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  Dicembre 2012

Articoli n° 8
ottobre 2005
 
CONSORZIO CAMPANIA FIDI - Home Page
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UNI EN ISO 9001:2000
LA GARANZIA È DI “QUALITÀ”

Una buona pianificazione delle attività dei Confidi soddisfa banche e imprese

Emma Farina & Maurizio Gallo
Consulenti Aziendali
e_farin@libero.it
maugallo@yahoo.it


La Qualità è diventata oggi un fattore strategico per ogni azienda che non voglia rimanere fuori dei mercati "globali", aspirando a raggiungerne i livelli più elevati. Uno strumento sicuramente efficace per sviluppare, mantenere e migliorare i propri standard qualitativi, è rappresentato dal Sistema di Gestione per la Qualità sviluppato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000. Esso conferisce valore aggiunto all'Organizzazione attraverso un miglioramento dell'immagine aziendale e una sistematica attività di pianificazione e controllo dei processi aziendali. L'applicazione dei principi di gestione per la qualità non fornisce solo benefici diretti, ma dà anche un importante contributo alla gestione dei costi e dei rischi aziendali. Si tratta, pertanto, di una scelta strategica che comporta per l'organizzazione notevoli vantaggi in termini di fidelizzazione del cliente; sviluppo degli affari e delle referenze; risultati operativi come gli introiti e le quote di mercato; flessibilità e velocità di risposta alle opportunità di mercato; utilizzo efficace ed efficiente delle risorse; allineamento dei processi ai risultati desiderati; vantaggi competitivi derivanti da un rafforzamento delle capacità dell'organizzazione; coinvolgimento del personale verso i traguardi e gli obiettivi dell'organizzazione; fiducia delle parti interessate nell'efficacia e nell'efficienza dell'organizzazione. Nel mercato dei servizi finanziari, i Confidi favoriscono l'accesso al credito attraverso l'erogazione di garanzie. L'obiettivo primario è, dunque, di sviluppare la dimensione delle attività garantendo, al contempo, un'elevata qualità del servizio erogato, dove per qualità s'intende il soddisfacimento delle richieste e aspettative dell'associato, nonché degli istituti bancari di riferimento. Per l'associato l'attesa principale è l'ampliamento dell'accesso al credito, unitamente all'ottenimento di tassi di interesse più convenienti di quelli che essi potrebbero negoziare singolarmente. Per gli istituti bancari, di contro, l'aspettativa è sì l'ottenimento delle garanzie a supporto delle operazioni stipulate, ma è anche una garanzia di migliore selezione della clientela e alleggerimento in alcune fasi dell'istruttoria per la concessione del credito. La qualità dei servizi finanziari offerti dai Confidi, allora, rappresenta un parametro significativo rispetto al quale misurare il successo nel conseguimento dei fini istituzionali. Nella sua più ampia definizione, la qualità abbraccia tutti gli aspetti del servizio che permettono la soddisfazione delle attese degli associati, e che vanno dai tempi di istruttoria fino alla percentuale di accettazione che un Confidi riesce a ottenere rispetto al totale delle proposte presentate alle banche o, anche, alla percentuale di decurtazione tra i valori di affidamento proposti e quelli erogati. Sul fronte delle attese delle banche, la qualità del servizio investe, in primo luogo, la percezione di validità della preistruttoria effettuata dai Confidi e poi del tasso di insolvenza sperimentato che, appunto, dipende in una certa misura dalla qualità in termini di professionalità delle risorse impegnate dai Confidi. Nell'evoluzione del rapporto con le banche, un Confidi può rappresentare l'ideale "outsourcer" nello svolgimento delle istruttorie e dell'attribuzione del rating alle aziende che avanzano richieste di fidi; in tal senso la Certificazione ISO 9001, in quanto standard organizzativo e di controllo, rappresenta un’attestazione della qualità delle procedure interne dei Confidi e quindi dà alle banche garanzia di affidabilità delle valutazioni svolte, lasciando a esse una mera funzione di riscontro. Dotarsi, infatti, di un Sistema di Gestione per la Qualità significa per i Confidi: definire e documentare opportunamente la realtà organizzativa della struttura; incrementare il valore aggiunto delle attività operative svolte; organizzare e migliorare la qualità del servizio verso gli associati; gestire in modo più efficace i rapporti con le banche convenzionate; coinvolgere il personale nel processo di miglioramento; incrementare l'immagine di affidabilità nei confronti dei consorziati e delle istituzioni di riferimento. Proprio da ciò deriva un rafforzamento dei rapporti con gli enti esterni interessati alla stabilità e alla buona conduzione manageriale dei Confidi. Oltre a quanto già detto per le banche, si pensi alle Agenzie Internazionali che nelle procedure di assegnazione dei rating oltre agli aspetti patrimoniali apprezzano anche quelli, appunto, organizzativi; al FEI e al MCC che, pur per esigenze diverse, ugualmente considerano l'ordine organizzativo e il controllo interno come elementi che incrementano l'affidabilità dei Confidi. Va poi ricordato che accanto allo standard UNI EN ISO 9001:2000 esiste la norma italiana UNI 10948:2001. Questa non è alternativa alla UNI EN ISO 9001:2000, ma è invece una norma complementare che individua le specifiche di servizio seguendo l'esigenza di qualificazione della categoria dei consorzi e delle cooperative di concessione di garanzie collettive fidi. In tale scenario, e alla luce delle sfide di Basilea 2, per i Confidi più evoluti si rende necessario definire e certificare il proprio Sistema di Qualità, così da accompagnare banche e imprese verso una migliore conoscenza reciproca; attivare i necessari processi per gestire con efficacia il rischio di credito; trasferire i vantaggi di una "garanzia di qualità" alle imprese socie. Per raggiungere tali risultati bisogna attivare un processo che coinvolga in modo graduale e progressivo le parti interessate, partendo dall'impegno dei vertici dei Confidi, indispensabile al raggiungimento degli obiettivi proposti. Operativamente il "Progetto Qualità" di un Confidi comprende: l’analisi aziendale iniziale, finalizzata all'individuazione dei processi aziendali (primari e di supporto) e delle loro interazioni, considerandone tutti gli aspetti; la definizione della struttura organizzativa e l’individuazione delle responsabilità, dei compiti e delle relazioni reciproche di ogni funzione avente diretta influenza sulla qualità del servizio; la formazione per ottimizzare le capacità delle risorse umane dell'azienda e per supportare l'impegno della Direzione nel coinvolgimento del personale; lo sviluppo del sistema di gestione per la qualità con la descrizione di attività, processi e requisiti in appositi documenti: Politica, Manuale, Procedure, Istruzioni, Documenti di Registrazione; la verifica del sistema attraverso la conduzione di Audit Interni; la certificazione del sistema da parte di un Ente Accreditato. Quello descritto è un percorso impegnativo in cui viene coinvolta tutta la struttura organizzativa per la revisione, il monitoraggio e il miglioramento dei processi aziendali; è anche un impegno continuo, sia perché soggetto a verifiche periodiche, sia perché la Certificazione va considerata come una tappa per un Sistema di Qualità vissuto, applicato e migliorato continuamente. Soprattutto, però, è un impegno da cui non si può prescindere se si vogliono conseguire quei risultati di qualità del servizio che consentano lo sviluppo dell'accesso al credito, e quindi il successo dei Confidi.

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