APRIRE LA STRADA A NUOVI BUSINESS
L'UNIONE VUOLE Azioni strategiche
supportare i prodotti di
nicchia
IL PROGETTO “ELMI”
SPRINT CAMPANIA
L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
APERTURA AI MERCATI INTERNAZIONALI
NUOVI SERVIZI IN FAVORE DEGLI ASSOCIATI
COMPETITIVITÀ E GLOBALIZZAZIONE
CONSORZIO EXPORT-CASERTA
COMPETITIVITÀ E GLOBALIZZAZIONE
CONSORZIO EXPORT-CASERTA
Le PMI campane si internazionalizzano
grazie a forme innovative di aggregazione
Mario
Conti
Presidente Consorzio Export Caserta
consorzio.export@ce.camcom.it
Il complesso processo di internazionalizzazione
non si pone più come scelta strategica della singola
Azienda, ma come passaggio obbligato di un intero Sistema
produttivo per sopravvivere alle sfide pressanti della globalizzazione.
Infatti i fattori esaltatisi negli ultimi anni, a fronte
di un processo in precedenza soltanto apparentemente sotterraneo
- quali la delocalizzazione produttiva verso Paesi a basso
costo di manodopera, la crisi dell'indotto di settori portanti
dell'economia italiana, la concorrenza spietata dei manufatti
di origine prevalentemente asiatica in segmenti medio-bassi
del Mer-cato, la forza dell'Euro, la stagnazione dei consumi
interni - hanno ingenerato una spirale di crisi soprattutto
nei comparti tradizionalmente portanti per la Industria italiana.
Tale scenario, drammatico già nella sintesi estrema
espressa, induce a una prima considerazione, già alla
base della nascita del Consorzio Export con sede in Caserta,
e cioè che le PMI che al giorno d'oggi costituiscono
il tessuto economico portante della regione campana devono
assolutamente cercare nuovi Mercati, e affacciarsi consapevolmente
e in forma aggregata al mondo - variegato e complesso - della
Interna-zionalizzazione: infatti devono rivolgersi a Mercati "nuovi" e
ad alto potenziale di crescita, in grado cioè di alimentare
una significativa domanda di beni ad alto valore aggiunto
e di qualità. Tali Mercati sono in genere culturalmente
e geograficamente più lontani, in generale Paesi extra
UE, caratterizzati certo da forti opportunità e tassi
di crescita, ma anche - per loro costituzione storica e attuale
- da problematiche e rischi maggiori. Una seconda considerazione,
anche essa di carattere strutturale, è legata al fattore
dimensionale: la li-mitata presenza di risorse globali interne
adeguate a operare con i moderni strumenti di marketing e
di finanza costituisce una barriera all'entrata in "nuovi" Mercati,
ed è quasi insormontabile per le PMI. Il Consorzio
Export aiuta le Imprese a colmare il gap suddetto coi Mercati,
favorendo da un lato lo spirito di aggregazione e la cultura
del "Fare Sistema", e dall'altro "esportando" un
paniere variegato Made in Campania quale espressione di una
forte identità di origine e di un modello culturale:
dalla mozzarella di bufala alla seta di San Leucio, dal pomodoro
San Marzano all'artigianato nelle sue tante e inimitabili
espressioni, fino alle tecnologie e tecniche specifiche di
Aziende di altri comparti. Con questo approccio il Consorzio
Export sta incominciando a essere percepito negli Stati in
cui sta concentrando la propria azione, e cioè Stati
Uniti - Giappone - Russia - Canada - Emirati Arabi-Libia,
come un interlocutore professionale e reattivo - con cui è più "facile
globalmente sviluppare business". In questa logica di
forte coesione di assieme, e al contempo di varietà di
Prodotti Finiti e di Tecnologie offerte, il Consorzio ha
costituito un importante data-base di contatti e rapporti
con operatori e istituzioni straniere prevalentemente dei
Paesi summenzionati - con aggiornamento sistematico dello
stesso, tramite una struttura snella e professionale - costituita
a regime da 4 laureate con ampie conoscenze delle lingue
straniere - russo e arabo comprese - nonché di marketing
e vendite-, e ha operato ad ampio ventaglio dalla ricerca
di mercato alla partecipazione mirata e diretta a Fiere internazionali
e a Missioni commerciali, nonchè alla finalizzazione
di commesse, contratti e forniture attraverso gli aspetti
economico-finanziari e logistici. Di certo un punto di riferimento
per la promozione alla internazionalizzazione, ma soprattutto
un vero e proprio Ufficio Commer-ciale quale servizio di
completamento delle strutture interne delle Aziende consorziate.
Nella strategia dei primi 16 mesi di attività si è in
prevalenza privilegiato lo strumento delle Fiere internazionali,
in modo da sondare concretamente i Mercati già individuati
come target, mentre nel prosieguo della attività verranno
diversificati gli sforzi sulla costituzione di riferimenti
operativi locali in almeno 2 Paesi target e sulla organizzazione
di Missioni commerciali mirate. Un primo bilancio operativo
premia la partecipazione sinergica e collettiva non solo
in termini di rapporto tra i costi sostenuti e le opportunità potenziali
identificate, ma soprattutto per i contatti concreti procurati
e i contratti diretti o indiretti conseguenti conclusi: infatti
a una partecipazione diretta totale a 16 Eventi hanno fatto
riscontro circa 880 contatti meritevoli di follow-up e un
volume di affari generato stimato dell'ordine di grandezza
di 2 Milioni di Euro. Le 38 Aziende aderenti al Consorzio,
a fronte dei 14 Soci fondatori iniziali, proprio per competere
assieme in un processo sempre più ampio di internazionalizzazione,
sono anche promotrici di una azione forte e positiva sul
Territorio, ben consapevoli che soltanto una maggiore attrattività locale
ne permetterà una maggiore competitività globale:
le risorse umane qualificate e le intelligenze elevate vanno
molto di più - con la "loro vincente contaminazione
di idee e di innovazione" - dove c'è legalità,
burocrazia efficiente e rapida, certezza di tempi e modalità di
finanziamenti e incentivi, collegamenti e progetti veri e
operativi tra l'Università/Centri di ricerca e Aziende.
Tali necessità, anche in questa esperienza di internazionalizzazione
a oggi, sono rese ancora di più indispensabili dal
progressivo indebolimento del Made in Italy - in quanto solitario
elemento di competitività globale - e quindi assolutamente
bisognose di tradursi in tempi drammaticamente brevi nella
concretizzazione strutturale in fattori strategici di competitività sui
Mercati quali reattività flessibile e tempi di risposta,
di certo sempre in una cornice di innovazione e design italiani
di qualità, e inoltre nel "fare Sistema" come
metodo di lavoro, con Associazioni e Consorzi di Imprenditori,
in coordinamento con le Istituzioni - nonchè anche
in forte stimolo alle stesse. L'Internazionalizzazione è una
strada obbligata da percorrere con maggiore velocità,
determinazione e aggregazione rispetto a oggi - e quindi
con utilizzo di maggiore efficienza ed efficacia delle risorse
esistenti e col superamento di alcune barriere culturali
e individualiste tra gli Imprenditori stessi e di collaborazione
tra le diverse Istituzioni - e il Consorzio Export può esserne
vieppiù un possibile veicolo operativo - confermando
sul campo la felice intuizione della Camera di Commercio
- che ne è Socio fondatore. |