SRL E tutela DEL
SOCIO
La privatizzazione del controllo
PIA NETWORKING
AL VIA IL BANDO SPERIMENTALE
PIA NETWORKING
AL VIA IL BANDO SPERIMENTALE
Nuove aree d'intervento per la
Legge gestita da Sviluppo Italia S.p.a.
Antonio
Squillante
Dottore Commercialista - Progetto Arcadia s.r.l.
antonio.squillante@progettoarcadia.com
Con uno stanziamento di 60 milioni di euro, il Ministero delle Attività Produttive
(MAP) ha dato il via al primo bando sperimentale denominato PIA Networking
(Progetti Integrati di Agevolazioni) previsto dalla Misura 2.1 c del
PON Sviluppo Imprenditoria Locale 2000-2006. L'intervento finanzierà i
progetti presentati da aggregazioni di PMI che rientrano nelle seguenti
azioni progettuali:
- Progetti tipo A: valorizzazione dell'offerta turistica;
- Progetti tipo B: accrescimento della competitività del sistema produttivo
delle PMI attraverso tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
- Progetti tipo C: miglioramento delle prestazioni ambientali delle
imprese.
Dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 195 del 23/08/05, della
circolare MAP n. 946204 del 29 luglio 2005, iniziano a decorrere i 90 giorni
durante i quali sarà possibile presentare le manifestazioni d'interesse
da parte delle aggregazioni d'imprese.
I beneficiari: la domanda potrà essere presentata esclusivamente da
consorzi o società consortili di PMI, già costituiti o da costituirsi.
I destinatari finali delle agevolazioni, invece, potranno essere, oltre che
gli stessi soggetti proponenti, anche le singole PMI che partecipano al progetto
da questi promosso, e che realizzano materialmente i programmi di investimento.
I progetti: i programmi d'investimento dovranno promuovere spese ritenute
finanziabili ai sensi delle seguenti normative:
- legge 488/92, turismo e industria, per gli investimenti materiali
e immateriali;
- legge n. 46/82, per gli investimenti di prevalente sviluppo precompetitivo;
- legge 266/97, art. 15, per le operazioni del Fondo centrale di garanzia;
- regolamento (Ce) n. 70/2001, per l'acquisizione di servizi di consulenza.
Gli stessi potranno essere, indifferentemente, comuni a tutte le imprese
aderenti al consorzio o alla società consortile proponente, oppure
potranno essere relativi a singole imprese, purché siano chiaramente
integrati nel progetto complessivo e vi sia il rispetto di determinati requisiti
di base quali:
- il coinvolgimento e l'interesse comune alla realizzazione degli investimenti
del progetto per tutti i partecipanti;
- l'integrazione funzionale tra i partner;
- la ricaduta comune degli investimenti e la loro essenzialità al
buon fine del progetto complessivo;
- il ricorso a combinazioni di almeno due delle diverse forme di aiuto
ammissibili, una delle quali deve obbligatoriamente essere la legge n. 488/1992.
Progetti di tipo A: in tale categoria sono compresi i progetti integrati
a carattere multiregionale e multisettoriale, destinati alla realizzazione
e/o al potenziamento delle attrezzature e degli impianti per la fornitura
di prodotti e servizi, tecnologicamente avanzati, diretti a elevare la qualità dell'offerta
turistica. Tra questi, saranno favoriti gli investimenti relativi al settore
del turismo nautico che, nel rispetto degli obiettivi di valorizzazione e
promozione delle risorse naturalistiche e artistico-culturali del territorio,
sono rivolti al potenziamento delle infrastrutture di approdo, darsene e
porti turistici già esistenti. Il requisito della multiregionalità sarà considerato
soddisfatto, se ogni progetto riguarderà insediamenti che si collocano
in almeno tre regioni dell'obiettivo 1.
Progetti di tipo B: in questa categoria rientrano i progetti integrati
finalizzati allo sviluppo di reti di distretti digitali, proposti da consorzi
o società consortili, costituiti da un minimo di 5 imprese operanti
da almeno due anni. I progetti dovranno essere finalizzati all'integrazione
delle funzioni aziendali delle imprese partner, attraverso tecnologie digitali
che ne facilitino l'operatività rispondendo a fabbisogni reali, fronteggiando
problematiche del sistema territoriale in cui le imprese operano. Nell'ambito
di questa categoria, il MAP ha inteso favorire anche l'attuazione del progetto "Reti
di distretti digitali nel tessile-abbigliamento" (approvato dal comitato
dei Ministri della Società dell'Informazione il 18 marzo 2003).
Progetti di tipo C: in quest'ultima categoria sono ricompresi i progetti
integrati finalizzati allo sviluppo sostenibile, proposti da consorzi
o società consortili
costituiti da un minimo di cinque imprese operanti da almeno due anni, finalizzati
al miglioramento delle prestazioni ambientali delle imprese stesse. Tale
obiettivo potrà essere attuato attraverso la realizzazione di determinate
categorie di investimenti nell'ambito delle tematiche individuate nell'avviso
pubblico: acqua, rifiuti, energia.
Le spese ammissibili e la misura degli
aiuti: l'ammissibilità delle
spese e il contributo spettante è determinato dal regime d'aiuto applicabile
a ogni tipologia di investimento, così come indicato in tabella. Resta,
in ogni caso, ferma la possibilità da parte del MAP, di stabilire
agevolazioni inferiori a quelle massime consentite dalla normativa comunitaria
e che risultino compatibili con il piano di copertura finanziaria del progetto.
Una disciplina dettagliata è prevista per le spese relative all'acquisizione
dei servizi di consulenza per le quali l'ammontare dell'aiuto lordo è pari
al 50% dei costi per servizi stessi. La circolare specifica, al riguardo,
che i servizi di consulenza sono ammissibili solo se strettamente funzionali
alla realizzazione dei progetti di cui alle tipologie A, B e C.
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