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  Dicembre 2012

Articoli n° 10
dicembre 2005
 

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tutelare la competitivitÀ
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L'ICT E L'INTERNAZIONALIZZAZIONE
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nuovo bando 488
cambiano indici e premialitÀ

L'industrializzazione DEGLI ANNI SETTANTA
Quando Caserta era chiamata la Brianza del Sud


nuovo bando 488
cambiano indici e premialitÀ
Previsto per settembre, arriverà a dicembre con la slitta di Babbo Natale

di Bruno Apperti - Consulente “Scuola d’Impresa”, Unione Industriali di Caserta


Il nuovo bando della 488, inizialmente previsto per il mese di settembre, ma già slittato a dicembre, è carico di aspettative. Le novità introdotte saranno molte, quali il finanziamento bancario e quello agevolato, l'indicatore di innovatività dell'iniziativa e la valutazione della domanda sotto il profilo del merito creditizio dell'impresa richiedente. La 488 ha consentito al MAP, alle banche e alle imprese coinvolte nella procedura, di maturare una notevole esperienza da cui sono scaturite importanti considerazioni circa il funzionamento di uno strumento che ha dimostrato di funzionare. Bisognerebbe tener ben presente che il "famoso fondo perduto" rappresenta un’anticipazione per lo Stato, che si traduce immediatamente in un volano produttivo con provati vantaggi fiscali, occupazionali e di benefici per il territorio nel quale si insedia l'unità produttiva. In sintesi quel che rappresenta un onere (erogazione del contributo) si trasforma in possibilità di nuovi "incassi" per l'erario stesso. Pertanto, tutte le modifiche alla 488 sinora apportate, sembrano il risultato di un noto contenimento del deficit pubblico che induce a frenare una futura espansione della spesa per gli incentivi alle imprese.

Modifiche nel corso del tempo
Un tempo la misura agevolativa concessa (il fondo perduto) era a discrezione dell'imprenditore, pertanto un maggior apporto di capitale proprio, una minore richiesta di contributo e un considerevole incremento occupazionale, consentivano all'azienda di poter beneficiare delle agevolazioni richieste. Questa operazione di puro spirito matematico ha consentito alla aziende più forti, e ai grandi Gruppi, di poter contare su un contributo che seppur esiguo comunque rappresentava un "surplus" rispetto agli impegni economici previsti, a danno della piccola azienda che non ha bisogno di un incremento occupazionale al di fuori di ogni logica produttiva. Dal diciassettesimo bando, le aziende sono agevolate con "la misura massima consentita" (in pratica sino al 60-70 % della spesa prevista), ma con il "solito" incremento occupazionale razionalmente improponibile e con una dotazione finanziaria insufficiente (poche fondi, maggior percentuale di contributo/azienda e pertanto un minor numero di aziende agevolate). Infine, il cambiamento delle "regole del gioco" in corso d'opera, l'impossibilità di poter richedere l'erogazione del fondo perduto con il sistema dell'anticipazione in quanto la circolare del 27/05/05 cambia il testo della fideiussione stessa e nessuna Compagnia Assicurativa intende sottoscriverla.

La riforma
Probabilmente ci si è resi conto che il notevole apporto di capitale proprio previsto nell'iniziativa, l'abnorme incremento occupazionale e la mancata possibilità di richiedere l'erogazione del fondo perduto per "anticipazione" porterà al fallimento di molte iniziative imprenditoriali e alla revoca di altrettante agevolazioni. Il recente DL 14/3/05 n. 35, convertito dalla L. n. 80/2005, ha ufficialmente sancito all'art. 8 l'introduzione di importanti novità nell'applicazione della 488, che saranno immediatamente applicabili dal prossimo bando utile. Pur considerando che la dotazione finanziaria resta un perno fondamentale sul quale "gira" ogni sistema agevolativo, la nuova circolare applicativa dovrebbe apporre novità di rilievo a beneficio delle aziende "sane" e in considerazione del loro merito creditizio (ma le nuove aziende come saranno valutate in assenza di una storia aziendale?), Basilea 2 avrà un ruolo importante nella valutazione aziendale, e i bilanci dovranno sempre più rappresentare in modo onesto l'azienda e le sue potenzialità. L'apertura del nuovo bando 488 è prevista per dicembre, e sono già note le modifiche fondamentali apportate. Rimangono immutati investimenti ammissibili e aree del Paese dove è possibile richiedere contributo; cambiano, invece, modalità di accesso e parametri per entrare in graduatoria.
Interverranno a fianco del contributo, un finanziamento a tasso dello 0,5% della Cassa depositi e prestiti e un altro a tasso di mercato (3-4%) di importo pari a quello della Cassa.
La durata dei finanziamenti andrà da un min di 6 a un max di 15 anni. Condizione essenziale per l’ammissione è ottenere il finanziamento ordinario.


Parametri
I parametri cambiano totalmente. Adesso sono innovazione, percentuale di contributo, parametro regionale. Scompare l'incremento dell'occupazione, che è pari al rapporto tra investimenti innovativi e il totale investimento. Per investimenti innovativi si intendono quelli in informatica e alta tecnologia, come anche le spese per macchinari semiautomatici e automatici. Il parametro penalizza gli investimenti immobiliari (nuovi impianti) e quelli effettuati dalle aziende edili.
La ratio è che chi si accontenta di un contributo minore ha un punteggio maggiore.
Infine, il parametro regionale, con un valore variabile da 0 a 30.

Le premialità
Detti parametri saranno incrementati:
1) del 2% per i programmi proposti dalle imprese che, con riferimento agli ultimi tre bilanci approvati alla data di presentazione della domanda, presentino un valore medio della spesa di R&S, pari al 3% del fatturato; e dell’1% se il predetto valore è pari almeno al 2% del fatturato;
2) dell’1% per i programmi proposti dalle imprese che, con riferimento all'ultimo bilancio approvato alla data di presentazione della domanda, presentino un incremento percentuale della quota di fatturato derivante da esportazioni dirette pari ad almeno il 30% del valore medio della stessa quote nei 3 bilanci precedenti quello di riferimento, ovvero per i programmi proposti da imprese che, con riferimento a ciascuno degli ultimi 3 bilanci, presentino una quota di fatturato da esportazioni pari ad almeno il 50%;
3) dell’1% per le aziende che siano di già certificate Emas o Iso 14:001, o che si certificheranno;
4) dell’1% per le imprese risultanti da fusioni societarie, avvenute negli ultimi 12 mesi;
5) dello 0,5% per le aziende dotate di asili nido, o che si impegnino a realizzarlo entro 12 mesi dal termine dell'investimento;
6) del 2% per i programmi proposti da imprese che alla data di presentazione della domanda risultino costituite da non più di un anno.
La bozza del nuovo testo unico afferma: «alla riduzione del contributo in conto capitale può corrispondere un pari incremento del finanziamento agevolato». Questo vuol dire che se l'impresa rinuncia a 100 euro di contributo potrà ottenerne altrettanti di finanziamento allo 0,5% aggiuntivo, un finanziamento ordinario di pari importo e, ovviamente, un punteggio maggiore in graduatoria.
Va da sè che meno contributo si richiede maggiori saranno le necessità di approvvigionamento bancario, e quindi le difficoltà di accesso alla domanda.

Questionario di gradimento Costozero 2000/2005
Libro di Antonio Paravia


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