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  Dicembre 2012

Articoli n° 06
LUGLIO 2008
 


UNIONE Industriali DI napoli - Home Page
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GLI IMPRENDITORI DEL TERZIARIO AVANZATO
CHIEDONO PIÙ MERCATO PER I SERVIZI

APRE A OTTAVIANO
LA NUOVA ANTENNA DELL’UNIONE INDUSTRIALI

INDUSTRIA ALIMENTARE,
IL RILANCIO PASSA DA NAPOLI

PerchÉ conviene investire in Argentina

ENERGIA, PIÙ EFFICIENZA
PER RIDURRE COSTI E CONSUMI

SICUREZZA INFORMATICA,
PATTO TRA INDUSTRIALI E NATO

di Maria Aitoro

PerchÉ conviene investire in Argentina

Un seminario illustra tutte le opportunità offerte dalla Repubblica sudamericana

«La convenienza a internazionalizzarsi investendo in Argentina è data non solo dal forte legame culturale con l’Italia, ma anche dagli accordi di collaborazione tra le istituzioni dei due Paesi, che mirano ad un abbattimento delle frontiere tramite anche l’abolizione della doppia imposizione fiscale». A parlare è Paolo Scudieri, Vice Presidente all’Internazionalizzazione dell’Unione Industriali di Napoli, intervenuto al seminario sul tema “Argentina: investimenti e opportunità”, organizzato dall’Associazione imprenditoriale napoletana in collaborazione con l’Ambasciata in Italia della Repubblica sudamericana, con Confindustria e Federexport.

«L’Italia - ha rimarcato Scudieri - ha in comune con l’Argentina molto di più che con altri paesi del mondo».
Dopo la profonda crisi economica del biennio 2001-2002, l’Argentina ha mostrato forti segnali di ripresa, fino a fare registrare nel 2007 un aumento del Pil pari all’8,7% e un aumento del Pil industriale pari al 7,5%. «Il trend positivo dell’economia argentina - ha affermato Gonzalo Sabatè, Consigliere dell’Ufficio economico e commerciale dell’ambasciata della Repubblica Argentina in Italia - dovuto ad un aumento degli investimenti, della produzione e dei consumi interni, ha reso il Paese sempre più attraente agli occhi degli investitori stranieri».
A confermarlo sono gli ultimi dati relativi al commercio estero. Le esportazioni argentine nel 2007 sono aumentate del 20% rispetto al 2006. Ancora più significativo è il dato relativo alle importazioni, cresciute del 31%.
«È necessario - ha aggiunto Giancarlo Lanna, Presidente di Simest - fare sistema con le istituzioni argentine in modo che, tramite lo sviluppo di business community, le nostre imprese possano implementare il proprio know-how e mirare al mercato estero».
Sono molti i settori trainanti dell’economia argentina su cui le imprese campane possono puntare per internazionalizzare la loro produzione. Si va dall’agroalimentare e dall’agroindustria al settore forestale e del legno; dal manifatturiero al tessile e abbigliamento; dal minerario al biotecnico, per finire con i settori degli autoveicoli, del metalmeccanico, del software e del turismo. I dati sull’interscambio Italia-Argentina evidenziano un andamento positivo.
Lo scorso anno le esportazioni italiane verso l’Argentina hanno fatto registrare una crescita del 18% rispetto al 2006. Le importazioni sono aumentate del 26,6%. L’Italia si colloca al settimo posto dopo il Brasile, gli Stati Uniti, la Cina, la Germania, il Messico e il Giappone come paese fornitore dell’Argentina.
All’incontro, tenutosi a Palazzo Partanna, sede dell’Unione Industriali di Napoli, sono intervenuti, tra gli altri, il Vice Direttore per gli Affari internazionali di Confindustria, Simone Perillo, il Presidente di AssoArgentina (Associazione imprenditori italiani in Argentina), Alberto Lisdero e il Rappresentante di Simest in Campania, Filippo Morese.

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