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  Dicembre 2012

Articoli n° 05
GIUGNO 2010
 
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manifatturiero sempre piÙ giÙ

Le imprese a sostegno degli istituti tecnici e professionali

Progetto Lauree Scientifiche

industria in mostra

prestito speciale per le piccole e medie imprese

Lavoro: le iniziative di Confindustria e Provincia di Salerno per migliorare i percorsi formativi sul territorio

paola cianciullo (Cianciullo Marmi) eletta presidente del Gruppo Legno Arredo di Confindustria Salerno

ingegneria del cibo al via un master internazionale a Salerno

manifatturiero sempre piÙ giÙ

Secondo l'ultimo rapporto della CCIAA, presentato durante l’Ottava Giornata dell’Economia, ordinativi in calo e un indice di sviluppo pari a -3,2%

«Secondo le elaborazioni dell’Istituto Tagliacarne, il Pil a prezzi costanti dell’economia salernitana si è contratto nel 2009 del -2,4 %, contro il -5,6% stimato per la Campania nel suo complesso»

«A Salerno, non male l’andamento del turismo che ha potuto godere di qualche arrivo in più, ma facendo registrare meno giorni di presenza da parte dei turisti, sempre meno stranieri»


di Raffaella Venerando



La platea in sala Genovesi


7 maggio 2010: 8a Giornata dell’Economia - il tavolo dei relatori

Anche quest’anno - in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne - le Camere di Commercio hanno fornito, agli analisti economici e ai policy makers locali, utili indicazioni relative alle performance economiche del territorio, suggerendo talvolta le leve su cui insistere per il rilancio dello sviluppo.
Non si è sottratta a questo impegno la CCIAA di Salerno che lo scorso 7 maggio ha organizzato la sua “Ottava Giornata dell’Economia”.
Presenti all’incontro il presidente della Camera di Commercio di Salerno Augusto Strianese, il Prefetto Sabino Marchione, il presidente della Provincia Edmondo Cirielli, cui si è sostituito successivamente la Vice Presidente Anna Ferrazzano, la responsabile Ufficio Programmazione e Studi Irene Giannattasio, il segretario Generale Raffaele De Sio e il responsabile del Servizio Promozione Economica Ciro Di Leva (questi ultimi tre sono stati i tecnici incaricati di presentare i dati, ndr).
Secondo le elaborazioni dell’Istituto Tagliacarne, il Pil a prezzi costanti dell’economia salernitana si è contratto nel 2009 del -2,4 %, contro il -5,6% stimato per la Campania nel suo complesso. Nello specifico, nel manifatturiero si è registrato un netto ridimensionamento degli ordinativi, che ha interessato sia i comparti tradizionali ad alta intensità di manodopera (tessile-abbigliamento, pelli e cuoio, mobili e arredamenti, ecc.), sia quelli specializzati nella fabbricazione di beni strumentali (macchine e apparecchi meccanici, mezzi di trasporto, prodotti in metallo, ecc.), determinando di rimando un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali. Secondo le rilevazioni dell’INPS, nel 2009 il numero delle ore di cassa integrazione ordinaria concesse alle imprese industriali ha superato - nel Salernitano - la soglia dei 2,3 milioni, quasi quadruplicandosi rispetto all’anno precedente.
Le crescenti difficoltà dell’industria manifatturiera si sono riflesse sul processo di avviamento di nuove attività imprenditoriali: nel periodo in esame, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, l’indice di sviluppo - cioè il saldo tra iscrizioni e cessazioni, in rapporto al numero delle imprese attive - è risultato pari a -3,2%.
Sul terziario, invece, ha inciso, da un lato, la persistente debolezza dei consumi delle famiglie; dall’altro, la riduzione delle presenze sia di turisti italiani che stranieri negli esercizi ricettivi. Come se ciò non bastasse, le banche hanno finito con l’inasprire le condizioni di accesso al credito, attraverso l’aumento degli spread sui prestiti più rischiosi.
«La situazione ha di certo contorni negativi», queste sono state le parole con cui il Presidente Strianese ha apostrofato il quadro economico del Salernitano. «Scarni gli elementi di speranza, tra cui l'agroalimentare e il turismo, che nonostante la crisi hanno retto». A confermarlo, infatti, i dati snocciolati nel corso della mattinata: mentre nel resto del Paese l’export ha subito un calo vertiginoso del 21%, a Salerno la diminuzione è stata solo del 6%. Non va altrettanto bene per il manifatturiero, in assoluto il comparto più vessato dalla crisi. Non male l’andamento del turismo che ha potuto godere di qualche arrivo in più, ma facendo registrare meno giorni di presenza da parte dei turisti, sempre meno stranieri. Secondo l'ultimo rapporto della CCIAA, anche se labili ancora, si intravedono i segnali di ripresa che suggeriscono di puntare su prodotti tipici e sul turismo.
A battere l’accento sulla necessità di recuperare forza per il settore industriale, il presidente della Provincia Edmondo Cirielli, che nel suo intervento ha affermato: «Il settore industriale è quello che determina il vero reddito. È necessaria pertanto una politica industrializzata che sappia individuare nuovi sbocchi, così come altrettanto necessario è un periodo di profondo rinnovamento delle procedure burocratiche delle amministrazioni, unite al risparmio».

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