VINUM NOSTRUM
ALLA SCOPERTA DEL CILENTO DA BERE
I viticoltori De Conciliis, imprenditori di
una terra fertile e generosa
di
Daniela Carrano
Presidente Apas Sezione Amalfi
hotelaurora@amalfinet.it
Una nutrita rappresentanza dell'APAS ha colto l'invito, verso la
metà di gennaio, dei viticoltori De Conciliis per una visita
alla scoperta di una realtà imprenditoriale che, per impegno
e professionalità, non ha nulla da invidiare alle più note
aziende della provincia di Salerno. Le colline del Cilento che dominano
il promontorio di Agropoli ospitano i vigneti e raccontano un importante
passo della storia rurale del Mediterraneo. A partire dai primi anni
novanta, l'azienda De Conciliis comincia timidamente a muovere i
primi passi nel settore della viticoltura. Decide, però, di vinificare
solo piccole partite di uve per autoconsumo e per pochi acquirenti
e amici, ma è in questo primo periodo, sia pur a livello amatoriale,
che si affinano le conoscenze agronomiche del gruppo familiare. Le
singole vigne cominciarono ad essere selezionate per qualità e
rese. Con un esiguo investimento nel ‘96 e lo spirito di sacrificio
dell'intera famiglia, i De Conciliis riuscirono a vinificare solo
pochi ettolitri di fiano, ma fu la svolta. La splendida vendemmia
del ‘97
diede ragione alle aspettative e alla determinazione del gruppo.
Oggi nel comune di Agropoli si estende la maggiore superficie a vigneto,
la più vicina al mare, solo 100 metri in linea d'aria. Qui si
trovano le viti di aglianico impiantate nel 1975 che danno un'uva
unica per pienezza e sapidità del frutto. Poco più avanti,
in pianura, un nuovo vigneto di aglianico, circa 6.000 viti in un
appezzamento non molto più esteso di un ettaro, dimostreranno
il loro valore nei prossimi anni. Accanto a queste, dal fondovalle alla
fine della collina, ci sono: 10 ettari coltivati su gradoni, con poco
più di
20.000 viti di fiano e di aglianico, due vigne nel comune di Frignano
prevalentemente a bacca rossa, a Torchiara una piccola vigna di almeno
40 anni esposta perfettamente a sud con piante di aglianico. A sostegno
della produzione diventata ormai imponente, i De Conciliis trasformano
in cantina i 400 mq della stalla adibita all'allevamento delle vacche
da latte.
e affiancano altri 4 capannoni industriali che servivano per l'allevamento
delle galline ovaiole per contenere i fermentini in acciaio e in legno.
Le uve vengono, invece, ricevute in un'altra piccola costruzione sovrapposta
in maniera da poter trasferire il pigiato senza l'ausilio delle pompe.
L'impostazione del lavoro in vigna e in cantina è orientato alla
ricerca e alla continua sperimentazione di cloni e vigneti che portano
ad affinare nuove tecniche di produzione. Le vigne sono curate senza
fretta, con estrema meticolosità, affidate al sapiente lavoro
di un'esperta manodopera locale e seguendo i criteri dell'agricoltura
biologica. Non c'è una tradizione enologica "nobile" da
rispettare che impone vincoli e limiti e che avrebbe condannato quei
vitigni solo come "migliorabili" con uve alloctone.
Lo spirito e la caparbietà produttiva dei giovani De Conciliis
nell'uso di vitigni autoctoni conferisce ai vini una struttura poderosa,
complessa, di spiccata personalità. I risultati sono stati straordinari
e hanno conquistato non solo i palati dei consumatori più esigenti
ma anche un posto di rilevanza sulle guide specializzate.
DONNALUNA FIANO
Si ricava dalle vigne a fiano nel Comune di Agropoli, quelle con esposizione
a meridione. Le uve quindi sono fortemente caratterizzate da influssi
salmastri e dalla esposizione al sole e questo mitiga l'austerità acida
del fiano. Il primo approccio giocato sulla potenza pura ha ceduto il
passo ad una lavorazione più fine che regala
al vino complessità e piacevolezza superiore.
pronto. Ovviamente, il vino viene messo in commercio con tannini poco
evoluti e necessita di otto-nove mesi per cominciare ad esprimersi. Chi
volesse conservarlo per qualche anno, troverà piena soddisfazione.
NAIMA
Vengono selezionate per questo vino eccellenti uve di aglianico, quelle
da vigne con almeno vent'anni, esposte a sud con i terreni più fertili.
Quanto più è pregiata la qualità delle uve, tanto
più lo sarà la tecnica di vinificazione che anno dopo anno
si affina e regala a questo vino forte e sensuale un posto d'onore nella
cantina De Conciliis. L'ospitalità della padrona di casa, la signora
Paola, è stata al pari dei suoi vini, offerti nella accogliente
sala degustazione accanto alle cantine insieme ad una carrellata di prodotti
tipici che testimoniano l'enorme patrimonio di un territorio ancora poco
esplorato e dalle molte potenzialità tutte da scoprire.
DONNALUNA AGLIANICO
Concorrono alla produzione di questo vino tutte le vigne di recente impianto,
quelle con esposizione più settentrionale e quelle vecchie vigne
dove l'aglianico non rappresenta la totalità delle piante. Produrre
un aglianico ideale per un consumo pronto, che evolva bene in bottiglia
non è impresa da poco, la struttura acida e i tannini si prestano
meglio alla produzione di un vino di lungo affinamento, ma i De Conciliis
sono riusciti ad accorciare i tempi ottenendo con una maturazione in
piccole botti di rovere un vino per un consumo più pronto.
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