ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli - n° 4 Maggio 2004
 



ASSAFRICA & MEDITERRANEO - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

IMPRESE ITALIANE E UNIONE AFRICANA
LO SVILUPPO CONGIUNTO DI DUE CONTINENTI

Filo diretto per l’espansione sui nuovi mercati dal Maghreb al Sudafrica



ELY SZAJKOWICZ
Responsabile Informazione e Comunicazione Assafrica & Mediterraneo
info@assafrica.it

Romano Prodi, alla fine dello scorso febbraio a Sirte, in Libia, dove si è tenuto un Vertice straordinario dell'Unione Africana, ha affermato: «Unioni grandi e forti, come la vostra in Africa e la nostra in Europa, sono le colonne sulle quali poggiano la stabilità e la pace in una comunità internazionale oggi fragile e frammentata. Queste Unioni hanno valori comuni, operano per gli stessi obiettivi e hanno il dovere di collaborare. Ne vedo il riflesso nelle strette relazioni operative emerse fra la Commissione dell'Unione Africana e quella dell'U.E.». Il silenzio della stampa sull'Unione Africana rappresenta uno dei casi più evidenti della frequente parzialità e insufficienza dell'informazione riguardante il continente africano. Coltan, diamanti, guerre, povertà e malattie, indubbiamente reali, generano un effetto-alone che getta ombra sui grandi processi politici ed economici in atto in Africa, destinati a modificare nel medio periodo i rapporti tra i due Continenti che si affacciano sul Mediterraneo. Dietro l'ambizioso progetto che coinvolge tutti i Paesi del Continente Africa c'è il Colonnello Gheddafi, suo ideatore, grande manovratore di alleanze politiche ed economiche dal Marocco al Sudafrica e mutevole interlocutore dei Paesi industrializzati. Il modello prescelto è quello, avanzatissimo e sperimentato, dell'U.E.. Costruita con la stessa struttura e i medesimi organi, gli uomini (e le donne) che ricoprono gli incarichi dell'Unione Africana appartengono alla società civile africana colta ed educata all'estero, e come tale spesso biculturale. Hanno perciò ben chiara la necessità di conciliare concetti economici di sviluppo e valore aggiunto con i legami degli africani con il loro territorio, a rischio per l'inurbamento nei grandi centri che allenta i rapporti familiari e l'appartenenza al clan. Tali elementi, infatti, fanno spesso anche da garanzia al microcredito per i piccoli progetti di sviluppo locali, su cui prospera il circuito di banche internazionali presenti in Africa. L'Unione Africana e il Nepad - il programma di sviluppo economico del continente ad essa complementare - attualmente in Italia restano mediaticamente confinati tra i grandi processi politici ed economici sopranazionali: sul piano dell'approccio operativo appaiono perciò lontani agli imprenditori che, viceversa, dovrebbero esserne i primi cointeressati. Tutto questo riecheggia nelle parole del Commissario per il Commercio Elisabeth Tankeu, omologo del Commissario europeo Pascal Lamy, che ha incontrato il Consiglio Direttivo di Assafrica & Mediterraneo e un ristretto gruppo di banche e imprese facenti parte dell'Associazione. L'incontro con le aziende, primo e unico in Italia dalla nascita dell'Unione Africana nel 2000, si è svolto a Roma il 23 marzo e ha preceduto la prima riunione ufficiale della Commissione Africana con quella Europea e il suo Presidente Romano Prodi, fissato a Bruxelles per il giorno dopo. Un approccio basato su cinque macroaree regionali (anziché su singoli mercati nazionali) e priorità alle infrastrutture sono gli elementi-chiave che la Commissione Africana sta portando avanti, secondo le linee-guida con cui già da tempo Assafrica & Mediterraneo indirizza le aziende associate operanti nell'area.
«Il nostro Continente è un grande produttore mondiale ma, a fronte dei bassi prezzi di mercato delle materie prime, per decollare è necessario dare valore aggiunto ai nostri prodotti. Le imprese italiane sono ben note per capacità imprenditoriale e competitività. Chiediamo loro di affiancarci in questo sforzo. Mercati di dimensione regionale, progressiva armonizzazione delle normative tecniche e del diritto degli affari saranno la nostra proposta per incentivare l'intervento del settore privato come elemento di co-sviluppo» ha sottolineato il Commissario Tankeu, che è stata due volte Ministro del suo Paese, membro del CdA della Banca Mondiale, del Consiglio della Banca Islamica di Sviluppo e del CdA della Banca per lo Sviluppo dell'Africa Centrale. Grandi gruppi, PMI e rappresentanti del Sistema Confindustria hanno espresso esigenze ed esperienze maturate sui mercati, sollecitando contatti tra i sistemi delle imprese ed evidenziando situazioni riscontrate sul campo. Attenzione al settore privato, limiti per la quota di partecipazione nelle joint-venture, necessità di contatti tra i sistemi delle imprese, difficoltà per le PMI che devono confrontarsi con le multinazionali di settore, sono state evidenziate tra l'altro da Pirelli, Telecom Italia, Finmeccanica, MPS, insieme con Iccrea Holding, al Gruppo armatoriale Messina, Paravia Ascensori spa e dal Presidente di Assindustria Salerno Andrea Prete, presenti all'incontro. «Sul piano operativo siamo pronti a fornire i nostri canali per diffondere alle grandi imprese i flussi di informazioni che riceveremo dall'Unione Africana sulle nuove infrastrutture e il Portale www.assafrica.it sarà messo a disposizione per lo sviluppo del partenariato tra PMI, evidenziato dal Commissario Tankeu come fattore di sviluppo economico e sociale dell'Africa. Grandi gruppi e piccole e medie imprese avranno così elementi e strumenti necessari per le loro strategie di business sui nuovi mercati emergenti africani. Co-sviluppo e infrastrutture transmediterranee dovranno trasformare il Mediterraneo in un grande lago interno allo Spazio euro-africano in costruzione per il 2020. Sul piano politico, attraverso il BCEAM, l'organismo europeo composto da Assafrica & Mediterraneo e dalle sue consorelle europee specializzate sull'Africa, che rappresenta oltre 4 milioni di addetti e una capacità di investimenti di oltre 50 miliardi di euro, siamo pronti a fare pressing a Bruxelles, per sviluppare i rapporti tra Ue e Unione Africana, nell'interesse dello sviluppo congiunto del settore privato dei due continenti» ha dichiarato al Commissario Tankeu il Presidente di Assafrica & Mediterraneo Vincenzo Boccia. Assafrica & Mediterraneo predisporrà una posizione delle imprese italiane in vista dell'approvazione del Programma quadriennale d'azione della Commissione Africana fissata per il luglio prossimo, evidenziando settori d'interesse, esigenze e proposte delle imprese associate. clicca per visualizzare il grafico:



Download PDF
scarica il files
Maggio - 3.542 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it