di Raffaella Venerando
Crisi, la Regione
Campania stanzia fondi
Apprezzabile il pacchetto, ma serve un fondo
in favore del private equity
La Crisi del Terzo Millennio:
origine e problematiche
intervista:
Apprezzabile il pacchetto, ma serve un fondo
in favore del private equity
Giovanni Lettieri
Presidente
Unione Industriali Napoli
Presidente, come giudicano gli imprenditori il pacchetto anti-crisi varato dalla Regione Campania?
É apprezzabile che la Regione Campania sia intervenuta con un pacchetto di misure dirette a ridurre l’impatto della crisi sul territorio. Immettere liquidità, in una fase in cui calano consumi e investimenti, è importante. Proprio per questo, tuttavia, bisogna intervenire il più energicamente possibile, pur tenendo conto degli obiettivi limiti posti all’utilizzo di risorse pubbliche dal patto di stabilità interno. La risoluzione del nodo sta nella creazione di un fondo regionale di almeno 100 milioni di euro a vocazione territoriale da mettere a disposizione di società di private equity, con un apposito bando. Tale strumento incrementerebbe la capacità, da parte di tali società, di intervenire nel capitale di piccole e medie imprese per accompagnarle in processi di riconversione o di consolidamento e sviluppo. Una partecipazione al capitale delle pmi che potrebbe essere fissata in dieci anni più altri due per disinvestire il capitale erogato. La Regione Campania verrebbe remunerata con un tasso di interesse più uno spread con restituzione del capitale alla chiusura del fondo.
La Regione Campania deve inoltre intensificare le misure di sostegno ai settori più radicati sul territorio, dall’automotive al tessile e abbigliamento. Non trascurando, nel caso dell’auto, l’enorme rilevanza dell’indotto. É comunque positivo l’intervento dell’Assessore Gabriele per aumentare con un surplus il reddito da cassa integrazione, indubbiamente troppo modesto, di migliaia di lavoratori. É questo, un periodo tanto delicato da rendere consigliabili anche provvedimenti in altri momenti dannosi, come il reddito di cittadinanza. Purché tuttavia venga collegato ad altre azioni, dirette a evitare di incancrenire le situazioni. Questi signori devono seguire corsi di qualificazione o riqualificazione, per poter poi essere pronti a tornare o, finalmente, a fare il loro ingresso, nel mercato del lavoro produttivo. |