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INCENTIVI ALLE IMPRESE
POCHE RISORSE NELLA FINANZIARIA 2005
INCENTIVI ALLE IMPRESE
POCHE RISORSE NELLA FINANZIARIA 2005
Diminuiscono le agevolazioni in favore delle regioni del Mezzogiorno
a cura di Raffaella Venerando
Alessandro Sacrestano
Progetto Arcadia s.r.l. - Dottore Commercialista alessandro.sacrestano@progettoarcadia.com
Come preventivato, la Finanziaria per il 2005 presenta poche novità (e quasi tutte negative) sul tema degli incentivi alle imprese. Anche in questo caso, quindi, è stato evidente che la politica economica dell'attuale Esecutivo intende far passare la rinascita del Mezzogiorno attraverso strumenti diversi rispetto a quelli delle agevolazioni. Se così fosse, sarebbe auspicabile che il progetto del Governo per le aree depresse del Paese fosse chiaramente reso noto, in modo da consentire al mondo imprenditoriale di attuare i propri programmi di sviluppo sulla scorta di dati di fatto che, allo stato, mancano, se non nella misura in cui indichino che per il futuro si potrà contare molto poco sugli incentivi.
Tetto di spesa anche per gli incentivi alle imprese
I commi da 15 a 17 dell'articolo unico della Finanziaria introducono per il 2005 un tetto complessivo di spesa di 7.900 milioni di euro per i pagamenti da effettuare nei confronti dei soggetti beneficiari di alcune importanti norme di agevolazione. La limitazione ai pagamenti riguarda, in particolare, le leggi che confluiscono nel Fondo per le aree sottoutilizzate del MAP (Ministero delle Attività produttive) di cui all'art. 60 della legge n. 289/2002, nel Fondo per le aree sottoutilizzate del MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002, il Fondo unico per gli incentivi alle imprese di cui all'art. 52 legge n. 448/98 e la legge obiettivo (legge 166/2002).
Si tratta di un provvedimento che taglia le gambe a norme come la legge n. 488/92 e i crediti d'imposta sugli investimenti (art. 62 legge n. 289/02) e per l'occupazione (art. 63 legge n. 289/02). Nel rispetto delle limitazione imposte, è prevista comunque la destinazione di almeno il 30% della spesa ordinaria in conto capitale a favore delle regioni del Mezzogiorno.
Nuove opportunità da Sviluppo Italia
Diverse disposizioni contenute nella Finanziaria 2005 coinvolgono Sviluppo Italia SpA, la principale società finanziaria attiva nel campo delle politiche di sviluppo dei territori depressi.
Nei commi da 215 a 218 si prevede un nuovo strumento di sostegno per le aree sottoutilizzate del territorio nazionale. Si tratta di un regime di agevolazioni gestito da Sviluppo Italia con la finalità di rafforzare l'attrazione di nuovi investimenti nei territori depressi, tramite la concessione di agevolazioni alle imprese capaci di produrre effetti economici addizionali e durevoli, tali da generare "esternalità positive sul territorio". L'operatività dell'intervento è subordinata all'approvazione della Commissione europea, ai sensi dell'articolo 88 del Trattato istitutivo della Unione europea. Le imprese beneficiarie potranno fruire delle seguenti agevolazioni:
- un contributo in conto interessi a valere su mutui di durata non inferiore a cinque anni e non superiore a dieci, concessi da istituti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria ai sensi del Testo unico di cui al d.lgs. n. 385/93. Il mutuo agevolato può coprire fino al 50% degli investimenti ammissibili;
- un contributo in conto capitale fino al limite massimo del 20% (35% nel caso di PMI) degli investimenti ammissibili;
- partecipazioni temporanee al capitale sociale, in misura non superiore al 15% (20% nel caso di piccole e medie imprese) del capitale sociale delle imprese beneficiarie.
Il comma 252 ha rifinanziato, invece, per un importo di 10 milioni di euro, relativamente all'annualità 2005, il "Fondo rotativo nazionale per gli interventi nel capitale di rischio" delle medie e grandi imprese nei settori dei beni e dei servizi, al fine di favorire i processi di capitalizzazione delle aziende con un minor ricorso all'indebitamento. In questo caso, Sviluppo Italia interviene sia tramite investimenti temporanei e di minoranza che attraverso acquisto di quote di minoranza di fondi mobiliari chiusi. Ha, invece, ad oggetto il perseguimento della reindustrializzazione e della promozione industriale la previsione di cui al comma 265. La norma estende, infatti, le misure previste dal decreto-legge 1° aprile 1989, n. 120, convertito dalla legge 15 maggio 1989, n. 181, anche ai territori dei comuni di Arese, Rho, Garbagnate Milanese e Lainate (limitatamente alle aree individuate nell'accordo di programma per la reindustrializzazione dell'area Fiat-Alfa Romeo), nonché al comune di Marcianise (Caserta) e al distretto di Brindisi.
