salerno si consolida l'esperienza del Raggruppamento "in
rosa"
di Antonia
Autuori
Presidente Raggruppamento di Interesse per l’Imprenditoria Femminile Assindustria
Salerno
antonia@autuori.it
Con l'Assemblea elettiva del 4 aprile
2005, Antonia Autuori è stata nominata Presidente del Raggruppamento
di Interesse per l'Imprenditoria Femminile di Assindustria Salerno.
Nata a Salerno nel 1959, laureata in informatica, Antonia ha lavorato
per 11 anni come sistemista e analista in IBM Italia, prima a Milano
poi a Roma. Dopo alcune esperienze di formazione/consulenza nel campo
informatico per vari istituti di credito, nel ‘96 è rientrata
a Salerno, come A.D. dell'azienda di famiglia la “Michele Autuori
srl”, storica agenzia marittima di Salerno, agente della Grimaldi
Group. Da un anno riveste anche la carica di Presidente della Salerno
Stazione Marittima srl, che ha come scopo quello di fornire servizi
ai passeggeri in tran-sito dal porto cittadino. Ha un bimbo, Francesco,
di cinque anni.
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Sono ormai trascorsi più di 4 anni da quando il 13
dicembre 2000 un piccolo gruppo di donne imprenditrici e
dirigenti di azienda iscritte ad As-sindustria Salerno si
sono incontrate per dare vita al Raggruppamento di Interesse
per l'Imprenditoria Femminile, "brevettando" un'esperienza
alternativa all'interno di Confindustria, una unione legata
al genere e trasversale ai gruppi merceologici "classici".
L'obiettivo di fondo fu quello di far incontrare e riunire
le diverse, ma in fondo similari esperienze di donne impegnate
in attività d'azienda, affinché dal confronto
potessero germogliare utili sinergie e dall'azione congiunta
nuove opportunità. Già nella definizione della
mission si intese conferire questa finalità alla nascente
sezione: «Il Raggruppamento di Interesse per l'Imprenditoria
Femminile di Assindustria Salerno si propone di mettere in
pratica progetti ispirati a perseguire l'equità dei
risultati, percorrendo esperienze sociali riequilibranti,
capaci di modificare, ridefinire e creare nuove e reali pari
opportunità, diritti e poteri […] attribuire
nuove finalità sociali ai valori dell'impresa; lavorare
come gruppo all'idea di sviluppo qualitativamente nuovo,
capace di accrescere la ricchezza collettiva accompagnata
al radicamento di valori. Creare sinergie e aiuto fra le
donne che sono impegnate nelle realtà produttive della
nostra provincia e attuare una rete di interscambio fra le
loro aziende». L'idea è stata di due donne,
da sempre impegnate nella vita associativa, Grazia Pietrafesa
ed Enza Cassetta, che proprio grazie all'esperienza maturata,
furono le prime a ravvisare la necessità di ampliare
e far condividere anche ad altre la partecipazione "al
sistema". Il Raggruppamento, da sempre coordinato dall’entusiasta
Monica De Carluccio della struttura associativa, è attualmente
costituito da 22 iscritte, di aziende appartenenti a diversi
gruppi merceologici, un po' tutti quelli rappresentati da
Assindustria (terziario avanzato, produzione ceramica, materiali
da costruzioni e arredo, trasporti, agroalimentare…),
e di diversa di-mensione. Anche il Consiglio Direttivo riproduce
questa varietà: io amministro un'azienda di trasporti
marittimi; Grazia Pietrafesa, Pastpresident, gestisce da
anni un'industria casearia; Anna Cione, vicepresidente, rappresenta
una giovane realtà di servizi orientati al marketing;
Renata Carloni, tra le prime laureate in informatica a Salerno,
oggi è titolare di una piccola azienda in tale settore;
Paola Cianciullo si occupa di lavorazione del marmo e Patrizia
Famiglietti gestisce un consorzio di imprese di ceramica
del gruppo Cassetta/De Maio. Il Raggruppamento ha, da subito,
fatto sentire la propria voce e la propria azione dinamica,
all'interno e sul Territorio, partecipando anche attivamente
alle tante iniziative, incontri e seminari realizzati da
vari Enti. Solo per citare qualche esempio, grazie alla presenza
al tavolo di partenariato con la Provincia sulla misura 3.14
del POR, "Promozione della partecipazione femminile
al mercato del Lavoro", ha preso parte ad azioni e progetti
promossi a valere sulla stessa. Oggi, Assindustria è presente
nelle attività di pertinenza di 3 "COF - Centri
per l'Occupabilità Femminile", novità introdotta
nel salernitano grazie ai fondi comunitari 2000-2005. Da
circa un anno, il Raggruppamento supporta la presidenza di
Assindustria sulla tematica "disabili", in particolare
su una forma di "borsa lavoro", quale "iniziativa
per favorire l'inserimento di disabili in azienda",
iniziata attraverso la sigla di uno specifico protocollo
con gli Assessori provinciali al Lavoro e alle Politiche
Sociali. Attualmente, il Raggruppamento è impegnato
su una linea d'azione che punta alla necessità di
favorire e incentivare, presso le imprese associate, un'organizzazione
del lavoro che attragga e motivi il "capitale umano" e
che, attraverso il miglioramento della qualità della
vita di tutte le persone impegnate in azienda, si ponga come
ulteriore fattore chiave di vantaggio competitivo, nel rispetto
delle esigenze produttive. In tale direzione, sta preparando
un accordo quadro con le Organizzazioni Sindacali e l'Assessorato
provinciale al Lavoro, sotto il patrocinio della Commissaria
di Parità, Lucia Senese, per supportare le imprese
intenzionate a presentare progetti a valere sull'art.9 della
legge 53/2000, che finanzia, appunto, progetti aziendali
per la flessibilità di orario, in vista della conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro. Tale esigenza, si sa, è particolarmente
sentita dalle donne, sempre in "bilico" tra il
magico intreccio dei ruoli di moglie, madre e lavoratrice.
