| Ripartiamo dalla legalità
e dalla sicurezza
 Agostino Gallozzi
Presidente Confindustria Salerno
Tra gli svantaggi competitivi del Mezzogiorno rientra sicuramente una carenza diffusa di legalità. La presenza di varie tipologie - anche fortemente innovative - di economie al di fuori delle regole ha finito con il condizionare fortemente le prospettive di crescita sociale e le dinamiche dello sviluppo produttivo.
Tra le problematiche più gravi rientra certamente quella legata al “riciclaggio” dei capitali derivanti dai traffici illeciti che vengono travasati nei circuiti dell’economia legale. Diventa, quindi, determinante posizionare al centro dell’attenzione le tematiche della legalità e della sicurezza dei territori non solo sotto il profilo della tutela della civica convivenza – valore fondamentale in uno Stato di diritto – ma anche dal punto di vista delle garanzie delle pur minime condizioni per “fare impresa”. In questo contesto occorre abbandonare una visione del tutto obsoleta della “sicurezza”, intesa come esclusivo appannaggio della sfera di intervento pubblico, e quindi di per sé lontana dalle finalità dell’attività imprenditoriale. Occorre, invece, cogliere ulteriormente la valenza strategica, le prospettive e le opportunità di una costante e reciproca collaborazione con le Istituzioni nel campo della sicurezza e della tutela della legalità. In tale ambito di riferimento assume particolare rilievo il concetto di “sicurezza partecipata”: la costruzione “condivisa” di un percorso che fa incontrare la cultura della legalità e l'organizzazione dei servizi dello Stato con la cultura dell'impresa e dei suoi valori gestionali. In altre parole, soprattutto in territori considerati a rischio, è il momento di un salto culturale, con l’obiettivo di condividere insieme scelte ed iniziative che conducono al miglioramento delle condizioni ambientali di vivibilità e di qualità della vita.
Non si tratta soltanto di opporsi fermamente ad ogni tentativo di intimidazione, di aggressione o di estorsione nei confronti delle imprese: questa è di per sé una battaglia di impegno morale e civile che Confindustria ha dato per scontata da parecchio tempo.
Il problema è più ampio. É necessario allargare la collaborazione a tutti gli attori delle comunità locali: un territorio sicuro, efficiente e trasparente è garanzia di attrattività di nuove imprese e di tutela e di incoraggiamento del tessuto produttivo esistente.
É sulla base di queste profonde convinzioni che lo scorso 27 febbraio, su proposta di Confindustria Salerno, tutte le Associazioni di Categoria della provincia di Salerno insieme con la Prefettura e le Forze dell'Ordine hanno costituito il “Tavolo di Consultazione permanente sulla Sicurezza e sulla Legalità”. Il protocollo contempla l’attivazione di uno sportello Anticrimine presso Confindustria Salerno e le sedi delle Associazioni di Categoria per fungere da raccordo con le Forze di Polizia ed agevolare la presentazione di denunce, fornendo suggerimenti a tutela degli imprenditori che, con senso di responsabilità, intendono segnalare situazioni di illegalità suscettibili di approfondimenti da parte degli organi investigativi. É un segnale forte che sottolinea la vitalità e la coscienza civica degli imprenditori, un modo concreto per riaffermare il valore sociale del “fare impresa” che resta riferimento imprescindibile per mantenere ben saldo il senso di comunità, ancor più in momenti particolarmente difficili e complessi.
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