PRESENTATA
L’INDAGINE SUI FABBISOGNI FORMATIVI
NECESSARIA LA PARTECIPAZIONE DELLE AZIENDE
L’OBR ha somministrato un questionario
telematico a un campione di 148 aziende
di
Mario Vitolo
Direttore OBR Campania
direzione@obrcampania.it
È in corso la presentazione dei risultati della seconda fase
dell'Indagine sui fabbisogni formativi dell'Organismo Bilaterale
Nazionale per la Formazione, che è stata realizzata attraverso
gli organismi regionali. In questo articolo presentiamo una rapida lettura
dei principali elementi emersi dall'indagine, realizzata nel mese di
luglio del 2003. Ma vogliamo introdurre alcune considerazioni preliminari.
L'indagine, mentre fornisce importanti indicazioni, sollecita la necessità di
un confronto, di un aggiornamento costante rispetto ad una realtà produttiva
in rapida trasformazione, in cui elementi di crisi si intrecciano
ad elementi di innovazione e di vitalità. Ci sembra perciò di
dover segnalare anche l'esigenza di una analisi dei fabbisogni formativi
vicina alle aziende ed alle persone, che tenga fortemente conto del
territorio e della rapidità e molteplicità dei cambiamenti
in atto mettendo in relazione dinamiche “macro” con dinamiche
ed analisi “micro”. In questa direzione è utile confrontarci
con il tentativo dell'ISFOL di unificare le diverse indagini sui
fabbisogni formativi, innanzitutto Excelsior dell'Unioncamere e questa
OBNF/OBR. Le aziende devono attivamente partecipare alla costruzione
di questo percorso negoziale che è l'analisi dei fabbisogni,
perché attraverso
di esso si perviene ad identificare e descrivere quali siano le figure
e gli standard professionali di riferimento e quali siano i percorsi
formativi da privilegiare. In questa prospettiva un grande impulso
verrà dato
attraverso l'adesione delle aziende a Fondimpresa e Fondirigenti.
I Fondi interprofessionali possono interfacciarsi con modelli come quello
dell'Agenzia Locale per l'apprendimento continuo ed il promoter della
formazione, come ciò possa accadere e con quali benefici sarà l'oggetto
di prossimi articoli. L'OBR Campania ha somministrato un questionario
telematico ad un campione di 148 aziende statisticamente rappresentativo
di un universo di 267 unità locali e 15.630 addetti, di cui ben
due terzi nei settori delle ITC (Informatica e comunicazioni) ed
i restanti suddivisi tra: Agenzie di Viaggio, Legno-mobili, Materie
plastiche, Gomma. Si tratta di dati riferiti ad unità produttive
con più di
20 addetti; per le agenzie di viaggio il limite è di 5 addetti.
Il campione ha validità a scala regionale, non consente elaborazioni
a scala provinciale dove è, invece, possibile operare per stime.
Il settore delle ITC è ben rappresentato in Campania che è quinta
tra le regioni per numero di addetti in questo settore. Le agenzie
di viaggio registrano un ricorso al lavoro interinale pari al 13% del
personale impiegato, segnando un primato che riguarda anche la percentuale
di titolari e soci che operano in azienda: 12,5%. Appena un po' meno
forte in termini percentuali, con l'11,2%, anche nel settore dell'Informatica
la presenza di titolari e soci, ma in termini numerici il dato è molto
più rilevante. Già questi due dati danno alcune indicazioni
per la pianificazione e progettazione formativa: si tratta di settori
in cui si registra un cospicua presenza di risorse umane che, identificandosi
pienamente con l'azienda, coniugano specificità tecniche ad esigenze
di tipo gestionale e manageriale. Nel settore dell'informatica le
aziende operanti in Campania producono prevalentemente applicazioni
di rete e prodotti multimediali (62,5%); in metà delle aziende
si producono sistemi operativi, nel 25% gli applicativi. Ogni azienda
mediamente lavora tra i due e i tre prodotti e le attività riguardano
progettazione di sistemi e software, sviluppo e implementazione, installazione
e assistenza tecnica; importante l'attività di formazione e addestramento
utenti che viene svolta dal 66,7% delle aziende. I progettisti di
architetture di sistemi informativi sono le figure professionali più difficili
da reperire. Tecnici e progettisti di software incidono rispettivamente
per il 12% ed il 24% e la loro presenza è destinata a crescere,
ma non vi sono eccessive difficoltà di reperimento. Vi è una
modesta previsione di incremento del personale dell'area commerciale
e marketing, dove però non si registrano significative difficoltà di
reperimento. È significativo il ricorso ai co.co.co. - pari al
7,3% - per figure specialistiche dell'area amministrativa, dell'area
comunicazione ed immagine, documentazione di prodotto e manualistica,
progettazione di hardware. Nel settore delle telecomunicazioni le
unità locali
analizzate operano in prevalenza nell'ambito della telefonia fissa
(63%), di quella mobile (57,9%), di internet (57,9%). Radio e televisione
costituiscono il campo di attività del 26,3% delle unità locali
esaminate. Risulta forte e contraddittorio il dato di una generalizzata
previsione per gli operatori di call center che pur in forte crescita
non presentano alcuna difficoltà di reperimento. Per quanto riguarda
altre figure molto diffuse e di forte incidenza come gli addetti all'installazione
ed alla manutenzione di impianti e reti di telecomunicazione, circa
la metà delle aziende trova qualche difficoltà di reperimento
e una quota di poco superiore al 40% prevede un incremento della
presenza di queste figure, mentre sembra sostanzialmente saturo il mercato
per tecnici di progettazione impianti tlc. Per le agenzie di viaggio è in
forte crescita la presenza di accompagnatori (tour leader - tour
escort) per i quali vi sono alcune difficoltà di reperimento.
Grande difficoltà a reperire progettisti di software specifico
per le agenzie di viaggio. Si segnala una diffusa previsione di crescita
per gli operatori di vendita e per tecnici di produzione e gestione
cataloghi. Si tratta di figure in cui incidono fortemente competenze
di tipo trasversale che vanno integrate con mirati interventi di formazione
in azienda. La manualistica è un campo di attività per
il quale ricorre in più settori una previsione di crescita; richiede
professionalità che
integrino aspetti tecnici e di marketing. Questo è vero anche
nel settore del legno e mobili. Le poche aziende di maggiori dimensioni
che in Campania operano sono alla ricerca anche di tecnici di materiali.
Non mancano difficoltà per figure di base che svolgono attività di
tipo specialistico come montatori/assemblatori/installatori. In questo
come negli altri settori analizzati, quasi tutte le figure per le
quali si avvertono maggiori difficoltà di reperimento incidono
ciascuna per l'1-3% sul totale della forza lavoro. In genere per queste
figure si richiedono professionalità che sappiano integrare competenze
specifiche e saperi trasversali con capacità di analisi e di
soluzione dei problemi. Meno forti sono le difficoltà a reperire
figure maggiormente diffuse e numerose. I dati emersi nel settore
della gomma, ad esempio, indicano che mancano e sono molto difficili
da reperire tecnici di laboratorio; nel settore delle materie plastiche
si segnalano grandi difficoltà per tecnici di sviluppo applicazioni
e tecnologie di industrializzazione del prodotto o del processo, mentre,
nell'uno e nell'altro settore, tra le figure di base si registra qualche
difficoltà di
reperimento e previsioni di incremento per conduttori di processo
ed impianti.
Una analisi più approfondita dei dati è disponibile sul
sito www.obrcampania.it; è anche possibile contattare l'OBR Campania
per concordare l'organizzazione di seminari di approfondimento. |