Emirati Arabi Uniti: qui tutto puÒ accadere velocemente
L’esperienza positiva di chi ha creduto
e investito in questo grande e integrato mercato
a cura di Ely Szajkowicz - Assafrica & Mediterraneo
Economia liberista e stabile, strategicamente collocati tra Europa ed Asia in una delle regioni di più rapido sviluppo al mondo, dazi alle importazioni bassi (massimo 5 per cento), assenza di tassazione sulle esportazioni e le riesportazioni, Free Zones per le imprese manifatturiere, ma anche per il commercio ed i servizi finanziari, infrastrutture integrate e moderne, dodici porti ben attrezzati, sei aeroporti internazionali, efficienti sistemi di comunicazione, acqua ed elettricità abbondanti, rete stradale altamente sviluppata, vicinanza ai mercati di Africa, Asia centrale e subcontinente indiano.
Questi sono gli Emirati Arabi Uniti, che nel giugno del 2005 si presentarono alle imprese italiane con il primo Economic Partnership Forum a Milano, che aveva come target la promozione degli Emirati Arabi come un grande nodo commerciale e di investimenti.
Una politica-paese particolarmente incisiva quella degli Emirati Arabi Uniti, facenti parte della grande area del Consiglio di Cooperazione del Golfo.
I risultati di tale politica si colgono appieno nelle parole di Alfonso Cantarella, imprenditore campano a capo della Starpur, membro del Collegio dei Probiviri di Assafrica & Mediterraneo, che ha scelto Dubai per una joint venture di cui ci parla in prima persona.
«Abbiamo individuato come strategia aziendale l'innovazione continua del nostro prodotto associato ad una azione internazionalizzante. Le politiche di penetrazione sul mercato estero sono finalizzate all'introduzione ed all'acquisizione di quote di mercato nelle diverse nazioni, attraverso la creazione di rapporti con produttori locali in grado di far conoscere il sistema "starwood" e di rappresentare alla "Starpur" le caratteristiche dello specifico mercato, e gli elementi di forza e di debolezza del proprio prodotto con riferimento alla domanda interna. Sono stati realizzati contratti di fornitura per società in diversi paesi, trasferendo in questi paesi il know-how per l'assemblaggio del prodotto Starwood e sono in fase di attuazione centri di assemblaggio ancora in altri paesi. In seguito ad un'attenta analisi del mercato emiratino e valutate le importanti prospettive per il prodotto alluminio-legno, dopo quattro anni, Starpur ha presentato i suoi prodotti in occasione della Fiera internazionale di settore BIG5 SHOW 2005 a Dubai. Presso il nostro stand si è registrata una notevole affluenza (consulenti, architetti, sviluppatori di immobili e privati) che ha premiato la volontà e lo sforzo di essere presenti sul mercato degli EAU. La risposta positiva e l'interesse riscontrato ha spinto il management a creare una partnership internazionale al fine di installare un impianto produttivo a Dubai.
Al fine di raggiungere l'obiettivo di portare nel mercato emiratino un'ampia gamma di prodotti nel settore degli infissi, nel 2006 la Starpur ha formato una partnership con un partner libanese, un arabo saudita ed un emiratino, costituendo la società AWE (Aluminium Wood Emirates). Il piano operativo della nuova società è improntato sulla rapida partenza della produzione per capitalizzare i contatti generati dalla partecipazione al Salone internazionale di Dubai. A tale proposito si è ritenuto opportuno cominciare con una campagna di marketing che includa visite presso i consulenti, inserzioni in riviste specializzate e follow up dei contatti. Inizialmente è stato affittato un opificio di 1.000 m2 nella zona industriale di Dubai ed un ufficio al centro della municipalità; successivamente l'obiettivo sarà di costruire uno stabilimento di 2.500 m2, incluso uffici e showroom, con l'assunzione di manodopera locale.
Sono nato ottimista, cerco sempre delle opportunità dove altri vedono solo minacce e debolezza. Sono convinto che anche nel bel mezzo di un inferno la sola possibilità è andare avanti. Ho la fortuna di avere come mentori persone straordinarie. Vere fonti di ispirazione. In Medio Oriente ho avuto la possibilità di imparare lezioni per me inestimabili su come comunicare con i consumatori e come farlo in un posto in cui il mass marketing è agli inizi. Ho imparato ad amare la gente. Nei paesi arabi ti fai amici per la vita. Capiscono le loro tradizioni e il passato e sono profondamente consapevoli di avere dinanzi a loro un futuro completamente nuovo. È molto emozionante. C'è poca resistenza al nuovo perché non hanno un gran presente. Hanno un passato e hanno un futuro. Ho imparato anche che si possono cambiare le cose rapidamente. Non esistono barriere come in Occidente, quindi le nuove idee emergono molto più in fretta. Non c'è burocrazia da superare, non c'è una rete di dettaglianti strutturata e informata a dire "NO". Penso che sognare sia importante quanto agire e che i vincenti traggono forza dalla passione e dall'emozione. Tutto accade velocemente. É un continuo provare, sbagliare, imparare, provare ancora, riuscire e provare di nuovo. Le grandi idee, come l'umorismo, emergono dagli angoli più remoti del cervello, dai confini. Ecco perché l'umorismo può far superare gli stalli sia nei rapporti personali che negli affari. Voglio stare vicino al limite il più possibile senza superarlo. Stando ai limiti si vede tutto ciò che non si vede al centro».
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