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  Dicembre 2012

Articoli n° 02
MARZO 2009
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Sport e legalitÀ:
al mondo economico la funzione di riscatto

di Marcella Piegari, Creo & Stratego srl

Lo sport che per sua natura dovrebbe avere una funzione ludica ed essere strumento di socializzazione e di promozione sociale, sempre più spesso ci propone incresciosi episodi di violenza, trasformandosi da occasione di svago in un vero e proprio focolaio di incidenti.
Come non ricordare gli episodi di qualche anno fa di Catania che sono costati la vita ad un poliziotto che prestava il proprio servizio per garantire la sicurezza. E andando con la memoria ancora più indietro tutti ricorderanno gli incidenti avvenuti alla fine della partita Juventus-Liverpool. Gli hooligans invasero la curva della Juve provocando la tragedia: 39 morti fu il bilancio di quella tragica serata e di una pagina nera dello sport mondiale.
Di certo la violenza negli stadi è la problematica di maggior rilievo sociale, ma non mancano episodi di aggressione legati anche ad altri sport. É di qualche settimana fa infatti l’aggressione ai giocatori della Eldo Caserta, squadra di basket che milita nel campionato di Serie A che sta attraversando un momento di particolare difficoltà. Una quarantina di “tifosi”, secondo quanto riportato da alcuni media, invadono il campo d'allenamento, colpendo qualche giocatore. In America c’é stato un caso di violenza nel gioco del baseball, sport di primaria importanza negli States. Una rissa avvenuta in un campo di baseball, autore un famoso giocatore per vent’anni star del Major League Baseball. Durante la partita tra Long Island Duck e Bridgeport Bluefish, nel corso del secondo inning, il battitore si è avventato contro il lanciatore e il ricevitore della squadra avversaria con la sua mazza, dopo essere stato colpito da un lancio. Da questo momento é scattata la rissa, in cui due giocatori sono rimasti feriti. Di questo passo lo sport rischia la fine o subirà trasformazioni tali da snaturarlo. Probabilmente e paradossalmente il riscatto potrebbe venire proprio dal mondo economico non più interessato ad associare l’immagine e i marchi degli sponsor ad uno sport che non riesca ad essere espressione di valori positivi, uno sport che non esalti il suo potenziale educativo, e che sia effettivamente palestra di legalità. É quello che è successo nel ciclismo ad esempio, dove molti sponsor hanno annunciato l’abbandono - tra queste, la società che ha vinto 7 degli ultimi 8 Tours - e la positività di un atleta comporta automaticamente l’annullamento del contratto e il riconoscimento dei danni. Le sponsorizzazioni, lo sappiamo bene, sono una delle principali fonti di sostegno e di sopravvivenza stessa per le società sportive e la scelta di un’azienda sponsor di investire in un progetto sportivo è legata alla validità del progetto e all’immagine positiva che quello sport o quel club può procurargli. Perché lo sport possa continuare ad essere uno strumento di formazione della persona, nel rispetto dei diritti e dei valori di umanità, bisogna pretendere che lo sport organizzato faccia pulizia cacciando i corrotti e isolando i violenti. Occorre una rivoluzione morale che riaffermi con forza la volontà di riportare lo sport ad essere attività gioiosa, formativa, occasione per tanti giovani di arricchire una vita e perfino per farne un lavoro esaltante.
La pratica di uno sport educa alla legalità, perché riconosce nell’altro la dignità della persona, compagno o avversario che sia, il concorrente che è necessario per la tua competizione, non un nemico. Occorre valorizzare ciò che di buono atleti e dirigenti esprimono in silenzio senza i riflettori che restano puntati prevalentemente sugli scandali, perché mediaticamente più interessanti e in grado di far crescere i livelli di audience. Si pensi ai tanti progetti sociali messi in campo da società sportive, ai tanti eventi sportivi spesso utilizzati per raccogliere fondi per iniziative solidali. Lo sport deve recuperare la sua funzione di promozione sociale e di momento di svago. Questo può avvenire solo attraverso la fattiva collaborazione di Istituzioni, forze dell’ordine, aziende, società sportive e della scuola cui spetta un compito fondamentale nella formazione dell’individuo dal punto di vista culturale e umano. L’educazione alla legalità e al rispetto delle norme diventa uno degli obiettivi primari della società. Attraverso lo sport, e in particolare lo sport di squadra, è possibile creare un “dialogo” alla pari tra gli operatori delle istituzioni e i giovani studenti. Occorre unire le energie con la Polizia di Stato, che lancia continuamente campagne di educazione alla legalità fra gli studenti, inserendo anche i comportamenti corretti in campo sportivo fra gli argomenti, accanto all’educazione stradale e all’educazione civica.

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