Il Sud ha bisogno di
una fiscalitÀ compensativa
Crediti Iva,
per le imprese non sono piÙ un problema
Manager in affitto per competere nel mercato globale
Energie alternative,
obiettivo fissato al 20%
FONTI RINNOVABILI
Energie alternative,
obiettivo fissato al 20%
Le politiche per uno sviluppo ecosostenibile discusse nel corso dell’incontro “Fratello Sole” svoltosi a palazzo Partanna
di Bruno BISOGNI
L’obiettivo è il 20%. Utilizzare per un quinto del fabbisogno della Campania fonti di energia alternative. Lo ha indicato la Regione, ma per ora resta un traguardo lontano, anche e soprattutto perché, malgrado l'evoluzione tecnologica abbia finito con l'abbassarne notevolmente i costi, spesso l'energia pulita è più onerosa di quella tradizionale.
Di qui la necessità di incentivazioni, che rendano praticabile per cittadini e imprese promuovere interventi in questo campo.
Per restare nel campo delle attività produttive, l'ostacolo maggiore alla incisività di politiche regionali tali da assicurare uno sviluppo ecosostenibile anche sotto il profilo energetico è risultata la dispersione degli interventi. Sul punto, a un recente convegno ("Fratello Sole") promosso dall'Unione Industriali di Napoli e dall'Associazione Pangea, hanno concordato pressoché tutti. «La strada giusta - ha sottolineato il Vice Presidente di Confindustria Campania per l'energia, Luciano Morelli - è quella che fa coincidere la rimozione dei tetti agli incentivi con l'eliminazione dei finanziamenti a pioggia».
La richiesta di una maggiore qualità e selettività nelle politiche energetiche locali è stata fatta propria anche dal Presidente di Pangea, Luca Stamati, e dal Coordinatore della Commissione Energia dell'Unione Industriali di Napoli, Massimo Mendia, che ha rimarcato: «Evitiamo la polverizzazione delle risorse a disposizione, bisogna affrontare la questione in un'ottica di sistema».
Nella sua relazione, che ha di fatto dato l'impronta ai lavori di "Fratello Sole", Stamati ha evidenziato tra l'altro il vizio di fondo che caratterizza il decreto legislativo regionale campano che dispone in materia di energia «per il riparto di funzioni e compiti tra Regione ed enti locali, per il recepimento della direttiva 93/76/CE, per la costituzione dell'Agenzia regionale energia e per l'assetto regolamentare».
Il provvedimento è molto attento alla domanda proveniente dal sistema delle imprese ma «non particolarmente vocato alle energie rinnovabili».
Il Presidente di Pangea ha ricordato come tuttavia esistano strade percorribili e realistiche su tale fronte, facendo l'esempio di Friburgo, città tedesca di 210 mila abitanti con una potenza fotovoltaica installata sufficiente a coprirne il fabbisogno per quasi la metà.
Una immediata positiva risposta all'appello di esperti e imprenditori è venuta dall'Assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Andrea Cozzolino. L'Assessore ha annunciato che parte dei fondi strutturali 2007-2013 saranno destinati a un grande piano energetico che, tra i punti prioritari, avrà la diversificazione delle fonti con impianti fotovoltaici, pale eoliche e un distretto per l'agroenergia. Cozzolino ha inoltre accennato al varo, ormai prossimo, di un bando da cinquanta milioni di euro per la realizzazione di impianti di cogenerazione.
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