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SANITÀ PRIVATA E ETICA IMPRENDITORIALE
TRA BENE COMUNE E CRITERIO AZIENDALE

IL PERCORSO MATERNO-INFANTILE
DIMINUIRE GLI SPRECHI E AUMENTARE LA QUALITÀ

CARDIOCHIRURGIA: BY-PASS ADDIO
AVANZANO LE NUOVE TECNOLOGIE

LE LINEE PROGRAMMATICHE DELL’ASL AV2
IL RAPPORTO TRA PUBBLICO E PRIVATO

LE LINEE PROGRAMMATICHE DELL’ASL AV2
IL RAPPORTO TRA PUBBLICO E PRIVATO
Le valutazioni di Ziccardi su qualità delle prestazioni e interventi necessari


ROBERTO ZICCARDI
Direttore Generale Asl Av 2 -
robertoziccardi@libero.it

I problemi della sanità in Irpinia, le prospettive legate alla città ospedaliera, le strategie per ampliare la gamma dei servizi per l'utenza: il D.G. dell'Asl Av 2 Roberto Ziccardi analizza questi temi di stringente attualità.

Come valuta la Sanità pubblica nel nuovo modello di "Devolution" e quali le linee programmatiche dell'Asl Av2?

In Italia da più di dieci ani sono state messe in campo tre linee di smantellamento del SSN, e quindi della L. 833 del 1978. La prima è stata non permetterne la realizzazione, non finanziando il SSN adeguatamente. Successivamente, l'attacco è stato condotto con una produzione legislativa in progress che ha impedito la realizzazione delle norme già emanate creando un sistema di leggi contraddittorio. Un tentativo di arrestare questa deriva si ebbe con la L. 299 del 1999 (Bindi). Poi vi è stato il mancato finanziamento della legge. Ciononostante, il sistema ha retto discretamente rispondendo a più del 90% delle esigenze, come dimostra il fatto che l'Italia è classificata tra i primi posti nel mondo per la qualità della salute dei propri cittadini. La terza linea è stata la regionalizzazione spinta, ultima ciliegina sulla torta per mandare a carte e quarantotto il nostro sistema sociosanitario, scaricandolo sulle spalle fragili delle autonomie locali. La devolution lungi dallo stimolare comportamenti virtuosi, a livello locale e regionale, sta dando luogo ad un vero assalto alla diligenza. Pertanto, in assenza di un disegno unificante e di un progetto sostenibile a livello regionale l'immediato futuro mi lascia amareggiato rispetto al bisogno di una Sanità pubblica responsabile.

Cosa deve cambiare nel rapporto tra Sanità pubblica e privata?

Dipende dall'evoluzione del quadro sopraesposto. Può non cambiare niente, in una sorta di "gattopardismo" deteriore, oppure, com'è augurabile, nell'ambito di un sistema di mercato regolato può instaurarsi un tipo di collaborazione positiva. Fondamentale è la definizione della quota capitaria delle Asl, e quindi la responsabilità e titolarità alla custodia della salute dei cittadini. Altro pilastro è la certificazione dei criteri di accreditamento delle strutture. Tutte cose ancora da assimilare da parte del mondo del privato, governo regionale e Asl.

Quali prospettive si aprono nella nostra provincia con l'implementazione dell'offerta legata alla realizzazione di nuove strutture, come la città ospedaliera?

Tutto dipende dalla qualità dell'offerta. Già da consigliere regionale affermai che il nuovo ospedale avrebbe determinato sicuramente effetti positivi sulla sanità in provincia. Ci sono le premesse affinché ciò avvenga, ma poi è giusto attendere gli esiti pratici. Tanto più, se una parte di posti letto vedrà la compartecipazione dell'Università nella ricerca e pratica clinica.

di Filomena Labruna