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  Dicembre 2012

Articoli - n° 4 Maggio 2004
 



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SICUREZZA NEI PORTI DOPO L'11 SETTEMBRE
UN'EFFICACE E CONCRETA AZIONE COMUNE

SISTEMA AEROPORTUALE CAMPANO
LA REGIONE RILANCIA LA SFIDA

LA CRISI DEL MADE IN ITALY
IL SETTORE CALZATURIERO IN AFFANNO

LA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO
NUOVE POSSIBILITÀ DI FINANZIAMENTO

SISTEMA AEROPORTUALE CAMPANO
LA REGIONE RILANCIA LA SFIDA
Con lo studio di fattibilità si compie un passo avanti decisivo

Ennio Cascetta
Assessore ai Trasporti della Regione Campania
ass.trasporti@regione.campania.it

Il trasporto aereo è una materia molto delicata, che va trattata con estrema serietà e massima prudenza. I collegamenti via aria, infatti, rappresentano il cordone ombelicale che lega un territorio al resto del mondo. Ciò è ancor più vero per la Campania, che si trova in posizione periferica rispetto al baricentro dell'Europa e che, al tempo stesso - collocandosi al centro del Mediterraneo - aspira a diventarne punto di riferimento e cerniera tra il Vecchio Continente e il Nord Africa.
Il mercato del trasporto aereo, poi, è difficile ed articolato: in esso deve trovarsi il giusto equilibrio tra la competizione globale delle compagnie aeree, gli aspetti ambientali e territoriali, lo sviluppo tecnologico, le esigenze di traffico civile e militare, i collegamenti e la accessibilità a terra. In particolare, oggi gli scenari sono in rapida evoluzione soprattutto in conseguenza della crisi mondiale dei vettori di bandiera ed a seguito dello sviluppo del low cost.
In Campania l'inizio del dibattito sullo sviluppo degli aeroporti risale a molti anni fa: da oltre trent'anni, infatti, si discute sulla necessità di realizzare un altro scalo. In un primo momento si era individuato un sito a Lago Patria, successivamente si è spostata l'attenzione sul territorio di Grazzanise. E mentre qui si discuteva e spesso si litigava, altre Regioni - anche del Sud - si sono dotate di più aeroporti. Ed inoltre, la vicinanza a Roma, che ha due scali importanti, non ci ha certo aiutato. In questi anni, però, non siamo rimasti fermi. È cambiato molto, anzi moltissimo. L'Aeroporto di Capodichino è ormai una realtà innegabile. Rappresenta, infatti, il primo vero esempio di privatizzazione di uno scalo aereo in Italia, con investimenti seri e sotto gli occhi di tutti e - ancor di più - con la dimostrata capacità di attrarre e sviluppare il traffico, passando in appena cinque anni da due a oltre quattro milioni di passeggeri all'anno, con un incremento del 31 per cento del traffico totale e addirittura del 118 per cento di quello sui voli internazionali di linea. Lo scalo napoletano è, oramai, anche una delle più significative realtà economiche della regione con ben 58 aziende operanti all'interno dello scalo, circa 3.500 addetti diretti e altri seimila addetti indiretti solo in Campania. Ciò secondo i dati di uno studio dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Una vera e propria industria, insomma, che dà lavoro e produce ricchezza.
Ma l'Aeroporto napoletano di Capodichino da solo non basta per raggiungere quello sviluppo che auspichiamo si possa realizzare nei prossimi venti anni. Lo studio di fattibilità che abbiamo fatto realizzare da tre importanti società del settore di livello internazionale ci ha fornito finalmente un quadro chiaro della situazione e, soprattutto, del futuro, ipotizzando diversi scenari con flussi di traffico tra gli otto e i quattordici milioni di passeggeri all'anno, ossia da due fino a quasi quattro volte quelli attuali. Per questo motivo c'è bisogno di ciò che si definisce un "sistema aeroportuale", che vuol dire più scali raccordati tra di loro e utilizzati in modo sinergico. Oggi ne parlano tutti, ma si tratta di una proposta di questa amministrazione regionale: finora, infatti, si era sempre pensato a scali alternativi, o al più come poli indipendenti, se non addirittura in concorrenza fra di loro. Oggi invece c'è un progetto sostanzialmente condiviso, con un sistema che si articola su tre aeroporti principali (quello di Capodichino nella provincia napoletana, quello di Grazzanise nella provincia casertana e quello di Pontecagnano nella provincia salernitana) da integrare con lo scalo di Capua e con la possibilità di realizzare un ulteriore sito nel Beneventano. L'Aeroporto di Grazzanise, in particolare, dovrebbe ospitare tutto il traffico merci, tutto il traffico passeggeri internazionale ed intercontinentale, quello charter e low-cost ed anche una quota del traffico di linea nazionale. La realizzazione di questo aeroporto rappresenta, inoltre, una straordinaria occasione di sviluppo "coordinato" del territorio, che può beneficiare dell'accessibilità regionale, nazionale ed internazionale che lo scalo e le infrastrutture a terra garantiranno. Qui proponiamo, dunque, alla Provincia di Caserta ed a tutti i Comuni interessati la predisposizione di un progetto territoriale condiviso, alla cui realizzazione possano essere chiamate tutte le forze economiche ed imprenditoriali del territorio casertano. Noi, dunque, stiamo lavorando attivamente per costruire un sistema aeroportuale integrato, e lo stiamo facendo con iniziative concrete: in primis, l'accordo tra Berlusconi, Lunardi e Bassolino, grazie al quale questo progetto è stato inserito tra le grandi opere della Legge Obiettivo; in secondo luogo lo studio di fattibilità, appunto, che lo motiva e lo giustifica, consentendo di avviarne la realizzazione a breve; e infine, la programmazione dei raccordi terrestri necessari (per Capodichino la realizzazione della stazione della metropolitana e dell'Alifana all'interno dello scalo - unico esempio in Italia - e la realizzazione dei collegamenti viari con il sussidio dei fondi del Por Campania; per Grazzanise l'attuazione del collegamento ferroviario con la linea per Formia e, quindi, con il sistema della metropolitana regionale; per Pontecagnano il compimento dell'estensione della metropolitana di Salerno, anch'essa inserita tra gli interventi finanziati con i fondi del Por Campania e della Legge Obiettivo). Nei mesi scorsi abbiamo voluto illustrare lo studio di fattibilità ai componenti della Commissione Trasporti del Consiglio regionale, così come abbiamo fatto in occasione di altri provvedimenti strategici di questo livello, convinti della estrema importanza del coinvolgimento di tutte le forze politiche quando si tratta di decidere sui grandi temi della programmazione nel campo dei trasporti. Scelte, queste, che si svilupperanno negli anni e su più legislature. Auspico, pertanto, che il clima favorevole che si è instaurato su questo tema sia mantenuto anche nel futuro: la massima sinergia tra la politica e le istituzioni è, infatti, elemento necessario ed indispensabile per poter portare a compimento la realizzazione di un sistema aeroportuale moderno ed equilibrato, che sia in grado di competere con gli altri poli delle regioni del Mezzogiorno e che possa così contribuire, in maniera fattiva e concreta, all'ulteriore crescita del territorio.

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