ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 02
MARZO 2009
dossier campania - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

di Raffaella Venerando

Crisi, la Regione Campania stanzia fondi

Apprezzabile il pacchetto, ma serve un fondo in favore del private equity

La Crisi del Terzo Millennio: origine e problematiche

approfondimento:


La Crisi del Terzo Millennio:
origine e problematiche


Emanuele Salsano
Professore associato
di Economia politica Facoltà di Giurisprudenza
Università di Salerno


L’attuale congiuntura economica si mostra negativa, non solo per l’economia globale ma anche per la particolare vulnerabilità dell’economia italiana. Considerando la gravità del fenomeno è possibile comparare l’attuale crisi economica mondiale a quella vissuta nel 1929, anche se le dinamiche di espansione e recessione oggi sono radicalmente differenti, soprattutto tenendo conto del fatto che attualmente la realtà economica mondiale è molto più globalizzata. Anche i vincoli istituzionali che influenzano le decisioni di politica economica a livello mondiale sono radicalmente cambiati. Tutto questo induce ad affermare che le soluzioni a questa crisi devono essere concertate a livello mondiale e che non è opportuno adottare misure simili a quelle del 1929 proprio perché le due crisi hanno peculiarità diverse. Ciò premesso, la realtà europea impone che tutte le misure di politica economica volte a contrastare la crisi devono necessariamente essere sviluppate nel rispetto dei vincoli previsti dal Trattato di Maastricht sia per quanto riguarda la politica monetaria, che è decisa dalla BCE, sia per quanto riguarda la politica fiscale, che è strettamente influenzata dai criteri di convergenza attraverso i quali vengono limitate tutte le possibilità di politica economica anticiclica di ispirazione keynesiana. Nel caso italiano l’elevato debito pubblico influisce significativamente sulla possibilità d’intervento dello Stato per arginare gli effetti negativi del crollo della domanda privata. Sarebbe auspicabile, nel breve periodo, l’adozione di misure tali da imprimere alle famiglie maggiore fiducia nel futuro in modo tale che la domanda non continui a diminuire migliorando notevolmente le prospettive di crescita. Le misure di politica economica che possono essere adottate, al fine di arginare le difficoltà determinate dall’attuale congiuntura, possono essere di varia natura. Data la complessità della problematica è necessaria un’analisi dei fenomeni approfondita e circoscritta tale da permettere l’adozione di misure efficaci. Prima di tutto occorre chiarire le differenze tra i termini recessione, depressione e crisi, spesso utilizzati come sinonimi. Essi trovano fondamento nel concetto base di Ciclo Economico che rappresenta la descrizione concettuale e grafica del susseguirsi d’espansioni e contrazioni dell’attività economica. Nell’analisi della fase di contrazione è possibile identificare il momento della recessione come il periodo di tempo in cui la crescita economica subisce un rallentamento. La recessione essenzialmente corrisponde ad una diminuzione del PIL, rispetto l’anno precedente, superiore o uguale ad un punto percentuale mentre la crisi economica è una condizione che si registra quando il PIL diminuisce di una percentuale inferiore ad una unità. Infine una situazione prolungata di recessione viene definita depressione. Agli inizi di dicembre dell’anno 2008 l’ISTAT ha dichiarato che l’Italia è entrata in recessione tecnica confermando la diminuzione del PIL per il secondo trimestre consecutivo. Le previsioni per l’anno 2009 non sono rosee, infatti sia il Fondo Monetario Internazionale sia l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico stimano una inesorabile diminuzione del PIL italiano. Le origini della recessione globale risalgono alla spaventosa crisi finanziaria che ha colpito gli Usa nel corso del 2008. Dal settore finanziario di questo Paese, attraverso un inevitabile effetto domino, sono stati coinvolti tutti i mercati finanziari delle più grandi economie del mondo e, successivamente, anche il settore reale di ciascun Paese ha subito pesanti ripercussioni. In maniera molto generale è possibile individuare l’inizio della crisi finanziaria americana nella bolla che ha fatto lievitare notevolmente i prezzi degli immobili negli Stati Uniti durante il 2006. Essa è stata generata da un’eccessiva disponibilità delle banche ad erogare mutui a soggetti senza un’adeguata verifica della loro capacità di rimborso, di conseguenza, nel corso del 2007 si sono verificate insolvenze da parte di quanti avevano usufruito di mutui sub-prime generando perdite. Nel frattempo gli istituti di credito avevano creato dei titoli denominati Collateralized Debt Obligations attraverso i quali avevano cartolarizzato i mutui rivendendoli sul mercato finanziario, le perdite di questi titoli hanno generato perdite su altre tipologie di titoli denominate Credit Default Swaps che sono dei contratti di assicurazione sui Collateralized Debt Obligation. In ultima analisi, attraverso questi strumenti finanziari, le perdite si sono diffuse tra: le banche e le imprese assicurative determinando una contrazione dell’accesso al credito e l’immediata trasmissione di questa crisi finanziaria all’economia reale. Questa generale descrizione degli accadimenti non ha come obiettivo la rappresentazione dei possibili scenari che caratterizzeranno il sistema economico italiano durante la recessione né ha la pretesa di suggerire misure idonee a favorire la soluzione dei problemi che attanaglieranno la nostra economia. Essa ha lo scopo di fornire le informazioni di base funzionali all’inizio di un dibattito costruttivo che si svilupperà su questa problematica nell’ambito della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Salerno durante i prossimi mesi.

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Marzo - 2.790 Mb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it