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  Dicembre 2012

Articoli n° 1
Gennaio/febbraio 2005
 


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Unione di Caserta
La relazione del Presidente Carlo Cicala
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IL CALO DEL DOLLARO
PREVISIONI DIFFICILI SUL LIVELLO DEL CAMBIO

INCENTIVI ALLE IMPRESE ARTIGIANE
AL VIA IL PRIMO BANDO DEL POR CAMPANIA

INCENTIVI ALLE IMPRESE ARTIGIANE
AL VIA IL PRIMO BANDO DEL POR CAMPANIA
La Banca MPS facilita l'accesso ai contributi con un'offerta dedicata


Rosaria Lo Forte
Presidio DG per la finanza agevolata (Obiettivo 1) presso la Capogruppo di Salerno
rosaria.loforte@banca.mps.it



Il nuovo regime di aiuto all'artigianato, varato con la delibera del 10/06 n. 786, trova attuazione con il bando pubblicato sul BURC del 29 novembre, dopo un'attesa di due anni per una categoria cui finora, con la soppressione della L. regionale n. 28/87, era stata preclusa ogni forma di agevolazione per gli investimenti. Considerevole è lo stanziamento di risorse per questo primo bando: 15 milioni di euro, di cui 3.460.000 provenienti dai fondi regionali, 6 milioni dai fondi del POR e 5.360.000 dal Fondo unico per le Attività Produttive.
Soggetti beneficiari: le imprese artigiane di produzione e servizi, costituite anche in forma cooperativa e consortile, già iscritte negli albi di cui alla L. n. 443/85, di dimensione medio/piccola, operative nel territorio regionale. Tipologia di programmi: creazione di un nuovo impianto, o ampliamento, ammodernamento e delocalizzazione di un'unità produttiva già esistente. Spese ammissibili: l'acquisto a) del terreno nella misura massima del 10% della spesa ammissibile complessiva; b) dell'immobile, ovvero realizzazione di opere murarie di impianto, ampliamento e ammodernamento dell'unità produttiva nella misura massima del 30% della spesa ammissibile complessiva, purché l'immobile non abbia beneficiato di aiuti comunitari nei 10 anni precedenti la richiesta di agevolazioni; c) di macchinari e attrezzature di nuova fabbricazione. Sono esclusi dalle agevolazioni i veicoli abilitati alla circolazione stradale, nonché i mezzi di trasporto iscritti al pubblico registro, a eccezione delle macchine operatrici. Sono ricomprese anche le opere murarie necessarie all'installazione di nuovi macchinari, purché nella misura massima del 10% della spesa dei macchinari stessi; d) di impianti per prevenire e/o eliminare inquinamenti; e) di installazioni idonee all'utilizzazione integrata delle fonti energetiche; f) di unità e sistemi elettronici per l'elaborazione dei dati; g) di programmi per elaboratore e servizi di consulenza per informatica e telecomunicazioni nella misura massima del 15% della spesa ammissibile complessiva; h) servizi finalizzati all'adesione di un sistema di gestione ambientale, all'acquisizione del marchio di qualità ecologica del prodotto o del sistema di qualificazione del processo produttivo. Il nuovo regime di aiuto agli artigiani si articola in due titoli: Titolo I - “Aiuti agli investimenti per lo sviluppo e l'innovazione”, cui sono destinati 10 milioni di euro. Vi rientrano gli interventi con soglie di investimento elevate: non meno di 50.000 euro e sino a 250.000 euro. Fanno eccezione le imprese artigiane costituite in forma cooperativa, ovvero i consorzi o società consortili; in questi casi il limite massimo è elevato rispettivamente a 500.000 e a 1.000.000 euro. L'agevolazione consiste in un contributo in conto capitale nella misura del 30% delle spese documentate. La domanda di ammissione alle agevolazioni, compilata utilizzando la modulistica prevista e sottoscritta dal legale rappresentante dell'impresa, va trasmessa fino al 24 febbraio 2005 a mezzo raccomandata dall'impresa alla sede regionale per la Campania di Artigiancassa Spa, gestore concessionario unico che, concluso l'iter istruttorio, predispone la graduatoria delle istanze ammissibili, secondo criteri di priorità e relativi punteggi riportati in tabella. Entro 45 giorni lavorativi dalla ricezione della domanda, Artigiancassa provvede a erogare all'impresa beneficiaria l'importo massimo in un'unica soluzione; Titolo II - “Aiuti agli investimenti per il sostegno”, per i quali sono stanziati 5 milioni di euro, riguarda gli investimenti più modesti, che non superano il limite massimo di euro 50.000, per i quali il bando non fissa nessuna soglia minima. In questo caso l'impresa può scegliere se beneficiare del contributo in conto capitale, nella misura del 30% delle spese documentate, oppure, del contributo conto interessi/canoni pari al 100% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento o di leasing. In questo caso è prevista l'attivazione della procedura a sportello, in base alla quale le istanze potranno essere presentate dal 10/01/2005 fino ai tre mesi successivi; quelle valutate ammissibili saranno finanziate secondo l'ordine cronologico di acquisizione e sino all'esaurimento delle disponibilità finanziarie stanziate. A questo riguardo, precisiamo che la Regione Campania ha chiuso i termini di presentazione delle domande a valere sul Titolo 2 per effetto dell’esaurimento delle risorse. Le modalità di accesso ed erogazione dei contributi si distinguono in funzione delle due tipologie di contributo previste. Nel caso di contributi in conto capitale, la domanda di ammissione va redatta dall'impresa utilizzando l'apposito modulo e trasmessa alla sede regionale di Artigiancassa, che provvede a erogare in un'unica soluzione, una volta concluso l'iter istruttorio, entro 45 giorni lavorativi dalla ricezione della stessa. Qualora l'impresa abbia optato per il contributo in conto interessi, l’azienda deve aver posto in essere un finanziamento bancario, anche nella forma del leasing. A prescindere dalla durata dell'operazione di finanziamento e del tasso di interesse concordato tra l'impresa e la banca, il contributo in conto interessi viene riconosciuto per 10 anni - elevati a 15 per le nuove imprese - per i finanziamenti aventi per oggetto l'acquisto: dell'area su cui insiste l'unità produttiva e dell'immobile o per la realizzazione di opere murarie e di durata massima di 5 anni - 8 per le nuove imprese - per tutti gli altri finanziamenti. In questo caso la domanda di ammissione al contributo va compilata e trasmessa dalla Banca che ha concesso il finanziamento alla Sede Regionale di Artigiancassa. Dopo 45 giorni, il contributo è erogato all'impresa in un'unica soluzione e anticipatamente per il tramite della banca finanziatrice. Il ruolo della Banca MPS: oltre alla consulenza per la predisposizione della domanda, il Gruppo MPS ha messo a punto il pacchetto "AGEVOLO", attraverso cui fornire un'assistenza finanziaria completa a tutte le imprese artigiane che intendono presentare domanda per realizzare investimenti agevolati. Il pacchetto si sostanzia in un insieme composito di più interventi finanziari individuati nel tipo e nella forma tecnica; a condizioni (tasso di riferimento, spread applicabile, commissioni, e altro) competitive e negoziabili con le imprese, tra cui l'azienda potrà discrezionalmente scegliere, e che la Banca mette a disposizione degli artigiani, migliorando la gestione del rapporto fiduciario con il cliente e incrementando l'offerta di strumenti finanziari. In questo modo, le imprese, con l'attivazione del pacchetto, si assicurano la possibilità di avviare l'investimento già a partire dall'invio della domanda, indipendentemente dall'ottenimento dell'agevolazione.

