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  Dicembre 2012

Articoli n° 02
MARZO 2009
CASA & DESIGN - Home Page
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Il PST di Salerno
È Antenna Europe Direct

Quando gesti e comportamenti si tramutano in oggetti

Mariano Cristallo
Architetto

I designer vengono chiamati per interpretare interessi e bisogni. Diventa importante quindi capire quali valori la gente associa alla casa e a tutto ciò che vi è dentro

Se vi capita di sentirvi osservati durante i semplici gesti della vita quotidiana, può darsi che siate sotto l’occhi vigile di un designer o di un urbanwatcher.
Nel contesto sociale italiano la “cultura dell’abitare” rappresenta un valore primario realizzato attraverso la ricerca di qualità nel quotidiano, vissuto negli spazi di relazione della famiglia o del gruppo sociale, spesso ristretto alla comunità locale. Arredi, accessori, tessuti, abiti, persino i prodotti della tradizione alimentare, divengono i medium di questa cultura. Lo spazio confinato, prima della casa e poi del lavoro e del tempo libero, è il teatro di sperimentazione del design perché rappresenta l’espressione primaria di un modo di vivere e dei valori ad esso legati.
Da qui l’interesse delle aziende, e a caduta di una giovane generazione di designer, alle ritualità e alle gestualità minime che ci circondano e con le quali ci relazioniamo con il mondo circostante.
Nelle nostre case, negli ambienti che ci circondano e ci accompagnano, esiste un popolo minore di piccoli oggetti che non vediamo perché nascosti nella loro ordinaria semplicità ma che fanno, comunque, parte dell'immaginario collettivo; ci sono oggetti cui siamo talmente abituati che risulta persino difficile pensare di vederli proposti in una nuova forma.
 Un esempio: la classica ciabatta elettrica. Una presa di corrente affiancata una all'altra e così via fino al numero previsto, semplice ed essenziale, ma con l'inconveniente del sensibile aumento di dimensioni e ingombro quando le prese di corrente alloggiate diventano tante.

Lo studio tedesco mashallah.design ha reinventato la forma della classica ciabatta, proponendo la "E-Ball".
Questo nuovo connettore dal design compatto e accattivante è in grado di supportare ben dodici connessioni elettriche in uno spazio molto contenuto, proponendosi come una pratica soluzione per affrontare il problema dell'ingombro dei fili e la necessità di poter collegare numerosi apparecchi molto vicini tra loro, a casa come nei piccoli uffici.
C'è chi, però, ha pensato di ridisegnare o reinterpretare l'elettrodomestico. All’ultimo Fuorisalone della Triennale Bovisa, a Milano è stata presentata “Daily Design”, la nuova linea di elettrodomestici Ardo.
 Il concept si basa sul design quotidiano, con un approccio ironico, per portare leggerezza nelle case di tutti. Tra le idee non manca l'originalità: si va dal frigorifero con tv, radio e lettore MP3, al frigo nero su cui si può scrivere coi gessetti, da quello con la porta che si illumina all'avvicinarsi delle persone, ad uno più semplice e minimale ma trasformabile a piacere grazie a cover intercambiabili. C'è anche il frigo che recupera il calore del condensatore e lo riutilizza in una mini-serra per le piantine.
Sempre partendo dall’osservazione di gesti quotidiani, è nata la linea Eureka Coop: dodici articoli per la casa dal contenuto progettuale fortemente innovativo.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Coop Italia e un gruppo di giovani designer italiani coordinati dai designer Giulio Iacchetti e Matteo Ragni, il tema riguarda la progettazione di prodotti di largo consumo, per la casa e la persona.
Oggetti innovativi nelle prestazioni e nella funzionalità, di dimensioni adatte al trasporto e alla vendita nella grande distribuzione. Oggetti pensati per essere realizzati con materiali e lavorazioni compatibili con l'ambiente e, quindi, riciclabili, con una certa attenzione alla riproducibilità industriale, accessibili a tutti ad un prezzo equo e democratico.
 La linea guida e obiettivo finale del progetto è l'osservazione dei comportamenti umani nell'arco della giornata e il risultato è una serie di oggetti non propriamente “formali” che vanno oltre la semplice conformazione estetica del prodotto. Alcuni esempi: uno sturalavandini dotato di una pinzetta per recuperare piccoli oggetti, una spugna da cucina con una fessura che aiuta a pulire meglio posate e bicchieri e che, dopo l'uso, può essere comodamente appesa al rubinetto, un guanto toglipelucchi da appendere nell’armadio, uno stendino in plastica con cappottina per proteggere il bucato dalla pioggia e dal sole diretto. Tutti questi piccoli accorgimenti danno il “valore aggiunto” all'oggetto e permettono di renderlo più funzionale proprio perchè rispondono pienamente ad esigenze a volte inconsce.
La casa e i comportamenti gestuali risultano essere al centro dell’attenzione delle aziende e, quindi, del mercato. I designer vengono chiamati per interpretare interessi e bisogni; diventa importante capire quali valori la gente associa alla casa e a tutto ciò che ci sta dentro.
 É naturale, quindi, che anche il Macef, la più grande vetrina delle tendenze di design, afferma di basare la propria ricerca sull'osservazione delle tendenze estetiche. La metodologia utilizzata è quella di procedere con una ricerca iper qualitativa attraverso la sensibilità e il lavoro di 25 urbanwatcher, persone che vivono in quelle città del mondo che rappresentano dei veri e propri luoghi di incubazione del nuovo come New York, Parigi, Londra, Berlino ma anche San Paolo, Shanghai, ed altre. Gli urbanwatcher sono capaci di cogliere indizi e nuove sensibilità che affiorano a livello locale ma che, in futuro, potranno tradursi in tendenze transnazionali forti. In genere, emerge che qualsiasi oggetto di uso non è solo se stesso nella sua realtà astratta, un mero oggetto del desiderio, ma è anche e soprattutto un elemento concreto del quotidiano: reale, da usare e, soprattutto, regalare.
Naoto Fukasawa, designer giapponese che basa la ricerca ancora una volta sull'osservazione delle relazioni che si instaurano fra gli oggetti e i loro fruitori, arriva sino a dimostrare che in alcuni casi un'attitudine consolidata, e in genere il comportamento delle persone, possono dissolvere il progetto.
Lo studio dei movimenti del genere umano nel loro ambiente molte volte supera i limiti funzionali degli oggetti d'uso quotidiano. In questo caso si possono attribuire altre funzioni agli oggetti d'uso è il caso del lettore CD chiaramente ispirato ad un ventilatore.
 

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