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  Dicembre 2012

Articoli n° 4
maggio 2006
 

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L’intervista ENNIO CASCETTA - NUMEROSI i progetti in cantiere,
molte le iniziative giÀ in porto


L’intervento ROCCO GIORDANO - un programma ambizioso

L’intervista GIORGIO FIORE - industrializzazione
e sviluppo delle aree


L’intervista ENNIO CASCETTA - NUMEROSI i progetti in cantiere,
molte le iniziative giÀ in porto

di Raffaella VENERANDO

a Ennio CASCETTA
Assessore ai Trasporti e Viabilità Regione Campania


Una fotografia dell'attuale condizione infrastrutturale campana: le priorità strategiche del nostro territorio secondo lei.
In questi ultimi anni stiamo cercando di recuperare il gap infrastrutturale storico della nostra regione. Per questo abbiamo avviato nel 2001 un grande programma di investimenti da circa 22 miliardi di euro, di cui 4,5 sono stati già spesi fino a oggi, per potenziare il nostro sistema di ferrovie, strade e autostrade, porti, aeroporti e interporti e realizzare la metropolitana regionale. Soprattutto, abbiamo avviato il rilancio di due risorse strategiche per lo sviluppo dell'economia e dell'occupazione del nostro territorio e per migliorarne la vivibilità, e cioè il mare - dal potenziamento dei porti di Napoli e Salerno e delle autostrade del mare, al metrò del mare, fino al recupero e allo sviluppo dei porti turistici - e lo sviluppo del trasporto pubblico locale, in particolare con la metropolitana regionale e il sistema di tariffe integrate Unicocampania. A oggi sono attivi oltre 200 cantieri grazie ai quali abbiamo dato un significativo contributo alla crescita economica della nostra regione.

Lei ha più volte sottolineato che "la Campania è una regione d'Europa", ma i collegamenti europei e internazionali del nostro sistema aeroportuale vanno ancora potenziati.
Dopo anni di impasse, abbiamo avviato finalmente lo sviluppo del sistema con un Piano dettagliato che prevede tre poli principali a Grazzanise, Capodichino e Pontecagnano, con funzioni diverse e complementari. In attesa di poter avviare la realizzazione di Grazzanise e mentre è in corso l'adeguamento di Pontecagnano, in questi anni abbiamo migliorato notevolmente anche le performance di Capodichino, che ha aumentato la crescita del traffico, soprattutto internazionale, raggiungendo a oggi le 27 destinazioni estere, tra le quali il primo volo intercontinentale Napoli-New York e il Napoli-Mosca. In soli sei anni, il numero dei voli internazionali è aumentato del 170% e dove si sono attivati nuovi collegamenti diretti si è ottenuto un immediato aumento del traffico, come sul Napoli-New York.

A che punto è il progetto della metropolitana regionale? Il nostro territorio è vicino alla guarigione grazie alla "cura del ferro"?
In cinque anni abbiamo aperto all'esercizio oltre 40 km di nuove linee e 25 stazioni e nei prossimi cinque si aggiungeranno altri 100 km e 60 stazioni in modo da mettere in rete tutto il territorio regionale e collegarlo a sua volta alle grandi linee nazionali ed europee. Entro l'anno, ad esempio, aprirà al pubblico la prima tratta della metropolitana di Salerno fino ad Arechi, così come sono in corso i lavori sulle altre linee metropolitane di Napoli, sulla ex Alifana fino ad Aversa, su Cumana e Circumflegrea, e così via. Si tratta della più grande opera pubblica in corso oggi in Italia dopo l'Alta velocità-capacità ferroviaria. Siamo fortemente convinti che quella del ferro sia l'unica cura possibile per un'area metropolitana vasta come quella che va da Caserta a Salerno, con densità abitative tra le più elevate al mondo.

