UN PONTE OPERATIVO TRA ITALIA E PAESI
ARABI
IL "RILANCIO TURISTICO" SECONDO LA SDOA
Conclusa con successo la Ia edizione dell'UAE-ITALY Economic Partnership
Forum
Vittorio
Paravia
Presidente Fondazione Antonio Genovesi Salerno - SDOA
sdoa@sdoa.it
Si é concluso con grande successo il primo UAE-ITALY
Economic Partnership Forum, tenutosi a Milano dall'8 al 10
giugno scorso. Tre giorni di conferenze e workshop che hanno
creato la base per la realizzazione di un "ponte" tra
gli Emirati Arabi e l'Italia. Circa 100 le aziende italiane
che hanno aderito; forte la presenza del Mezzogiorno, non solo
per la partecipazione della Regione Campania, della Provincia
di Napoli e della C.C.I.A.A. di Caserta, ma anche per la collaborazione
all'organizzazione dell'iniziativa della SDOA, citata dallo
stesso Abdul Salam Al Madani, Presidente del Comitato Organizzativo
EP Forum e Direttore Generale di Index, nel suo discorso introduttivo. «Il
Forum Economico e la Fiera Commerciale - ha specificato - si
tengono per la prima volta in Italia proponendosi quali temi
lo sviluppo del commercio bilaterale e le opportunità di
investimento nei vari settori imprenditoriali….Ci siamo
rivolti ad Al Wasata Marketing Consulting quale partner per
l'organizzazione del Forum in quanto azienda leader nell'assistenza
alle imprese italiane interessate ai nuovi mercati mediorientali
e alla Fondazione Antonio Genovesi Salerno, perché la
SDOA é una delle prime scuole italiane a interessarsi
seriamente al bacino mediorientale promuovendo e organizzando
corsi di interscambio culturale. Corsi che sono stati, peraltro,
avallati dal nostro Ministero dell'Educazione». Grande
interesse hanno suscitato le conferenze realizzate tra le quali,
in particolare, quella sul turismo e il settore aeronautico,
alla quale ho partecipato in prima persona, che ha visto come
relatori Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federtu-rismo;
Elisabetta Noris, Manager Promotions-Dubai Representative Office
in Italy, Dept. of Tourism & Commerce Marketing-Dubai;
H.E. Ahmed Humaid Al Mazrouie, Director General, General Exhibitions
Corporation-Abu Dhabi; Matteo Montebelli, Direzione Studi e
Ricerche, Touring Club Italia; Massimo Massini, Direttore Generale,
Emirates Airlines Italia. Il coinvolgimento nel Forum e il
pieno successo dell'iniziativa confermano la capacità operativa
della SDOA che ha saputo ritagliarsi spazio e considerazione
nel panorama nazionale soprattutto sotto il profilo della diffusione
della cultura d'impresa. Da alcuni anni si registra una particolare
attenzione verso le strategie di sviluppo socio-economico.
Economisti e sociologi hanno individuato l'importanza di una
terza variabile, oltre al capitale umano e alle risorse finanziarie:
il territorio, per programmare percorsi di crescita delle comunità locali.
