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  Dicembre 2012

Articoli n° 4
maggio 2006
 

UNIONE Industriali DI napoli - Home Page
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Per un territorio
a misura d’impresa

L’Ambasciatore Kloss
discute del semestre austriaco

Una holding di partecipazioni a sostegno dell’impresa campana

Una Cometa per il distretto del tessile di Nola

Accordo tra Confitarma
e Unione Industriali Napoli


UNIONE INDUSTRIALI
Per un territorio
a misura d’impresa

di Bruno BISOGNI


Il Consigliere Delegato alla Contrattazione programmata e al Marketing per lo Sviluppo Associativo, Vito Grassi, illustra obiettivi e azioni dell’Associazione

É alla guida di una delle più importanti imprese di progettazione, costruzione e gestione di impianti tecnologici e di centrali di produzione di energia del Mezzogiorno d'Italia: la Graded Spa. Riesce a conciliare l'impegno sul fronte aziendale con quello nel mondo associativo. Con la Presidenza Lettieri ha ottenuto deleghe delicate rilevanti su contrattazione programmata e marketing per lo sviluppo associativo, ma già da tempo aveva ricoperto posizioni di spicco nell'ambito di palazzo Partanna. Vito Grassi, imprenditore dinamico dai poliedrici interessi, è stato tra l'altro Presidente dell'Assistal Campania e della Sezione Installatori dell'Unione Industriali napoletana. In un breve lasso di tempo, ha dato già il suo timbro alla nuova attività nell'ambito del Comitato di Presidenza dell'Unione, sotto l'aspetto delle politiche territoriali e della promozione dell'associazionismo. Nella seguente intervista chiarisce alcuni aspetti delle principali iniziative messe in campo.

Una delle ultime, ma non certo la meno importante delle azioni promosse dall'Unione attraverso la Sua delega, è l'avvio di una banca dati della domanda e dell'offerta di immobili produttivi. Come verrà utilizzata?
L'Unione Industriali non deve limitarsi a svolgere funzioni di rappresentanza e a erogare prestazioni di tipo tradizionale. Dobbiamo rafforzare il nostro sistema industriale, avendo un occhio di riguardo per le aziende associate. In questo senso, nostro compito è anche quello di intercettare la domanda aggiuntiva di prestazioni più evolute e tecnologicamente avanzate che proviene dalla base. La banca dati della domanda e dell'offerta di immobili si inquadra in tale logica.

Sfruttando al meglio l'interattività del sito dell'Unione.
Infatti. Dall'anno scorso abbiamo rinnovato il sito, puntando sulle potenzialità di internet per sviluppare il dialogo con associati e non, e per assicurare prestazioni nuove grazie al mezzo telematico. Domande e offerte di immobili sono visibili nello spazio internet riservato agli associati. É un modo per accrescere la visibilità delle esigenze delle nostre aziende. Gratuitamente, chi ha necessità di acquistare o vendere un capannone o altro genere di impianto può utilizzare uno spazio accessibile a un target qualificato, come è quello degli altri iscritti. Gli inserzionisti resteranno anonimi per i navigatori, per rispetto della privacy, fino al momento del contatto con la struttura dell'Unione. L'afflusso delle informazioni, col passare del tempo, potrà consentirci di avere una conoscenza più mirata della tipologia delle domande e delle offerte, delle localizzazioni più frequenti degli immobili, ecc..

Oltre a essere componente del Comitato di Distretto di Grumo Nevano Aversa, Lei si è fatto promotore del Cisin, un organismo che dovrebbe coordinare politiche e istanze delle imprese che operano nelle aree produttive della provincia di Napoli.
L'intento è di attivare un confronto costante con le istituzioni per poter contribuire alla programmazione degli interventi necessari per razionalizzare, qualificare e rendere più attrattivi i siti destinati alle attività produttive. Uno degli obiettivi che ci proponiamo di cogliere nel breve termine è il superamento dell'ormai annoso commissariamento dell'Asi napoletana. C'è bisogno di poter avere interlocutori al pieno delle loro potenzialità. Ciò non ci preclude peraltro di collaborare ovunque sia possibile. A titolo di esempio, venuti a conoscenza che in alcuni agglomerati vi sono costruzioni già ultimate e destinate a ospitare centri di servizi integrati che sarebbero essenziali per assicurare maggiore competitività alle imprese insediate, abbiamo subito aderito ad una richiesta dell'Asi di proporre ogni azione utile a superare l'impasse e cogliere l'obiettivo attraverso una rinnovata progettualità.