Non crede che aprendo al mercato e alla concorrenza il settore dei trasporti pubblici locali sia più facile aumentare l'efficienza dei servizi e ottenere una mobilità sostenibile nella nostra regione?
L'apertura alla concorrenza è prevista dalla legge regionale di riforma del trasporto pubblico locale che abbiamo approvato nel 2003 e che mancava da anni. Ciò consentirà non solo di scegliere l'impresa capace di fornire il servizio a costi più ridotti, ma anche quella che, a parità di costi, sarà in grado di fornire standard qualitativi superiori, quali la puntualità, il comfort, la pulizia dei veicoli e la gestione delle relazioni con i passeggeri. Esigenze che la legge approvata ha comunque conciliato con la tutela dell'occupazione e della crescita professionale, attraverso il trasferimento del personale da un'azienda che ha terminato il suo contratto di servizio a quella che vi è subentrata dopo un'altra gara. Le prime gare sono già state avviate, come quella per il metrò del mare e per alcuni servizi su gomma in provincia di Napoli, ma c'è da dire che il mutevole quadro normativo nazionale di questi ultimi cinque anni e la carenza di risorse certe trasferite dallo Stato non ci hanno aiutato a velocizzare il processo di liberalizzazione.

Lei è anche il presidente di LOGICA, struttura regionale impegnata per la Promozione della Logistica e del Trasporto Merci. Ci spiega quali sono le principali attività dell'Agenzia?
Siamo la prima e finora unica Regione che ha istituito un'apposita Agenzia di settore. Le sue principali funzioni riguardano la promozione del sistema delle merci campano e dell'integrazione tra i nodi del trasporto; l'attività di marketing territoriale per incentivare l'insediamento in Campania di operatori internazionali; la promozione dell'offerta dei servizi delle imprese italiane e campane e l'assistenza nelle loro strategie commerciali all'estero; l'assistenza agli operatori esteri nei loro investimenti in Campania; la raccolta e divulgazione delle best practices e delle innovazioni tecnologiche; lo sviluppo e la partecipazione a progetti di ricerca pubblici e privati e dedicati alla formazione di competenze tecniche utili per la logistica. A oggi la nostra regione ha una dotazione di infrastrutture logistiche superiore a quella di quasi tutte le altre regioni italiane, e altre se ne stanno costruendo; bisogna mettere a sistema e a valore tutte questa potenzialità e questo è il compito di LOGICA.

Di recente, dal Gruppo Ferretti le è stato riconosciuto un premio per il suo impegno nella nautica da diporto in Campania e nel Sud. Quanto bisogna ancora fare per rendere questo settore competitivo?
Anche in questo settore - per anni trascurato - abbiamo messo in campo un programma di investimenti da 684 milioni di euro, tra fondi pubblici e privati, che prevede interventi su tutti i 58 scali e approdi dei 450 km di costa della Campania e su nuovi porti da costruire. Complessivamente avremo 20mila posti barca (di cui 7 mila riqualificati e altrettanti nuovi), con servizi moderni e adeguati e "sistemi" integrati di porti turistici attrezzati in ognuno dei dieci ambiti costieri nei quali abbiamo diviso il territorio.

Quali le misure messe in campo per conseguire l'obiettivo posto dall'Ue di riduzione del 50% entro il 2010 del numero di incidenti stradali?
Nel 2003, pur non avendo la Regione una competenza specifica, abbiamo istituito la prima agenzia regionale per la sicurezza stradale (Arcss) e avviato un Piano di finanziamenti a Comuni e Province da 30 milioni di euro per interventi dedicati a migliorare la sicurezza e a campagne di sensibilizzazione sul tema. Da poco si è conclusa la prima campagna regionale di spot video e audio e manifesti, e abbiamo in corso numerose altre iniziative sul tema, soprattutto per i giovani. Infine, su tutte le strade e autostrade della Campania abbiamo in corso un grande programma di potenziamento e adeguamento da circa un miliardo di euro, con priorità proprio per gli interventi di messa in sicurezza sulle strade più pericolose.

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