CONSORZIO PER L'AREA DI SVILUPPO INDUSTRIALE
IL PROGRAMMA DELLA NUOVA PRESIDENZA
SCARPE,
CROLLA L'EXPORT
PISANO: «STOP A CHI BARA»
INTERESSE
E ROYALTIES
NUOVA DIRETTIVA EUROPEA
CERTIFICAZIONE
DI QUALITÀ
IL MARCHIO CSQ PER L'UNIONE DI CASERTA
LE CONVENZIONI
DELL'UNIONE
VALORE AGGIUNTO RISERVATO AGLI ASSOCIATI
CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ
IL MARCHIO CSQ PER L’UNIONE DI CASERTA
Il vantaggio che diventa rinnovato
impegno verso le aziende associate
Monica
Gaudino
Responsabile Gestione Qualità - Unione Industriali
Caserta
mgaudino@unioneindustriali.caserta.it
Negli ultimi anni è cresciuta sempre più l'attenzione
nei confronti della certificazione. Tale processo, nato e sviluppatosi
nel mondo produttivo, ha via via coinvolto anche le aziende di servizi, quali
banche, scuole, cooperative sociali e strutture sanitarie. Il processo
per la certificazione è lungo e non semplice.
Esso comporta, per tutte le organizzazioni che intendono intraprenderlo,
un cambiamento nello svolgimento delle attività quotidiane, in particolare
il passaggio da una modalità informale d'esecuzione delle azioni a
un presidio formalizzato dei processi produttivi, attraverso l'individuazione
di precise responsabilità per ogni singola fase, la definizione di
procedure chiare e condivise, la formalizzazione e documentazione delle stesse.
Ma quali i vantaggi e i limiti?
Dal punto di vista esterno i pro della certificazione sono legati ad
un aumento della credibilità, ma soprattutto al miglioramento dell'immagine
e dei rapporti con i clienti, dovuto al fatto di fornire beni e/o servizi
con minori difettosità. Dall'interno, invece, la certificazione permette
un'analisi dei processi finalizzata ad azioni correttive, il passaggio da
un approccio informale a uno formalizzato (attraverso la documentazione di
processi e procedure rilevanti), una riduzione dei costi della non qualità e,
infine, coinvolgimento e motivazione del personale. I limiti della certificazione
sono da attribuire ad una certa staticità e alla conseguente difficoltà di
applicazione a settori molto diversi da quelli delle aziende manifatturiere,
per le quali sono nate. Da ciò deriva il rischio che la certificazione
diventi il mezzo per ottenere un marchio, senza avere di fatto portato, all'interno
dell'azienda, a un miglioramento della qualità. Infatti, questa, per
produrre risultati e non rimanere fine a se stessa, deve essere attuata utilizzando
tecniche e metodologie della Qualità Totale; deve cioè prevedere
una fase di sensibilizzazione dell'intera organizzazione ai vantaggi della
qualità seguita da una fase di formazione e istruzione per coloro
che saranno coinvolti. Solo così la certificazione non sarà soltanto
un marchio acquistato dall'esterno a caro prezzo ma un modo per migliorare,
attraverso un'analisi dei processi, l'organizzazione. Forte di questa convinzione
l'Unione degli Industriali della provincia di Caserta ha deciso di intraprendere
lo scorso maggio il cammino verso la certificazione di qualità, nell'ambito
di un progetto che ha visto coinvolte anche le Associazioni di Salerno e
Avellino. Così, rientrando nel novero delle prime 20 Associazioni
certificate di Confindustria, lo scorso dicembre l'Unione di Caserta ha raggiunto
l'importante traguardo della Certificazione del Sistema Qualità secondo
la norma internazionale UNI EN ISO 9001: 2000.
La certificazione è stata rilasciata dal CSQ, che aderisce tramite
IMQ alla Federazione CISQ (Certificazione Italiana Sistemi Qualità Aziendali)
composta dai maggiori enti di certificazione operanti in Italia che hanno
concordato di uniformare le varie procedure operative e i criteri di valutazione
per potersi presentare in modo unitario sia in Italia che all'estero. Complice
del raggiungimento di questo traguardo la collaborazione, nonché la
guida, della dottoressa Liliana Juè dell'IBM-Selfin che reduce dal
successo ottenuto qualche mese prima con l'Associazione Industriali di Salerno
ha guidato tutta la struttura verso l'apprendimento di un sistema di gestione
implementato in poco più di 6 mesi. La definizione del sistema di
qualità ha comportato l'analisi dell'organizzazione interna, l'individuazione
delle esigenze gestionali e la scelta di soluzioni operative appropriate,
perché solo attraverso una particolare attenzione alla struttura organizzativa,
alla gestione delle risorse umane, nonché alla funzionalità della
struttura stessa, sarà possibile garantire nel tempo continuità del
servizio, costanza degli standard qualitativi, ampliamento dei contenuti,
crescita dei livelli di specializzazione professionale, e riduzione del rischio
di eventuali errori. Questo procedimento costituisce ora il punto di riferimento
indispensabile per una verifica di funzionalità periodica, per la
rilevazione - nel tempo - e la soluzione di nuovi problemi, e anche per possibili
miglioramenti di tutti gli strumenti e procedure. Il tutto teso verso il
costante impegno nella soddisfazione delle esigenze delle aziende associate.
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