Avete riattivato le relazioni con alcune importanti amministrazioni locali.
Ci siamo mossi privilegiando quelle realtà che presentavano maggiore interesse per le imprese. Mi riferisco ad aree Pip che offrono spazi adeguati, che possono dunque consentire a un insediamento di conseguire economie di scala. Importante per noi è anche che l'area sia ben collegata, vicina a infrastrutture e raccordi autostradali, al porto o all'interporto. É su questa base che dialoghiamo con Comuni come con Agenzie di sviluppo di territori più vasti, dall'Area Nolana Clanio alla Città del Fare.

Lei si occupa anche di associazionismo. Che bilancio traccia di questo anno e mezzo di Presidenza Lettieri?
Io traccio un bilancio molto positivo in termini di rinnovata partecipazione all'attività dell'Unione di tutta la base associativa, di condivisione delle linee strategiche dell'Unione, di riforma e ammodernamento di tutta la struttura sia associativa che di organizzazione interna, di visibilità sul territorio e di propositività sui principali temi del nostro territorio. Una partecipazione attiva e documentata, generata dall'attento meccanismo di deleghe voluto dal Presidente Lettieri. Del resto i fatti parlano chiaro: più di centosessanta nuovi associati. Non solo. C'è stato l'ingresso in Associazione di realtà importanti come Mostra d'Oltremare e Polo della Qualità. L'adesione del Teatro San Carlo, oltre a significare l'avvento a palazzo Partanna di un autentico monumento vivente della città, è il segnale di una ulteriore estensione della nostra capacità di rappresentanza, verso le aziende, grandi ma anche medio-piccole, della cultura, dell'informazione e comunicazione e dello spettacolo in linea con la riforma dello Statuto approvata e la conseguente razionalizzazione da 24 a 16 nuove sezioni. Una ristrutturazione che consente un'offerta di servizi più moderna ai nostri associati e più attrattiva verso i nuovi potenziali iscritti, nonché un grande assetto interno riorganizzato in tal senso e teso a valorizzare meglio le molteplici professionalità.

E poche settimane fa c'è stato l'accordo con gli armatori.
Da anni si auspicava una simile svolta. C'è stata ora, e le ragioni sono diverse. Dalla capacità di attrazione e dal dinamismo dimostrato dall'attuale gestione dell'Unione alle esigenze nuove poste dall'evoluzione dell'armamento, che consigliano una maggiore integrazione con politiche sviluppate sul territorio da altri soggetti produttivi e un più costante raccordo con le istituzioni locali. Per l'Unione Industriali significa poter avere in casa una categoria che a Napoli annovera oltre il 50 per cento delle sedi direzionali presenti nell'intero paese e che non a caso esprime un suo autorevole rappresentante, Nicola Coccia, ai vertici nazionali.

Avete dato vita a un nuovo stile di accoglienza. Gli incontri con i nuovi iscritti rappresentano ormai uno standard voluto da questa Presidenza. Qual è l'obiettivo?
Dare all'Unione i connotati di un'associazione sempre ospitale e a cui ci si può rivolgere con fiducia, servendosi delle tante prestazioni offerte e utilizzando le qualificate risorse disponibili. I vantaggi per gli iscritti sono di non poco conto. Un esempio è quello delle convenzioni. Basta usarne qualcuna per rivalersi abbondantemente della quota associativa versata. Gli incontri con le nuove associate, sotto questo profilo, hanno l'intento non solo di fidelizzare l'iscritto, facendolo sentire, come è giusto, a casa propria, ma anche quello di metterlo al corrente per tempo che, con un minimo di iniziativa, può capitalizzare il rapporto associativo.

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