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Delegazione di imprenditori casertani incontra il console della Tunisia: procedure
di insediamento produttivo semplificate e un sistema incentivante i punti di forza del Paese
Procedure di insediamento produttivo semplificate, un sistema incentivante regolato da un codice normativo ormai consolidato, un sostegno personalizzato agli investitori stranieri e una buona qualità della vita: sono queste le leve offerte dalla Tunisia per attrarre investimenti dall’estero, soprattutto dall’Italia.
È quanto ha assicurato il console della Tunisia a Napoli, Mohamed Imed Torjemane, incontrando, il 4 giugno scorso, presso Confindustria Caserta, una delegazione di imprenditori casertani composta da Giovanni Bo (Finedile), Raffaella Cicala (Cgr) e Bruno Apperti (Rete), con l’assistenza del direttore della struttura associativa Lucio Lombardi e della funzionaria dell’Area Internazionalizzazione Marida Giovannone, nell’ambito di un programma teso appunto a favorire e intensificare insediamenti produttivi nel Paese nordafricano.
Nel quadro delle opportunità offerte, il console ha in particolare sottolineato il regime incentivante favorevole riservato dalla Tunisia alle imprese straniere: premi agli investimenti, riduzioni tariffarie, sostegno all’export e alla promozione della tecnologia in un Paese che geograficamente rappresenta la congiunzione del bacino orientale e del bacino occidentale del Mediterraneo. E, aspetto di non poco conto, a un’ora di volo dall’Europa.
Ma è stato proprio quello dei collegamenti con la Tunisia uno dei punti critici lamentati dagli imprenditori casertani, alcuni dei quali peraltro già possono vantare una esperienza industriale in quel Paese. È il caso, per esempio, della Cgr, azienda metalmeccanica, che ha tre insediamenti industriali in Tunisia che occupano complessivamente 2mila 500 lavoratori. Ma anche della stessa Rete e Finedile, le quali hanno già in corso (o pensano di attivare presto) investimenti industriali nel campo dell’energia fotovoltaica e delle strutture turistiche.
Gli imprenditori casertani, infatti, hanno chiesto al rappresentante del governo tunisino di non abbandonare del tutto il progetto di attivare un volo diretto Napoli-Tunisi (oggi la capitale del paese nordafricano è collegata con un volo da Roma o da Palermo) indispensabile per incrementare le attività di partnership.
La Tunisia gode di riduzioni tariffarie consentite nell’ambito del Sistema generalizzato di preferenza (Sgp) essenzialmente per i prodotti manifatturieri, agricoli e artigiani con il Giappone, il Canada, Gli Stati Uniti, la Svizzera e l’Australia. Situata nella congiunzione del bacino orientale e del bacino occidentale del Mediterraneo, la Tunisia è a meno di un’ora di volo dall’Europa. Con i 1.300 Km di coste è tradizionalmente aperta sull’estero. La Tunisia è classificata al 30° posto in materia di crescita e di competitività globale ed al 32° posto dal punto di vista della competitività micro-economica, su 104 paesi sviluppati ed emergenti, precedendo diversi paesi industrializzati. |
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