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GLI IMPRENDITORI DEL TERZIARIO AVANZATO
CHIEDONO PIÙ MERCATO PER I SERVIZI
APRE A OTTAVIANO
LA NUOVA ANTENNA DELL’UNIONE INDUSTRIALI
INDUSTRIA ALIMENTARE,
IL RILANCIO PASSA DA NAPOLI
PerchÉ conviene investire in Argentina
ENERGIA, PIÙ EFFICIENZA
PER RIDURRE COSTI E CONSUMI
SICUREZZA INFORMATICA,
PATTO TRA INDUSTRIALI E NATO
di Antonietta Sanseviero
ENERGIA, PIÙ EFFICIENZA
PER RIDURRE COSTI E CONSUMI
la ricetta indicata nel corso di un seminario promosso da unione e confindustria
 «Per raggiungere l’efficienza energetica occorre rilanciare il nucleare e investire sulla rete distributiva, che nel Mezzogiorno è ormai obsoleta». A parlare è il Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Giovanni Lettieri, intervenuto al seminario sul tema ”Efficienza energetica: benefici per le imprese, un impegno per l’ambiente”, nel corso del quale è stato presentato il dossier di Confindustria sul risparmio energetico.
Secondo lo studio l’Italia è un paese energeticamente virtuoso. I consumi di energia e l’emissioni di anidride carbonica sono inferiori a quelli di altre grandi potenze industriali.
Il consumo totale italiano (dato 2005) è di circa 146 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio). Secondo una direttiva comunitaria, dovrà essere ridotto del 9% entro il 2016.
Dall’analisi emerge altresì che a consumare più energia è il settore dei trasporti (44 Mtep), che precede quello dell’industria (41 Mpet), seguito dal consumo residenziale (30 Mtep), dal terziario (16 Mept) e da “altri settori” (15 Mpet). In campo industriale i motori sono i maggiori consumatori di energia elettrica: incidono per il 78% sul consumo totale.
Secondo il dossier si può fare molto per migliorare l’efficienza energetica, ovvero per ottenere gli stessi prodotti e servizi con meno consumo di energia.
«Occorre - ha affermato il Vice Presidente della Commissione Energia di Confindustria, Alessandro Clerici - partire dall’utilizzo delle tecnologie già esistenti. Queste possono produrre risparmi per il trasporto, gli edifici e l’illuminazione. Un elevato apporto può provenire dall’utilizzo di fonti rinnovabili e impianti di cogenerazione».
All’incontro, promosso dall’Associazione imprenditoriale partenopea e da Confindustria in collaborazione con Edison, Enel, Eni, Siram, Sorgenia, con il contributo scientifico di Cesi Ricerca e di Enea, e con il supporto del Banco di Napoli, è intervenuto l’Assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Cozzolino. «La Campania - ha sottolineato Cozzolino - sta investendo molto nel settore dell’energia. Abbiamo costruito due centrali termoelettriche in provincia di Caserta, siamo ai primi posti nel campo della produzione eolica e fotovoltaica. Abbiamo elaborato un piano strategico regionale dell’energia che dovrebbe essere approvato a fine estate».
Sul fronte della diminuzione dei costi di approvvigionamento di energia elettrica e gas, l’Unione Industriali di Napoli, come ha ribadito nel corso del suo intervento il Vice Presidente con delega all’Ambiente e all’Energia, Vittorio Brun, ha realizzato delle iniziative concrete: dalle convenzioni stipulate con i fornitori di energia alla costituzione - per il tramite della società controllata, “Uniservizi” - di un Gruppo di acquisto che aggrega differenti Consorzi aderenti al Sistema Confindustria e imprese associate, con l’obiettivo di ottimizzare i propri contratti di fornitura.
Tra gli altri, è intervenuto al seminario anche il Direttore del Dipartimento di Economia dei Sistemi Elettrici di Cesi Ricerca, Massimo Gallanti.
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