Il Raggruppamento, forte di questo assunto, riserva da sempre
la massima attenzione a tutte le azioni e misure legislative
che possano favorire la migliore combinazione dei tre "tasselli" che
le figure femminili si trovano a occupare, oggi più che
in passato, e spesso in sordina. Infatti, l'"emersione" delle
donne presenti nelle aziende della nostra provincia è tra
gli scopi "nascosti" del nostro Raggruppamento.
E, con un pizzico di orgoglio, possiamo dire che l'azione
di questi anni ha fattivamente contribuito a rendere effettivo
tale proposito. La positiva esperienza di frequentazione
e collaborazione tra le componenti del gruppo, ci ha rafforzato
nell'idea che ci sono donne nelle imprese che, trovando il
modo e i luoghi di incontro giusti, riescono a esprimere
meglio le proprie potenzialità e a conferire nuove
energie al proprio impegno. Confindustria - per tradizione
di sistema e perché sono "imprenditori" le
figure direttive della nostra storia industriale - è stata
ovviamente sempre un "baluardo" maschile, con pochissime
imprenditrici e, dunque, soci donne che partecipavano alla
vita associativa. Non dimentichiamo che "vivere l'Associazione" non
costituisce un dovere; diventa piacere solo se si trovano
modi e forme per rendere interessante e stimolante l'incontrarsi
e il confrontarsi su esperienze e situazioni e, perché no,
problemi del quotidiano operare. Ed è proprio la difficoltà di
condividere l'esperienza così particolare della imprenditorialità al
femminile che forse ha "emarginato" le donne dall'ambiente
confindustriale. Il nostro Raggruppamento sta vincendo su
questa tradizione. L'aver costituito una sezione di donne
che hanno in comune problematiche specifiche, relative anche
all'organizzazione della casa e dei figli, al riconoscimento
del proprio ruolo in a-zienda e verso l'esterno, al diverso
approccio ai problemi aziendali, ma anche ai rapporti con
le istituzioni e le banche, ha funzionato come stimolo per
le iscritte a una partecipazione più attiva alla vita
associativa. Contemporaneamente, ha fatto nascere anche sinergie
tra aziende, che più difficilmente sarebbero entrate
in contatto. Senza contare, naturalmente, il reciproco arricchimento
che ne è derivato, come effetto dello scambio o anche
solo della conoscenza. L'incontro di persone con esigenze
simili ha anche permesso il confronto su approcci diversi
ai ruoli e ai compiti, offrendo la possibilità di
analizzare strade alternative, magari mai provate prima.
Il mio obiettivo, come nuova Presidente di questo entusiasmante
Raggruppa-mento, è quello di "trascinare" ancora
più donne nella nostra squadra, per poter crescere
insieme, in un’esperienza alternativa al solo lavoro/ca-sa/famiglia,
che già assorbe le energie di tutte noi al 110 per
cento. Perché è vero che il lavoro di imprenditore
e i ruoli di responsabilità richiedono un impegno
che sembra non lasciar spazio a null'altro, che questi già da
soli sono sufficienti a coprire l'intera giornata, ma è anche
vero che bisogna trovare il coraggio, la forza e la tenacia
(che alle donne proprio non manca) di uscire "fuori
dal guscio". Forse, proprio all'esterno, ci sono ulteriori
occasioni e vantaggi, sia a livello personale che professionale.
E poi, essere donne e imprenditrici significa non esimersi
dal dare un contributo, chiaramente dal punto di vista femminile,
in tutti i contesti possibili, a vantaggio della crescita
comune, di tutti, uomini e donne. Questo significa per noi
Pari Opportunità. |