Criteri di prioritÀ

A. Investimento realizzato da impresa artigiana costituita in forma cooperativa di cui all'art. 3 della legge n. 443/85, ovvero di consorzio o società consortile di cui all'art. 6 della legge n. 443/85, che risulti essere stata operativa nell'esercizio precedente la data della istanza
B. Incremento occupazionale:
- da 1 fino a 2 assunzioni
- oltre 2 fino a 3 assunzioni
- oltre 3 fino a 4 assunzioni
- oltre 4 assunzioni


C. Ammontare dell'investimento agevolabile
Euro 50.000
oltre Euro 50.000 e fino a Euro 100.000
oltre Euro 100.000 e fino a Euro 200.000
oltre Euro 200.000 e fino a Euro 250.000

D. Per le attività manifatturiere (settori D della classificazione ISTAT 1991) e per gli Autoriparatori: investimento determinato da spostamento dell'attività da centro abitato ad area specificamente attrezzata (PIP, area artigianale, industriale)

E. Investimento comportante adesione a sistemi di certificazione (ambientale, di prodotto e di processo)

F. Per gli investimenti realizzati da imprese operanti nei settori di qualità e storia dell'artigianato regionale, in relazione ai territori specificamente indicati nel bando


3 punti


1 punti
2 punti
3 punti
4 punti


0,5 punti
1 punti
1,5 punti
2 punti


2 punti



2 punti


2 punti

 

 

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