ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli - n° 4 Maggio 2004
 



OBR CAMPANIA - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

UN PONTE TRA MONDI SEPARATI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

La rivoluzione copernicana nel campo dell’occupazione secondo l’OBR Campania

Pasquale Iorio
Vice Presidente OBR Campania
presidenza@obrcampania.it

Con le recenti deliberazioni del C.d.A. di Fondimpresa, finalmente si può dire che si è messa in moto la macchina per far decollare il sistema dei nuovi fondi paritetici e interprofessionali. Ora si può passare alla fase operativa, in stretto raccordo con gli organismi bilaterali delle varie regioni. L'analisi dei primi dati (forniti dall'INPS) di adesione delle imprese ai vari fondi deve indurci a qualche riflessione. Infatti, sul piano nazionale è stato riscontrato un dato positivo, di forte adesione da parte delle aziende (con una percentuale che supera nella prima fase il 20% del totale), con il coinvolgimento di oltre 4 milioni di addetti (pari a circa il 40% dei lavoratori interessati nei vari comparti produttivi e dei servizi). Sulla base del prelievo pari allo 0,30% del monte salariale, si prevede che a pieno regime saranno disponibili risorse consistenti per finanziare piani e percorsi formativi in tutti i settori privati. In un paese come l'Italia si può parlare di una vera e propria "rivoluzione copernicana". Per la prima volta verrà offerta alle aziende l'opportunità di progettare e realizzare piani formativi per tutti gli addetti (a partire dai quadri dirigenti e dai mana- ger). Per essere ammissibili tali piani devono rispondere a 2 requisiti fondamentali: la qualità dei contenuti formativi e il vincolo della contrattazione con le organizzazioni sindacali (in primo ruolo le RSU aziendali, in mancanza delle quali si ricorre alle strutture di categoria o territoriali). Su questi aspetti si è concentrata molto l'attenzione del Comitato Direttivo dell'OBR Campania. In primo luogo è apparsa urgente l'esigenza di rilanciare una forte iniziativa di promozione e informazione per far crescere a tutti i livelli una adeguata cultura della bilateralità. Infatti, se si analizzano i primi dati di adesione delle imprese in Campania e nelle altre regioni meridionali, emergono risultati non incoraggianti, con percentuali in alcuni settori (come quelli dell'artigianato e delle piccole aziende) irrisorie. Per correre ai ripari, è stato deciso di dare mandato alla Presidenza di mettere in atto una intensa campagna di comunicazione sui fondi paritetici (a partire dall'impiego del nuovo sito www.obrcampania.it) come strumento di servizi e di informazioni utili in rete. Inoltre, saranno sollecitate e concordate con le sedi territoriali delle 5 Associazioni Industriali e delle Segreterie CGIL-CISL-UIL le date e le modalità per organizzare nei capoluoghi di provincia degli incontri sulle tematiche della formazione continua delle aziende, delle strutture sindacali, degli operatori del settore e del mondo delle professioni, delle associazioni di volontariato, delle istituzioni locali (a partire dalle Province e dalle Camere di Commercio), del mondo della scuola e dell'università. Un altro filone di intervento su cui lavorare è il confronto con la Regione e con le altre istituzioni educative per costruire percorsi integrati, di concertazione e programmazione dell'offerta formativa. Su alcuni aspetti occorre definire scelte più avanzate ed efficaci. In primo luogo, è necessario un intervento concertato per costruire un sistema di analisi e aggiornamento delle esigenze e dei fabbisogni formativi e professionali, che sono in una fase di forte evoluzione e innovazione nella nostra economia. In secondo luogo, non sono più rinviabili scelte e soluzioni per costruire strumenti di monitoraggio (a partire da apposite banche dati e conoscitive) dei vari percorsi, sia per quanto riguarda la qualità dei contenuti formativi, sia per quanto attiene alla efficacia dei risultati e delle ricadute sociali in raccordo alle politiche occupazionali (sistema