Più chance per l'innovazione nelle imprese dei settori commercio, turismo e servizi
Il comma 270 ha previsto che le risorse del FIT (Fondo speciale rotativo per l'innovazione tecnologica alle imprese), istituito dall'articolo 14 della legge n. 46/86, saranno destinate non solo alle imprese classificabili come industriali - e che fino ad ora erano le dirette destinatarie delle provvidenze a valere sul fondo in oggetto - ma anche a quelle commerciali, turistiche e dei servizi. Si ricorda che il FIT interviene a sostegno di programmi di sviluppo precompetitivo, ossia consistenti in fasi di implementazione e sperimentazione dei nuovi processi e prodotti, pertanto anche nei nuovi settori di intervento saranno finanziati i programmi di investimento attinenti con le finalità specifiche del fondo. In particolare, i progetti agevolabili potranno consistere in:
- ricerca e progettazione di nuove formule e processi distributivi o aziendali innovativi e investimenti materiali connessi con la loro attivazione, formazione e consulenza necessarie all'avvio dei processi innovativi;
- accesso ai mercati elettronici e strumentazione connessa;
- progettazione e realizzazione di investimenti connessi all'adozione di moderne tecniche di vendita e di offerta dei servizi (software per la gestione automatica di spazi espositivi);
- acquisizione di servizi di connessione a larga banda;
- check-up sulla struttura aziendale per rilevare la situazione presente in azienda concernente gli approvvigionamenti, il lavoro, la commercializzazione, il personale, le risorse strumentali;
- progettazione e realizzazione di interventi di assistenza tecnica intesa quale elaborazione e applicazione di tecniche innovative volte all'innovazione dell'assetto e dell'offerta dell'impresa commerciale;
- realizzazione di innovazione tecnologica intesa quale acquisizione di sistemi informatici integrati, per la gestione aziendale e interaziendale, per la realizzazione di impianti automatizzati per la movimentazione delle merci nel magazzino e per operazioni di allestimento degli ordini e per la distribuzione commerciale.
Agevolato l'accesso al credito della PMI
Al comma 209, con riferimento alla Sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all'articolo 2, comma 100, lettera a) della legge n. 662/96, è stata disposta l'integrazione delle somme stanziate per le annualità 2005-2007. La Sezione speciale del Fondo di garanzia, lo si ricorda, è riservata alla concessione di garanzie su finanziamenti di durata non inferiore a 36 mesi e non superiore a 10 anni concessi alle piccole e medie imprese a fronte di programmi di investimenti consistenti nell'introduzione di innovazioni di processo e di prodotto mediante l'uso di tecnologie digitali. IlFondo può intervenire attraverso la concessione di una garanzia diretta o di una controgaranzia.
Istituito il fondo rotativo a sostegno delle imprese
Novità principale della legge finanziaria di quest'anno è, senza dubbio, l'istituzione del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese, previsto ai commi 354-361 dell'articolo 1. Lo strumento, costituito presso la gestione separata della Cassa depositi e prestiti Spa, è destinato alla concessione alle imprese di finanziamenti agevolati nella forma di anticipazione rimborsabile con un piano di rientro pluriennale. È di ben 6 miliardi di euro la dotazione iniziale del fondo, da finanziare con le risorse del risparmio postale. Il Cipe avrà il compito di provvedere alla ripartizione del Fondo per destinarlo agli interventi agevolativi a favore delle imprese individuati con riferimento a quelli già disposti a legislazione vigente e per i quali esista in bilancio un apposito stanziamento.
Le disposizioni sull'internazionalizzazione
In materia di internazionalizzazione si richiama quanto indicato ai commi 230 e 232 della legge finanziaria in base ai quali le risorse del Fondo per la realizzazione di una campagna promozionale straordinaria a favore del "Made in Italy" di cui all'articolo 4, comma 61, della legge n. 350/03 saranno complessivamente destinate alle diverse finalità previste dallo stesso articolo 4, ai commi 61, 68, 76, 77, fra cui l'istituzione di un marchio finalizzato alla tutela delle merci prodotte interamente nel territorio italiano, l'istituzione dell'Esposizione permanente del Design italiano e del Made in Italy e l'assistenza legale internazionale alle imprese per la tutela contro le violazioni dei diritti relativi alla proprietà industriale e intellettuale. |