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Un segnale importante dalla Provincia di Salerno
Antonio Lombardi
Presidente Ance Salerno
Le istituzioni in campo per fronteggiare la crisi economica: da tempo l’Ance Salerno invoca interventi delle amministrazioni, centrali ma anche locali, al fine di arginare la congiuntura sfavorevole, che si sta dimostrando più grave e più duratura del previsto, e di aiutare le imprese ad imboccare più agevolmente la strada della ripresa.
Dalla Provincia di Salerno viene ora un primo segnale innovativo, di grande coraggio e di estrema efficacia: il sostegno ad un “prestito speciale” per le piccole e medie imprese del territorio provinciale, che garantirà condizioni d’accesso al credito particolarmente interessanti e agevolate. Il tasso d’interesse infatti è del 2,5%, e sarà in buona parte (1%) a carico dell’ente.
Si tratta del risultato di una Convenzione, promossa dall’assessore alle Attività Produttive Generoso Andria, stipulata dalla Provincia con la Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo e che è già operativa da giugno. Si tratta di misure specificamente “anticrisi” che mirano - la Convenzione lo stabilisce in maniera chiara - a «favorire la continuità dell’afflusso di credito al sistema produttivo, fornendo alle piccole e medie imprese con adeguate prospettive economiche e che possano provare la continuità aziendale, liquidità per contribuire a superare la fase di maggior difficoltà e arrivare al momento della ripresa economica nelle migliori condizioni possibili».
Semplicità, concretezza e tempestività saranno, nelle intenzioni di Palazzo Sant’Agostino, i fattori che dovranno orientare l’individuazione delle modalità operative dell’iniziativa.
I finanziamenti saranno di importo non superiore a 40mila euro ciascuno e dovranno avere una durata di 24 mesi, di cui 12 di preammortamento, rimborsabili a partire dal 13° mese successivo alla data di stipula del contratto.
Quanto ai requisiti, la Provincia ha definito soltanto i limiti dimensionali delle imprese. Potranno infatti accedere a questa tipologia di sostegno soltanto le imprese - incluse famiglie produttrici e artigiani - che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro come indicato nella Raccomandazione della Commissione Europea del 6 maggio 2003 relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese (2003/361/CE).
I termini e le condizioni del finanziamento verranno negoziati e determinati direttamente dalle banche in piena autonomia, ma i procedimenti istruttori e di delibera interni non potranno durare più 45 giorni dalla richiesta. Saranno le banche a definire le eventuali garanzie personali da richiedere in capo agli imprenditori, giacché la convenzione impone che i finanziamenti dovranno essere erogati sotto forma di mutuo chirografario. Della convenzione, anche le singole banche daranno adeguata e diffusa pubblicità nei propri sportelli operativi e non potranno ovviamente essere effettuate discriminazioni nelle procedure di accesso.
La Provincia rimborserà la quota di interessi a proprio carico annualmente, entro il 31 marzo successivo all’anno di riferimento. Si tratta di uno strumento di enorme valenza strategica che indubbiamente non solo favorirà l’accesso al credito per le pmi (quelle tradizionalmente più emarginate e penalizzate dal sistema bancario) ma soprattutto ne renderà meno gravose le condizioni, differendone peraltro temporalmente il pagamento: ciò, ovviamente, nell’auspicio che questa congiuntura sfavorevole possa finalmente cessare.
Un segnale importante, questo che viene dalla Provincia di Salerno, che l’Ance spera venga recepito anche dalle altre istituzioni. Il sostegno alle imprese e l’agevolazione nelle modalità d’accesso al credito rappresentano infatti un asset strategico per uscire dalla crisi.
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