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Puntare su Innovazione
ed energie alternative
di Patrizia Pennacchia
Puntare su Innovazione
ed energie alternative
Il Banco di Napoli ha stanziato 500 milioni di euro per fronteggiare la carenza
di risorse tradizionali, tutelare l’ambiente e contenere i costi di produzione
Il Banco di Napoli ha presentato, lo scorso 26 maggio, in Confindustria Avellino i propri finanziamenti tesi agli investimenti per l’innovazione e la ricerca applicata, nonché al risparmio energetico e all’utilizzo delle energie alternative. Per quest’ultimo comparto il Banco di Napoli ha stanziato un plafond di 500 milioni di euro, e con il road show che ha toccato le cinque città della Campania ha inteso divulgarne la disponibilità presso le associazioni degli imprenditori campani, piccoli e grandi. All’incontro irpino hanno preso parte il Direttore generale del Banco di Napoli Antonio Nucci, il Capo dell’Area della Campania del Banco di Napoli Luigi Teolis, l’Assessore regionale all’Agricoltura e alle Attività produttive Andrea Cozzolino, Giuseppe Russo, per l’Assessorato regionale alla Ricerca Scientifica, Francesco Picca, in rappresentanza di Mediocredito italiano, il Presidente della Confindustria Avellino Silvio Sarno, mentre gli interventi sono stati moderati dal Direttore del quotidiano “Il Denaro” Alfonso Ruffo.
«Il Banco di Napoli ritiene che innovazione e risparmio energetico siano investimenti fondamentali per lo sviluppo della regione. Per l’energia in particolare - spiega Nucci - si prospetta una nuova crisi mondiale paragonabile probabilmente a quella del 1973, visto l’andamento della domanda globale e la limitatezza delle risorse fossili. Anche il Banco di Napoli intende, quindi, sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema centrale per il Paese. Il Consiglio europeo ha stabilito che entro il 2020 le energie rinnovabili dovranno coprire il 20% dei consumi, oggi in Europa siamo al 6,4% e in Italia leggermente al di sotto. Raggiungere la soglia del 20% vuol dire arrivare a produrre 26mila megawatt, 11mila per il fotovoltaico e 10mila per l’eolico. Il Banco di Napoli intende agire secondo quattro linee di azione. Anzitutto è necessario diffondere la consapevolezza del problema; a questo fine è stato attivato un road show che toccherà le province delle regioni in cui opera il Banco: Campania, Calabria, Basilicata e Puglia. In secondo luogo, attraverso le quasi 900 filiali del Banco di Napoli, sarà offerta consulenza alle famiglie e alle imprese che intendano utilizzare fonti di energia alternative. A questo scopo, il Banco mette a disposizione un plafond di 500 milioni di euro per investimenti nelle energie alternative. Saranno stipulate convenzioni con Regioni, Confidi ed altri enti per agevolare gli utenti che decidano di passare a fonti alternative di energia. Attraverso il plafond siamo in grado di finanziare privati, condomini, imprese che consumino o che producano energia alternativa. Attraverso BIIS, la Banca del Gruppo specializzata nel public finance, intendiamo finanziare anche gli enti pubblici». «Innovazione e risparmio energetico sono temi vitali per il nostro futuro - afferma Teolis -. La competitività di un Paese si fonda sempre più sulla sua capacità di produrre innovazione, adottare sistemi tecnologici sempre più evoluti e prestare maggiore attenzione alle fonti di energia alternativa al fine di fronteggiare la carenza di risorse tradizionali, tutelare l'ambiente e contenere i costi di produzione».
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