L’intervista
ENNIO CASCETTA - NUMEROSI i progetti in cantiere,
molte le iniziative giÀ in porto
L’intervento
ROCCO GIORDANO - un programma ambizioso
L’intervista
GIORGIO FIORE - industrializzazione
e sviluppo delle aree
L’intervista
ROCCO GIORDANO- un programma ambizioso
Rocco GIORDANO
Recuperare il deficit infrastrutturale accumulato in una trentennale politica di mancati investimenti è una sfida che oggi, con una crescita economica modesta e risorse pubbliche limitate, richiede un programma ambizioso. Questo programma è legato all'obiettivo strategico di riposizionare l'Italia nel contesto geo-economico europeo e mondiale e incentrato su 4 punti fondamentali: Infrastrutture; Sicurezza; Intermodalità; Regole e mercato. L'obiettivo è lavorare per consentire ai trasporti di svilupparsi in una prospettiva multimodale, consegnando al Paese un sistema competitivo, efficiente e sicuro; aspetti che richiedono, a monte, l'esistenza e il rispetto delle regole. Il nuovo Codice della Strada, nell'ambito delle norme che presiedono alla circolazione, è l'ossatura del nuovo sistema delle regole in termini di sicurezza, così come lo è la riforma dell'autotrasporto, in termini di mercato.
Il percorso seguito
Il Piano della Logistica, e i suoi allegati normativi, che la Consulta Generale dell'Autotrasporto e della Logistica si era impegnata ad elaborare all'indomani della sottoscrizione - il 1° Luglio 2005 a Palazzo Chigi - del Patto della Logistica, è stato approvato dal CIPE il 22 marzo 2006. Il percorso di programmazione, pianificazione, regolamentazione del settore si schematizza in quattro tappe: 1. Approvazione della Legge Delega 32/2005 e dei D.Lgs. di attuazione 284 e 286/2005, a fondamento del processo di liberalizzazione regolata dell'autotrasporto, del ruolo della Consulta Generale per la Logistica e del Comitato Centrale per l'Albo dell'Autotrasporto; 2. Individuazione di macro-aree regionali per la logistica (di cui al DPEF 2006-2009) con definizione della rete portante per il combinato a scala nazionale e internazionale e dei regolamenti per l'erogazione degli incentivi di cui alla L. 166/2002 (ex art. 28) e alla L. 265/2003 (ex art. 3); 3. Accordo di Palazzo Chigi del 17/11/2005 sugli impegni del Governo nei confronti del mondo dell'autotrasporto, riguardanti imprese, sicurezza, intermodalità, fiscalità, valichi alpini, carburante; 4. Impostazione di politiche di filiera, che hanno consentito l'avvio di 5 progetti pilota riguardanti la distribuzione urbana delle merci, la logistica del farmaco al servizio del settore ospedaliero, quella agro-alimentare, quella dei rifiuti industriali-settore elettrodomestici, quella delle merci pericolose. Lo spirito di profonda condivisione con cui si è lavorato in questi mesi deve rendere tutti convinti che la politica per i trasporti e la logistica avviata deve continuare ad essere perseguita, senza interruzioni e cambiamenti di rotta, per consentire di recuperare il gap che negli ultimi 15 anni ci ha allontanato sempre più dall'Europa.
La sfida dell'intermodalità è lanciata
Rispetto alla intermodalità terrestre, è necessario rilanciare il combinato in una logica di sistema, definendo le priorità che consentano di avere a livello nazionale una"rete" di terminali integrata e interconnessa, omogenea per caratteristiche operative e servizi offerti, in termini funzionali e gestionali. Il cabotaggio mediterraneo è parte integrante del progetto strategico per i trasporti e la logistica del Paese: permette di sfruttare a pieno i vantaggi derivanti dalla posizione dell'Italia al centro del Mediterraneo, con lo sguardo proiettato alle economie emergenti del Nord Africa, ma le spalle saldamente ancorate all'Europa. Passaggio chiave per allungare la catena del valore dei trasporti è la valorizzazione delle attività logistiche collegate: in-bound, di produzione, outbound, post-vendita. Compito primario della Consulta Nazionale per l'autotrasporto e la logistica è "spingere" non solo l'autotrasporto, ma l'insieme dei soggetti che esprimono l'offerta "vettoriale" ad integrarsi in chiave economica per realizzare performances di sistema a una più elevata soglia di efficienza, facendo in modo che la pressione cui l'autotrasporto è sottoposto, per effetto di regolamentazioni comunitarie sempre più stringenti, sia canalizzata in un salto di qualità organizzativa che può derivare solo da una maggiore integrazione/specializzazione funzionale con le altre modalità di trasporto e da un arricchimento dell'offerta nella direzione della logistica.
I risultati dall'approvazione del Piano della Logistica
Necessario completamento della Legge Obiettivo, il Piano della Logistica riposiziona l'Italia sul piano geo-economico in quanto definisce i cardini per una intensificazione degli scambi con il Nord Europa, il Mediterraneo e quale testa di ponte per i traffici transoceanici; offre agli operatori del settore opportunità concrete sul piano organizzativo, delle regole e sul piano economico-finanziario, per affrontare la sfida di un mercato aperto dei servizi di logistica; fissa l'obiettivo fondamentale di recuperare un gap di 4 punti percentuali rispetto alla media dei costi logistici europei, che valgono 40 miliardi di euro.
Coordinatore Tecnico Scientifico
Consulta Generale dell'Autotrasporto e della Logistica
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
|