La Fondazione ha individuato e realizzato una nuova linea d'attività:
la ricerca sociale, economica e culturale applicata al territorio,
attraverso la costituzione al proprio interno dell'ITAT-Istituto
per il Turismo e l'Analisi del Territorio, che ha progettato
un contenuto professionale innovativo: il MIT-Master Internazionale
del Turismo. L'obiettivo del MIT è preparare giovani
aspiranti imprenditori e manager per i sistemi turistici, che
collocano, con la loro operatività, l'industria del
turismo in una posizione di forte competitività: non è più la
singola impresa o gruppo di aziende a tendere al raggiungimento
del profitto, ma è il sistema territoriale, in cui l'impresa è integrata,
a ricercare gli strumenti e i metodi più adatti per
confrontarsi con il mercato. Questo passaggio è molto
importante perché sposta i termini di analisi dal "settore" al "sistema" che
impone nuove strategie di intervento sull'intero territorio
e, come primo impatto, migliora le condizioni di vita dei cittadini,
passando da un’attrattività potenziale ad una
reale. Il marketing turistico si è occupato di prodotto
e mercato turistico, determinando la qualità dell'offerta
e, di conseguenza, scelte oculate e più sofisticate
di consumo. Il turismo viene ad assumere una forte rilevanza
economica in quanto determina consumi e quindi attività di
produzione di beni e servizi: servizi di trasporto, ricettivi,
ristorazione, ricreazione e divertimento. Il pacchetto di viaggio è realizzato
da operatori professionali, che acquistano e/o coordinano i
servizi offerti da altri imprenditori e che promuovono l'offerta
distribuendola sul mercato globale; pur tuttavia quest’impostazione
di marketing, concettualmente corretta, non è più adeguata
rispetto alle implicazioni particolari connesse al processo
di acquisto di un prodotto turistico poiché, attualmente,
il turista decide di acquistare un determinato pacchetto anche
e soprattutto in funzione dell'offerta integrata che la destinazione è in
grado di proporre, per poi utilizzare, durante il soggiorno,
le risorse naturali, storiche, artistiche e culturali del luogo.
Que-sto nuovo elemento cognitivo dimostra come l'approccio
tradizionale non è più in grado di reggere l'evoluzione
culturale che si è determinata nei processi di acquisto
sul mercato turistico ed è per questo motivo che, da
alcuni anni, si parla sempre con maggiore insistenza di marketing
delle destinazioni turistiche. Il turista durante la sua permanenza
acquista o utilizza beni e servizi non distinguibili da quelli
usufruiti dai residenti e qualifica il suo soggiorno; se si
accetta il concetto di turista come residente provvisorio bisogna
considerare che l'offerta deve comprendere un complesso sistema
di opportunità, risorse, beni e servizi tale da superare
la tradizionale accoglienza. Questa realtà dimostra
come la concorrenza sul mercato turistico sia una competizione
prima di tutto tra destinazioni, tra località, non ancora
intese come sistemi locali di offerta integrata, nelle quali
le imprese, tradizionalmente considerate turistiche, rappresentano
solo la parte produttiva, che deve saper interagire con gli
altri elementi del sistema integrato: enti locali, agenzie
di promozione, Beni ambientali, storici e culturali, aziende
che gestiscono i servizi pubblici essenziali e del commercio.
Il turista, il cui ruolo è riconosciuto centrale, opera
le sue scelte selezionando in base a tutti questi elementi.
La concorrenza tra destinazioni è diventata progressivamente
competizione tra sistemi di offerta e tra aree territoriali,
di conseguenza la promozione di una destinazione turistica
si colloca nell'ambito delle strategie di sviluppo del territorio.
Questi esempi dimostrano come sia fondamentale inserire il
marketing delle destinazioni nel più ampio concetto
di destination management, cioè di gestione integrata
delle risorse territoriali. Parlare di marketing turistico,
oggi, significa parlare di marketing territoriale e di sviluppo
integrato di un'area territoriale complessa e il modello formativo
della SDOA recepisce questa impostazione e la trasforma in
programma didattico. La figura professionale formata dalla
SDOA si inserisce in un quadro socioeconomico in evoluzione,
non solo meridionale ma anche mediterraneo, in quanto la crescita
economica dell'intera Unione dipende in gran parte dai tempi
e dalle modalità con i quali sarà superato il
gap di sviluppo tra Europa continentale ed Europa mediterranea,
mentre le regioni mediterranee avranno un ruolo fondamentale
nella gestione dei complessi equilibri economici e politici
con i cosiddetti Paesi Terzi Mediterranei, cioè con
tutta quell'area che comprende l'Europa balcanica, il Nord
Africa e alcuni paesi mediorientali.
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