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a cura di Raffaella Venerando
 Levissima: il nuovo packaging a basso impatto ambientale
Meno plastica e più funzionalità per l’ultima nata in casa Levissima: la bottiglia da 50 cl con il 22% di Pet in meno rispetto alla precedente versione mezzo litro naturale e una riduzione di 1.400 tonnellate di CO2 in un anno. La nuova silhouette - più sottile ma capace lo stesso di resistere alle fasi di stoccaggio e trasporto - offre al consumatore una impugnatura addirittura migliore. Sempre più altissima, purissima e attentissima all’ambiente.
Fido, piÙ di un
bastone da passeggio
Si chiama Fido - acronimo di “For Ideal Dog Owners” - ed è molto di più di un bastone da passeggio. Si tratta infatti di un dispositivo automatico per la raccolta degli escrementi dei cani che evita così di sporcare strade, marciapiedi, giardini e luoghi pubblici in modo rapido e assolutamente e non faticoso. All’interno dell’asta è installato un meccanismo aspirante e sigillante e un sistema di lavaggio che disinfetta l’area su cui Fido interviene. L’idea curiosa e intelligente - pensata soprattutto per andare incontro alle esigenze delle persone anziane o di chi ha difficoltà a chinarsi - è dell’azienda Dapi di Campoformido (Udine) e, nello specifico, dell’ingegnere Dario Vanin. Facilissimo il funzionamento: basta avvicinare la punta del bastone agli escrementi per aspirarli immediatamente in un sacchetto che va poi gettato negli appositi raccoglitori pubblici. L’intuizione -al momento ancora sperimentale - potrebbe essere molto vantaggiosa non solo per le amministrazioni delle città che vedranno così garantita la pulizia dei luoghi pubblici poiché la raccolta degli escrementi sarà fatta in forma diretta e immediata da chi accompagna il cane; ma anche per lo stesso accompagnatore del cane che con questo sistema di raccolta veloce e altamente igienico, potrà assumere comportamenti civili e rispettosi.
Per informazioni: www.dapisrl.it/innovazione/fido
KeyToNature:
per amare la natura bisogna riconoscerla
 Con il progetto europeo KeyToNature, saranno presto disponibili sul mercato una serie di applicazioni per I-Phone capaci di svelare nomi di piante, animali e altro, se sconosciuti.
L’iniziativa - coordinata dall’Università di Trieste e finanziata dalla Commissione Europea - consente infatti identificare, in modo assolutamente innovativo e semplice, organismi, ad esempio una pianta o a una farfalla, attraverso una serie di facili domande, come ad esempio il colore delle ali. I primi test effettuati hanno avuto esiti sorprendenti. Dopo il primo lancio avvenuto in Estonia si è deciso di creare applicazioni anche per 10 Parchi Nazionali, tra cui il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, quello del Mont Avic in Val D’Aosta, il parco di Paneveggio in Trentino e quello abruzzese della Majella. Oltre alla flora e alla fauna terrestre, nei prossimi mesi si penserà a censire anche quella marina: si sta infatti cominciando a lavorare sulle piante acquatiche per monitorare la salute dei fiumi, così da consentire agli utenti di scattare foto e di inviarle a specialisti che provvederanno a confermarne la corretta identificazione.
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