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BIT 2011 Salerno si presenta come "la provincia delle emozioni"
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BIT 2011 Salerno si presenta come "la provincia delle emozioni"
Sedici gigantografie in piazza Cordusio a Milano fanno "immaginare" la ricchezza del territorio
Alcuni momenti della Bit
Anche quest'anno la Borsa Internazionale del Turismo, la più importante vetrina italiana per
la presentazione delle offerte turistiche e la promozione di eventi, prodotti turistici, località e mete svoltasi a Milano dal 17 al 20 febbraio è stata ricca di appuntamenti e di incontri che hanno messo in luce la variegata offerta turistica della Campania, in tutte le sue declinazioni, dalle più classiche fino alle più innovative.
Ampio spazio al turismo culturale con la Campania dei musei, dei siti archeologici e delle destinazioni storiche; a quello balneare delle tante località di mare; al turismo dei festival, grandi attrattori se di qualità; al sempre più gettonato segmento enogastronomico con gli inimitabili prodotti di eccellenza delle nostre produzioni agroalimentari.
Bilancio positivo, in termini di visitatori e pubblico, per lo stand della Provincia di Salerno, allestito in collaborazione con la Camera di Commercio e il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con gli operatori del settore che hanno potuto stabilire importanti contatti con tour operator olandesi e dell'Est Europa, particolarmente sensibili alle attrattive del territorio salernitano.
Grande successo ha ottenuto poi l'esposizione "La Provincia delle emozioni" allestita in Piazza Cordusio a Milano, dove sedici gigantografie raffiguranti i siti più significativi del territorio provinciale (Costiera Amalfitana e Cilentana, Salerno città, Agro‑Nocerino‑Sarnese, Cilento, Vallo di Diano, Cava de' Tirreni) sono rimaste in bella mostra, grazie al patrocinio del Comune di Milano, fino al primo marzo.
Anche quest'anno, insomma, in linea con il trend delle ultime esposizioni, la Bit si è confermata un'importante occasione istituzionale per fare mostra
delle proprie peculiarità turistiche, ma, per contro, sono tanti gli operatori a ritenere eccessivamente ridotto l'aspetto più operativo e commerciale della fiera, soprattutto alla luce delle trasformazioni che hanno interessato anche le modalità di acquisto dei viaggi. Un discorso, questo, che forse va allargato alle fiere in generale, a prescindere da cosa si vada a promuovere. |