informativo del lavoro). Infine, si tratta di affrontare l'aspetto più delicato di tutto il sistema: dotarsi di strumenti e criteri (standard minimi) per la valutazione, per la certificazione e l'accreditamento dei crediti formativi e delle competenze acquisite, a partire dalla definizione di un sistema regionale delle qualifiche riconosciute e di un catalogo dell'offerta formativa di qualità (sulla base del processo di accreditamento ormai in fase avanzata). Riguardo alcuni di questi temi, in Campania sono state avviate esperienze "virtuose" - grazie anche all'apporto ed al ruolo degli enti bilaterali che hanno dato vita anche ad una forma originale di coordinamento operativo - come quella in corso nell'Osservatorio sull'apprendistato, che avrà una prima importante occasione di verifica con la conferenza regionale dei servizi promossa per il 5 maggio prossimo. Una vera integrazione sarà possibile se riusciremo a creare un ponte tra due mondi finora separati (quello dell'istruzione e della formazione professionale). In Campania è in atto un forte tentativo di rilanciare e riorganizzare l'esperienza dei CTP e dell'educazione degli adulti, con azioni di sistema e di informazione in cui sono coinvolti tutti gli attori (istituzionali, sociali e del volontariato). In tal senso si offre una importante occasione anche per l'OBR per contribuire a far diventare i percorsi di formazione continua delle vere e proprie opportunità (per i lavoratori e per le imprese) di adeguare le competenze professionali rispetto alle esigenze di competitività e di nuova organizzazione del lavoro; ma anche per rispondere alle domande di accrescere la propria cultura e i saperi (anche quelli informali dei vari contesti locali), per poter continuare ad apprendere per tutto l'arco della vita. Grazie anche alle novità rilevanti introdotte con la L. 53/2000 (Art. 5 sui congedi formativi) sarà possibile impiegare le risorse per la formazione continua e per quella professionale (sia pubbliche che private) con un'ottica capovolta rispetto al passato. L'attenzione dei piani e dei percorsi di formazione sempre più dovrà essere spostata dalle esigenze dell'offerta (agenzie ed enti - operatori e consulenti) verso i bisogni emergenti delle imprese, dei lavoratori e dei cittadini. Infatti, le imprese potranno considerare gli interventi in formazione e sicurezza non tanto come costi aggiuntivi, quanto come investimenti necessari per poter adeguare e innovare il "capitale umano" per far fronte alle sfide dei cambiamenti produttivi e dell'organizzazione aziendale, imposti dall'economia di rete e dal mercato globale. D'altro canto, tra i lavoratori aumentano i bisogni di accrescere i loro bagagli di cultura e di sapere per una vera cittadinanza attiva (anche per adeguare gli strumenti della partecipazione e della contrattazione in modo singolo o collettivo). Sempre più appare evidente che le competenze professionali rappresentano un patrimonio vitale per le persone nel contesto aziendale e sociale, per far diventare le imprese più competitive ma anche un vero e proprio "luogo di apprendimento". In tal senso occorre estendere il ruolo attivo delle parti sociali (a partire dalle associazioni datoriali fino a quelle sindacali e del volontariato) per rivendicare la definizione di veri e propri patti formativi e progetti integrati (sul modello realizzato dall'OBR Campania con l'Agenzia territoriale di apprendimento continuo), intesi come fattori trainanti per uno sviluppo locale fondato sull'innovazione e sulla qualità delle produzioni di beni e servizi. In tal senso si possono analizzare delle forme innovative di utilizzo dei progetti a domanda individuale, che se accompagnati da efficaci modalità di crescita delle motivazioni degli individui (magari supportate da strumenti come il bilancio di competenze, sul modello francese) potrebbero costituire un motore formidabile per allargare l'interesse del mondo del lavoro verso la formazione permanente.

Download PDF
scarica il files
Maggio - 3.542 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it