LO SVILUPPO DELLA FILIERA ”AUTOMOTIVE”
FMA E IRISBUS, ECCELLEnti realtÀ
UNA NUOVA PRODUZIONE DI PRESTIGIO
IL “NEW DOMINO” targato IRPINIA
FMA, IL MOTORE DELL'IRPINIA
LA PRODUZIONE PER LA GRANDE PUNTO
Trasporti, le novità dall’irpinia
Un gioiello in valle ufita
UNA NUOVA PRODUZIONE DI PRESTIGIO
IL “NEW DOMINO” targato IRPINIA
Il superbus turistico verrà prodotto
nell'ambito di un piano di investimento di 20 milioni di euro
di Patrizia Pennacchia
La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dai rappresentanti
politici, istituzionali e sindacali: il “New Domino”, nuovo
superbus turistico della Irisbus, azienda del gruppo Fiat, verrà prodotto
in Irpinia. Una scelta aziendale che è stata annunciata ufficialmente
nel corso di una visita presso lo stabilimento ufitano dall’amministratore
delegato di Irisbus, Giuseppe Amaturo. IRISBUS è la società dell’IVECO
che sviluppa tutte le attività di progettazione e di produzione
di autobus del gruppo ed è attiva in tutti i settori, e cioè trasporti
pubblici, di linea e da turismo. La sua quota europea nel 2004 è stata
del 25,7% confermando la posizione di co-leader. In Italia Irisbus è leader
indiscusso del mercato con oltre il 46% di quota complessiva. L’A.D.
Giuseppe Amaturo illustra tutti i programmi del gruppo, con particolare
riferimento a quelli che riguardano lo stabilimento irpino.
Giuseppe
Amaturo
Amministratore Delegato IRISBUS
Quali i punti di forza che vi hanno consentito di raggiungere in Italia
una posizione di vertice, con il 46% di quota complessiva sul mercato?
Credo che si sia rivelato fondamentale il nostro costante impegno
nella ricerca tecnologica, finalizzato a realizzare veicoli sempre
più affidabili,
confortevoli e rispettosi dell’ambiente. A conferma di tutto ciò mi
piace ricordare che il primo e ancora unico prototipo di autobus a idrogeno
circolante in via sperimentale in Italia, è un CityClass di nostra
produzione.
Quali sono le cifre sotto il profilo commerciale nel settore del
metano? Riscontrate sufficiente attenzione da parte delle amministrazioni
comunali?
Posso dire abbastanza, anche se l’interesse dimostrato dai comuni è in
graduale e continua crescita. Con gli autobus a gas naturale l’Irisbus è leader,
con un venduto di 3.000 autobus a livello europeo, di cui circa 1.000 in
Italia, e un’offerta che spazia dai minibus ai veicoli più articolati.
A marzo di quest’anno, Iribus ha firmato il contratto più ambito
per gli autobus CNG, mai aggiudicato finora in Europa: 400 autobus a gas
naturale per la città di Roma.
Quale ruolo riveste in questo scenario così prestigioso
lo stabilimento di Valle Ufita?
Posso affermare con orgoglio che consideriamo l’azienda irpina uno
dei presidi di eccellenza della produzione Irisbus Iveco. Anche sotto il
profilo occupazionale si tratta di un “gioiello”. Oltre che
occupare 1.000 addetti diretti, ha creato un consistente indotto
locale di 60 aziende nel centro sud, di cui circa 40 nella sola Campania
con altri 1.000 dipendenti.
Come si è evoluta la produzione nell’azienda di Flumeri? Tuttora
risponde sotto il profilo dell’innovazione tecnologica alle esigenze
di mercati sempre più competitivi?
Questo stabilimento è passato negli anni dalle tradizionali linee
di montaggio alla produzione a moduli per migliorare la risposta produttiva
alle esigenze del mercato. Inoltre ha ottenuto tutte le certificazioni,
quali ISO 9002 e ISO 9001:2000 che fa riferimento al sistema di gestione
per la qualità attraverso l’approccio per “processi” e,
inoltre, da inizio 2004 ha ottenuto la certificazione “ambientale” ISO
14000, riservata per il momento a pochi insediamenti produttivi nazionali.
Perché considerate lo stabilimento irpino un
presidio di eccellenza?
In questo impianto produciamo veicoli del segmento “urbano”,
da 10,8 – 12 e 18 metri autosnodati, sia a metano sia diesel di nuova
generazione, e veicoli “interurbani di linea e da turismo”.
Una produzione di prestigio.
Quali i vostri programmi per l’azienda di Flumeri? Tempi brevi di
attuazione?
Posso confermare che esiste l’impegno di investire ancora e guardare
avanti con ottimismo e fiducia. Nel corso dell’incontro presso lo
stabilimento irpino abbiamo avuto la possibilità di conoscere alcuni
rappresentanti istituzionali che ci hanno espresso l’impegno di voler
valorizzare le realtà produttive forti. E l’azienda irpina è certamente
un patrimonio industriale da potenziare.
Ci sono prospettive certe in questo senso?
Senza alcun dubbio e lo abbiamo comunicato in maniera chiara.
Entro il 2006 termineremo un piano di sviluppo che ci porterà a 20 milioni
di euro di nostri investimenti complessivi. In questo modo introdurremo
la produzione dei nuovi modelli di autobus da “Granturismo” e,
cosa di eccezionale rilievo, realizzeremo un grande impianto di cataforesi
che ci consentirà di effettuare autonomamente un trattamento anticorrosione
temprando carrozzerie rigide fino a 15 metri di lunghezza. E proprio a
partire da Valle Ufita, applichiamo la nostra ricetta : “Prodotti
sempre più innovativi, affidabili, rispettosi dell’ambiente
in linea con le esigenze della clientela. Portiamo in Irpinia una produzione
di prestigio che va ad aggiungersi a quella tradizionale di mezzi per il
trasporto urbano ed extraurbano. Stiamo completando l’ultima fase
del programma di investimento sugli impianti che consentirà l’avvio
della produzione secondo le scadenze prestabilite.
Quali sono in sintesi i vostri obiettivi, considerando
gli scenari mutevoli e le esigenze delle città, dai piccoli capoluoghi
alle metropoli?
Proporremo veicoli “cittadini”, adeguati ai nuovi bisogni degli
utenti e degli operatori del trasporto pubblico: questo è uno dei
principali temi che guidano la strategia Irisbus. è attraverso un
design gradevole e funzionale e all’ottimizzazione dell’accessibilità che
Irisbus intende soddisfare le più esigenti aspettative di ciascuno
di noi in fatto di miglioramento della qualità della vita. I veicoli
devono essere sempre più integrati e inseriti nell’ambiente.
Ci impegneremo per questo. Un risultato che viene raggiunto non solo attraverso
la riduzione delle emissioni gassose, ma anche con l’abbattimento
dell’inquinamento acustico, grazie alla migliore insonorizzazione
e all’utilizzo di nuovi propulsori; e non da ultimo con il miglior
inserimento visivo del veicolo nel contesto urbano, attraverso l’utilizzo
di un design evoluto con linee fluide e forme arrotondate. |