Trasformare la Cina
in opportunitÀ
Fondi europei: chiarire gli obiettivi di spesa
Poste S.p.A.: una grande azienda al servizio del territorPoste S.p.A.: una grande azienda al servizio del territorio
In sensibile aumento la richiesta di lavoro temporaneo
CONFINDUSTRIA
Fondi europei: chiarire gli obiettivi di spesa
Per rilanciare l’economia locale esistono risorse a sufficienza. è solo necessario individuare la governance adatta
Sabino BASSO
La trasferta al Parlamento europeo di Bruxelles è stata una esperienza ricca di piacevoli sorprese. Gli imprenditori irpini hanno potuto verificare la possibilità concreta di usufruire di risorse consistenti per gli investimenti al Sud Italia. Ho verificato infatti di persona che esistono risorse che attendono solo di essere utilizzate. Credevo che l'ingresso dei nuovi paesi nella comunità europea avesse determinato una contrazione dei mezzi a disposizione del nostro paese. Ho visto che non è così, ma è ora che i nostri rappresentanti politici si attivino per presentare progetti che abbiano obiettivi ben definiti. Ci sono disponibilità di denaro sufficienti a rilanciare l'economia locale, è solo necessario individuare la governance adatta.
Noi imprenditori stiamo facendo il possibile per individuare e presentare alla classe politica le priorità, i settori di intervento. Ora loro sono chiamati a studiare seriamente il modo per accedere ai finanziamenti. É un problema di scelta, ma anche di decisone. Occorre stabilire una volta per tutti quali sono gli obiettivi e dedicare il tempo allo studio per presentare i progetti. Dalle infrastrutture materiali, a quelle immateriali, dalla fiscalità di vantaggio alla formazione professionale. Sono tutte opportunità percorribili con i fondi europei, ma si deve aver chiaro il quadro di intervento per creare sistema. E soprattutto dobbiamo fare presto, non nel senso di avere fretta, ma nell'ottica di efficienza imprenditoriale di lavorare in tempi brevi. Noi siamo abituati a ragionare al fine di fare le cose immediatamente. Talvolta invece capita che i politici si divertano a dire in due giorni quello che avrebbero potuto sintetizzare in 5 minuti. Comprendo che la politica è spesso frutto di decisioni collettive, di compromessi legittimi, ma lo sviluppo necessita di tempi brevi di intervento.
L'esperienza è stata costruttiva e sono grato al presidente di Confindustria di Avellino Sarno per questa opportunità. Era necessario che gli imprenditori si rendessero conto di persona di quali erano le possibilità offerte dalla comunità europea e riteniamo che sia di fondamentale importanza per la crescita economica dei nostri territori non perdere le occasioni che esistono.
Spesso, gli enti locali, succede in Olanda, ma anche l'Italia non è da meno, per mancanza di disponibilità, preferiscono rinunciare al 70% dei finanziamenti che offre la comunità europea per non esporsi per la loro parte. Nel caso specifico il 20% è a carico dello Stato ed il 10% a carico delle Regioni. Se però gli enti sono appesantiti da spese sanitarie folli, da un costo per il personale eccessivo perché le piante organiche sono sovradimensionate, si rinuncia ad accedere ai finanziamenti. Mi auguro che da parte della classe politica ci sia la volontà di salire su questo treno troppo importante per le nostre zone. In qualità di imprenditori noi continueremo a dare il nostro contributo, come abbiamo fatto in questa recente e interessante trasferta a Bruxelles.
Membro Giunta Confindustria Avellino Presidente sezione alimentare |